Allarme per XRP: gli indicatori tecnici preannunciano un crollo imminente
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Anche la sua capitalizzazione di mercato ha subito un’impennata fino a 165,74 miliardi di dollari, diventando così la terza crypto per market cap, superando Solana (SOL) e USDT di Tether.
L’aumento della sua capitalizzazione di mercato ha evidenziato un picco della domanda, nonostante i continui sblocchi dei token tramite un sistema di escrow sul Ledger XRP. L’ultimo sblocco è avvenuto domenica 1 dicembre, con Ripple che ha liberato token per un valore complessivo di 1,60 miliardi di dollari, distribuiti su tre transazioni: 200 milioni, 300 milioni e 500 milioni di XRP, che rappresentano l’1,75% dell’attuale offerta circolante di 56,99 miliardi.
Come per altri asset, il rally esplosivo di XRP è iniziato dopo il trionfo di Trump, viste le promesse durante la sua campagna elettorale. I problemi legali di Ripple con la SEC, che avevano pesato sul token, potrebbero finalmente essere finiti, dato che Gary Gensler si dimetterà dal ruolo di presidente dell’ente regolatore a gennaio e Trump ha già nominato il pro-crypto Paul Atkins per sostituirlo.
Inoltre il New York Department of Financial Services (NYDFS) potrebbe presto approvare la sua stablecoin RLUSD ” peggata” al dollaro statunitense, aumentando ulteriormente la liquidità nell’ecosistema di Ripple.
Ad alimentare il rally è stato anche il forte entusiasmo per un possibile ETF Spot su XRP, con diversi emittenti come Bitwise, 21shares e WisdomTree che hanno già depositato la richiesta di registrazione Form S-1 alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
Inoltre sono emerse diverse speculazioni sulla possibile nomina dell’amministratore delegato di Ripple come Crypto Czar.
XRP: gli indicatori tecnici indicano un possibile crollo imminente
Alcuni analisti, come ERGAG CRYPTO, sono convinti che l‘asset non scenderà mai più sotto i 2 dollari e che supererà presto il suo massimo storico di 3,84 dollari, toccato nel 2018. In particolare, Raoul Pal ha osservato che l’asset ha rotto il modello a cuneo a lungo termine, e ha ricordato che l’ultimo breakout di questo tipo ha generato un guadagno esplosivo del 5.600%. Se lo scenario si ripetesse, l’asset potrebbe arrivare a toccare i 34 dollari.
Gli indicatori tecnici, però, stanno dando segnali preoccupanti che hanno messo in allarme la community, suggerendo che potrebbe esserci un forte ritracciamento.
L’indice di forza relativa (RSI) giornaliero di XRP è in zona di ipercomprato, sopra i 75 punti, ormai dal 11 novembre. Quando il market cap ha toccato il suo massimo storico, l’RSI ha raggiunto un picco di 95, un segnale che di solito indica un possibile cambiamento in arrivo.
Anche l’RSI settimanale sta dando segnali preoccupanti, con un valore attuale di 91,17, che fa pensare a una correzione imminente.
L’ultima volta che l’RSI settimanale di XRP ha segnato questi livelli, l’asset ha subito un crollo di quasi l’80%, passando da un massimo di 0,788 dollari a un minimo di 0,1713 dollari tra novembre e dicembre 2020.
L’analista di finanza decentralizzata Andrei ha esortato i trader a “calmarsi con il cursore della leva”. Inoltre ha condiviso la heatmap del funding rate di CoinGlass, che mostra un mercato crypto che sta usando troppa leva e fortemente sbilanciato verso le posizioni long.
A questo proposito, i trader che hanno piazzato posizioni long su XRP devono attualmente pagare ai venditori allo scoperto un tasso di finanziamento del 66%. Questo potrebbe portare a una compressione delle posizioni long, con il rischio che XRP crolli alla ricerca di un supporto. Gli investitori dovrebbero quindi fare attenzione.
Performance di XRP
L’asset si sta mantenendo sopra la soglia dei 2 dollari. Al momento sta scambiando al livello di 2,26 dollari. Nel grafico settimanale è in positivo con una crescita del 36%, mentre in quello mensile ha accumulato un guadagno del 322%.
XRP potrebbe ancora riuscire a riprendersi e continuare a salire, nonostante questi segnali, come ha già fatto in passato. I suoi solidi fondamentali supportano una possibile ulteriore crescita, grazie al potenziale lancio della sua stablecoin, ai progressi normativi o al continuo sostegno della sua community.