Canary Capital Group chiede l’approvazione per un ETF basato su Sui

La società di investimenti in asset digitali Canary Capital Group ha dichiarato di aver presentato, nella giornata di lunedì 17 marzo, una richiesta di approvazione normativa per lanciare un fondo negoziato in borsa (ETF) legato al prezzo spot di Sui, il token associato a Sui Network.
Se approvato, sarebbe il primo ETF dedicato a Sui, un asset basato su blockchain con una capitalizzazione di mercato superiore a 7,4 miliardi di dollari, che lo colloca tra le 25 principali criptovalute in assoluto.
Questa richiesta si aggiunge alla crescente serie di domande di ETF basati su crypto presentate da Canary Capital e porta il totale delle sue proposte a sei. L’azienda, infatti, continua a espandere la propria presenza nel settore degli investimenti digitali, cercando di capitalizzare sull’aumento dell’interesse istituzionale per prodotti regolamentati legati alle criptovalute.
Con ogni nuova proposta, Canary Capital rafforza la sua strategia di diversificazione, mirando a offrire agli investitori un accesso più ampio e sicuro a un mercato in continua evoluzione.
L’iniziativa riflette una crescente ondata di proposte per ETF che abbracciano una gamma sempre più ampia di asset digitali. Le società crypto, infatti, puntano a ottenere maggiore chiarezza normativa e a rendere gli investimenti più accessibili agli investitori istituzionali e retail.
L’elezione di Trump scatena un’ondata di richieste per gli ETF crypto
Dall’elezione del presidente Donald Trump a novembre, le richieste di ETF sono aumentate rapidamente, riflettendo l’ottimismo dell’industria sul fatto che la Securities and Exchange Commission (SEC) possa adottare un atteggiamento più favorevole verso i prodotti finanziari legati alle criptovalute.
L’amministrazione Trump ha indicato un cambiamento di approccio nella regolamentazione del settore crypto, suggerendo una maggiore apertura verso l’industria degli asset digitali, favorendo l’approvazione di una gamma più ampia di ETF e altri strumenti finanziari basati su blockchain.
A conferma di questa tendenza, i regolatori hanno già interrotto diverse azioni esecutive contro aziende crypto di rilievo, riducendo la pressione normativa che negli ultimi anni aveva limitato lo sviluppo del settore negli Stati Uniti.
Inoltre, la SEC sta valutando la possibilità di rivedere le stringenti regole sulla custodia degli asset digitali per i consulenti d’investimento. Un eventuale allentamento di queste norme potrebbe agevolare la partecipazione di istituzioni finanziarie tradizionali, aumentando la liquidità del mercato e favorendo una più ampia adozione degli strumenti crypto nel sistema finanziario regolamentato.
Questi segnali indicano una potenziale svolta nella regolamentazione del settore, con un approccio più favorevole agli investitori e agli operatori di mercato che cercano maggiore certezza normativa per lo sviluppo di nuovi prodotti finanziari basati su criptovalute.
L’espansione degli ETF crypto accelera oltre Bitcoin ed Ether
La corsa all’ampliamento dell’offerta di ETF crypto sta accelerando, spinta dall’aumento della domanda da parte di investitori istituzionali e retail che cercano strumenti regolamentati per accedere al mercato. Dopo il debutto nel 2024 degli ETF su Bitcoin ed Ether, gli emittenti hanno intensificato gli sforzi per ottenere l’approvazione di nuovi fondi basati su una gamma più ampia di asset digitali.
Attualmente, sono state presentate richieste per ETF su almeno dieci crypto oltre a Bitcoin ed Ether, il che segnala un cambiamento nel mercato, che si sta spostando verso una maggiore diversificazione. Tra gli asset più ambiti figurano Solana e XRP, entrambi con sei richieste di ETF in sospeso.
Solana, noto per la sua blockchain ad alte prestazioni e il crescente ecosistema DeFi e NFT, è considerato uno dei principali candidati per un ETF, grazie alla sua solida capitalizzazione di mercato e alla forte adozione da parte degli sviluppatori.
XRP, invece, beneficia della sua posizione consolidata nei pagamenti transfrontalieri e della sua battaglia legale con la SEC, che si è recentemente conclusa con esiti favorevoli per Ripple, aumentando la fiducia degli investitori.
L’interesse per ETF su altre criptovalute riflette l’evoluzione del mercato, che non si limita più ai due principali asset digitali ma esplora opportunità in progetti con casi d’uso specifici e solide fondamenta tecnologiche. Con il crescente numero di richieste in attesa di revisione, il ruolo della SEC sarà cruciale nel determinare il ritmo e l’entità di questa espansione, influenzando il modo in cui le crypto verranno integrate nei mercati finanziari tradizionali.
Se l’ETF su Sui proposto da Canary Capital dovesse ottenere l’approvazione, potrebbe aprire la strada a una maggiore diversificazione nei prodotti di investimento crypto, offrendo agli investitori un modo regolamentato e accessibile per ottenere esposizione a nuovi asset digitali. Ora la decisione spetta alla SEC, il cui orientamento su queste richieste determinerà la prossima fase dell’integrazione delle criptovalute nella finanza tradizionale.






