La Blockchain di TON è in pericolo?
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La blockchain TON ha avuto un anno di grande successo. Deve molto allo straordinario successo di giochi clicker come Hamster Kombat e al un forte mercato rialzista.
Il suo token nativo Toncoin ha più che raddoppiato di valore da gennaio ed è ora una delle 10 maggiori criptovalute per capitalizzazione di mercato, superando abbondantemente i rendimenti di Bitcoin ed Ether.
TON è legato a doppio filo al destino di Telegram, ancora
La scorsa settimana, l’exchange di criptovalute Bitget ha confermato di aver partecipato a un investimento strategico di 30 milioni di dollari in TON. Questo significa che svolgerà un ruolo chiave nella governance della rete.
Fin qui tutto bene. Ma, a sorpresa, Bitget ha anche pubblicato i risultati di una ricerca approfondita che identifica le criticità di TON. Il quadro che ne emerge non è confortante e all’orizzonte si stagliano nubi.
Pur notando che è una delle reti in più rapida crescita del 2024, gli autori della ricerca hanno affermato che TON pecca di un’infrastruttura DeFi debole e di un basso numero di sviluppatori.
Il vero problema è legato agli stretti legami di TON con l’app di messaggistica Telegram ora sotto i riflettori dopo l’eclatante arresto del suo fondatore Pavel Durov. Arresto che ha portato Durov a cedere su uno dei punti fondamentali della piattaforma, e cioè la garanzia assoluta di anonimato degli utenti.
Secondo Bitget, questi problemi legali potrebbero mettere in pericolo TON a lungo termine. Potrebbero presentarsi “importanti sfide” nel suo lavoro di espansione e adozione globale. Il report sostiene:
“Lo sviluppo di TON è legato al traffico generato da Telegram, e la profonda connessione tra TON e il portafoglio e la base utenti di Telegram crea una significativa dipendenza dalla piattaforma di messaggistica. Di conseguenza, i rischi normativi associati a Telegram incombono sulla blockchain TON come una ‘Spada di Damocle’.”
In effetti, la blockchain sta già affrontando sfide legali importanti. Proprio questa settimana, il Regno Unito ha annunciato di sospendere l’app Wallet in attesa che la Financial Conduct Authority si esprima al riguardo. Si tratta della soluzione che permette di inviare e ricevere criptovalute come Toncoin direttamente su Telegram.
Dopo l’arresto di Durov il valore di TON è crollato bruscamente. Secondo Bitget TON dovrebbe allontanarsi del tutto da Telegram e prendere le distanze da questa app di messaggistica una volta per tutte.
È una proposta radicale che potrebbe allontanare molti utenti da TON.
È una possibilità reale? Abbiamo chiesto un’opinione in merito a un critico e a un sostenitore di questa blockchain.
Guerre tra blockchain
Prima di approfondire il futuro di TON, vale la pena tornare brevemente al suo passato.
Nel 2017, Telegram aveva deciso di lanciare la propria blockchain, che sarebbe stata conosciuta come Telegram Open Network. Una cifra sbalorditiva di 1,7 miliardi di dollari fu raccolta in una vendita di token per Grams, ma alla società fu poi ordinato di rimborsare gli investitori in seguito a una complicata battaglia legale con la Securities and Exchange Commission negli Stati Uniti.
Telegram smise quindi di lavorare su questa blockchain, ma team decentralizzati ne continuarono lo sviluppo. Iniziarono a emergere visioni contrastanti su come dovesse essere il futuro.
Ron Millow è un imprenditore blockchain che è stato tra i primi membri di Free TON, poi ribattezzato Everscale dopo aver perso l’approvazione di Durov. È uno tra i maggiori critici nei confronti di ciò che TON è diventato. Intervistato da Cryptonews ha dichiarato che l’infrastruttura DeFi di questa rete è “praticamente inesistente”.
“Everscale era l’altro TON lanciato molto prima. Entrambi hanno commesso gravi errori. Mentre Everscale si è concentrata sull’attirare lo sviluppo pubblico e la decentralizzazione, Toncoin si è concentrata sul suo marchio, paragonandosi a quello che avrebbe dovuto essere il primo TON, sebbene pieno di lacune.”
Millow sostiene che sia Everscale che Toncoin avrebbero dovuto collaborare fin dall’inizio. Questo soprattutto considerando che Everscale si era concentrata sull’infrastruttura DeFi.
“Il successivo sostegno di Telegram a Toncoin è stata semplicemente una questione di scegliere da che parte stare. I due team litigavano sull’approccio, tanto da portare all’inevitabile distacco l’uno dall’altro che ha costretto Durov a fare una scelta. Errore dopo errore, mentre in realtà i due sono come cioccolato e burro d’arachidi e avrebbero dovuto allearsi.”
Si dice anche molto scettico sul fatto che TON possa mai liberarsi del tutto da Telegram. Secondo l’esperto, sarà “impossibile” per questa blockchain prendere le distanze dall’app di messaggistica.
“Sono legati a fondo. Nessuna operazione di marketing intelligente o rebranding lo può cambiare. L’unica opzione che vedo è che i team di Toncoin ed Everscale si uniscano e ricomincino sotto un nuovo ombrello. Altrimenti nessuna bacchetta magica può far scomparire questa nuova ossessione in stile Assange nei confronti di Pavel Durov. Pavel sarà un martire, ma nessuno con soldi da investire toccherà Toncoin nemmeno con un bastone. Tu lo faresti? Io no.”
Una valanga di opportunità?
Non tutti concordano con la tesi di Millow. Né con la richiesta di Bitget di allontanare TON da Telegram.
Uno di questi è Mitja Goroshevsky. È stato uno dei membri fondatori di Free TON ed è diventato co-fondatore di Acki Nacki, che afferma di avere un’app su Telegram con oltre tre milioni di utenti.
Ha dichiarato a Cryptonews che non è necessario rimuovere Telegram dalla storia di TON. Ha spiegato:
“Credo che Telegram risolverà i suoi problemi con le autorità legali e TON continuerà ad essere strettamente connesso alla base utenti di Telegram.”
E nonostante le critiche sulla mancanza di infrastrutture DeFi, Goroshevsky ritiene che l’attenzione di TON si è rivolta altrove, tanto da portare per la prima volta una massiccia base di utenti verso il Web3.
“Il numero di utenti che ora affluisce verso il Web3 attraverso Telegram è sorprendente. Nessun’altra blockchain, ad eccezione forse di Bitcoin, ha portato così tanti nuovi utenti nel mondo del Web3.”
Ha poi aggiunto che gli aumenti di prezzo di Toncoin riflettono come il progetto abbia esposto la base di quasi un miliardo di utenti di Telegram alla tecnologia blockchain.
“Stiamo assistendo allo sviluppo dApp completamente nuove per questo tipo di utenti, e su una scala mai vista prima nel Web3. Questo afflusso supera di gran lunga la mania delle ICO del 2018, per esempio.”
Le conclusioni a cui arriva l’indagine di Bitget non è del tutto negativa.
I ricercatori prevedono che TON vedrà un crescente supporto da parte delle istituzioni e un afflusso di sviluppatori che introdurranno nuovi casi d’uso. I ricercatori prevedono anche che questa rete ha il potenziale per accelerare l’adozione delle criptovalute tra i consumatori comuni.
C’è la possibilità che “emergano uno o due meme token nativi con rendimenti sostanziali“.
Ora in libertà su cauzione e con l’ordine di rimanere in Francia, Durov ha recentemente confermato che Telegram intensificherà i suoi sforzi di moderazione, reprimerà i contenuti illegali e collaborerà strettamente con i governi che indagano sugli utenti dell’app.
Ma non facciamoci illusioni: i procedimenti legali sono ancora in corso, e i prossimi mesi si preannunciano cruciali sia per Telegram che per TON.
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