Scandalo insider trading! l’ex dipendente di Coinbase si dichiara colpevole
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha dichiarato tramite un comunicato stampa che Ishan Wahi, un ex product manager di Coinbase, si è dichiarato colpevole di due capi d’accusa per associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica in relazione a un insider trading che prevedeva l’utilizzo di informazioni riservate.
Le accuse contro Wahi sono state presentate per la prima volta nel luglio dello scorso anno presso la corte federale del Distretto meridionale di New York. Damian Williams, procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York ha dichiarato:
“Wahi è il primo insider ad ammettere la propria colpevolezza in un caso di insider trading che coinvolge i mercati crypto”, aggiungendo:
” Che si tratti di mercati azionari o di mercati crypto, utilizzare informazioni commerciali riservate per il proprio profitto personale o per il profitto di altri è un grave crimine federale.”
Secondo quanto riportato da Reuters, la sentenza di Wahi è prevista per il 10 maggio. Ogni capo d’accusa prevede una condanna massima di 20 anni di carcere, anche se Wahi rischia tra i 36 e i 47 mesi in base al suo patteggiamento.
Wahi avrebbe fatto trapelare queste informazioni per aiutare il fratello, Nikhil Wahi, ed un suo amico, Sammer Ramani, ad acquistare token poco prima del listing sulla piattaforma, generando “guadagni per un totale di almeno circa 1,5 milioni di dollari”.
Ramani non è stato arrestato. Nikhil Wahi invece si è dichiarato colpevole di frode telematica a settembre, e il mese scorso è stato condannato a 10 mesi di carcere.
Nel settore crypto la quotazione negli exchange tende a essere molto importante visto che provoca un aumento del valore del token. Ovviamente, questo crea un enorme interesse anche per i dipendenti degli exchange.
Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha risposto alle problematiche relative alla quotazione dei token sull’exchange. Inoltre ha presentato delle misure volte a migliorare le procedure di listing dei token e garantire che non vengano sfruttati vantaggi sleali.
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