Quanti Bitcoin detiene il governo USA nella Riserva Nazionale?
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Negli ultimi giorni abbiamo assistito a diverse novità in ambito crypto provenienti dagli USA, dove il Presidente Donald Trump ha appena firmato un ordine esecutivo per istituire una Riserva Strategica di Bitcoin e altre criptovalute.
Secondo David Sacks, nominato “AI and Crypto Czar” dall’amministrazione, il fondo sarà alimentato esclusivamente con Bitcoin confiscati attraverso sequestri penali e civili, e quindi senza alcun costo per i contribuenti.
Trump ha appena firmato l’ordine esecutivo per la Strategic Bitcoin Reserve. Sarà finanziata con i BTC sequestrati in procedimenti penali e civili, senza pesare sulle tasche dei cittadini.

L’iniziativa vuole garantire agli Stati Uniti una riserva strategica di Bitcoin, rafforzando anche la posizione del Paese nell’economia crypto globale.
I punti chiave dell’ordine esecutivo di Trump
David Sacks ha condiviso su X i punti salienti del nuovo ordine esecutivo:
1- Il governo USA non venderà i BTC detenuti nella riserva.
2- Verrà effettuato un’audit ufficiale sugli asset digitali federali.
3- I segretari del Tesoro e del Commercio assicurano che il progetto sia fiscalmente neutrale per i contribuenti.
4- Oltre alla riserva di Bitcoin, sarà creato un Digital Asset Stockpile, composto da asset non-BTC sequestrati, ma senza l’acquisto di nuovi asset.

Quanti Bitcoin possiede il governo degli Stati Uniti?
E veniamo adesso alla domanda che ci siamo posti a inizio articolo. Quanti BTC possiede il governo USA?
Negli ultimi anni, le autorità hanno sequestrato milioni di dollari in criptovalute da attività illecite ma a la quantità esatta di BTC nelle casse federali è ancora oggetto di dibattito.
Secondo l’annuncio di David Sacks, il governo detiene circa 200.000 BTC, anche se l’ordine esecutivo prevede, non a caso, un’audit per determinare la cifra esatta.

Le stime sono contrastanti. Conor Grogan, analista crypto, afferma che il governo possiede 198.109 BTC, per un valore di circa 18 miliardi di dollari.
Alex Thorn, invece, che solo 86.000 BTC, pari al 43% delle riserve, siano disponibili per la Strategic Bitcoin Reserve. I restanti 112.000 BTC derivano dall’hack di Bitfinex e potrebbero essere restituiti ai legittimi proprietari.
Una discrepanza che rende ancora più urgente l’audit annunciato da Trump per verificare il reale ammontare delle Riserve.

L’impatto sul mercato crypto tra euforia e incertezze
La notizia ha anche avuto effetti contrastanti sui mercati crypto. Dopo l’annuncio di ieri, Cardano, XRP e Solana hanno registrato aumenti immediati, mentre il prezzo di Bitcoin ha subito un calo a causa delle incertezze sui meccanismi di finanziamento della riserva.
L’assenza di altre altcoin nel documento ufficiale ha sollevato dubbi tra gli investitori, con alcuni analisti che temono l’esclusione di Cardano e Solana dalla riserva strategica.
Anche oggi, la notizia che la Riserva utilizzerà i BTC confiscati e non ricorrerà ad altri acquisti sul mercato, è stata accolta in maniera tiepida, e con un ribasso del mercato.
Evidentemente la Riserva da sola non è bastata a convincere gli investitori che voglio avere un quadro più chiaro della situazione.
Tutti gli occhi sono puntati sul White House Crypto Summit di oggi, dove si attendono nuovi dettagli anche dal punto di vista normativo. Quali saranno i prossimi passi degli Stati Uniti nel mercato crypto?






