Mercato crypto in calo del 12%: liquidazioni per 1 miliardo mentre il piano di Trump rallenta
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Il mercato delle criptovalute ha subito un brusco calo durante la giornata di oggi, martedì 4 marzo. Sono stati spazzati via i guadagni del giorno prima dopo la proposta del presidente Trump di una riserva strategica di crypto negli Stati Uniti.
L’ottimismo seguito all’annuncio di Trump su Truth Social si è rapidamente trasformato in cautela, i trader hanno riflettuto sulla fattibilità e le implicazioni del piano.
La capitalizzazione totale del mercato crypto è scesa del 12,3% a 2,85 trilioni di dollari. Oggi Bitcoin è in calo del 9,8% a 83.694$, Ether in perdita del 14,8% a 2.083$ e XRP del 17,7% a 2,30$. Solana e Cardano hanno registrato perdite ancora più pesanti, con ribassi superiori al 20%.
Le vendite hanno portato a liquidazioni per 1,08 miliardi di dollari, colpendo oltre 311.000 trader nelle ultime 24 ore, secondo i dati di CoinGlass. Le liquidazioni di Bitcoin sono state di 398,49 milioni di dollari, mentre Ethereum ha visto sparire 209,73 milioni di dollari. Tra le altcoin, Solana ha perso 70,49 milioni di dollari, XRP 62,89 milioni di dollari e Cardano 44,15 milioni di dollari.
Cresce lo scetticismo sul piano di riserva crypto di Trump mentre la tempistica di approvazione rimane incerta
L’ordine esecutivo di Trump di gennaio ha gettato le basi per la creazione di una riserva crypto. Domenica il presidente ha rivelato le criptovalute coinvolte, tra cui Bitcoin, Ether, XRP, Solana e Cardano. Sebbene Bitcoin ed Ether siano stati posizionati come pilastri della riserva, l’inclusione delle altcoin ha sollevato dubbi sulla legittimità e stabilità del piano.
Inizialmente, il mercato ha registrato un’impennata dopo il post di Trump. Bitcoin è risalito del 20% dai minimi di novembre. Tuttavia, l’incertezza sull’implementazione, gli ostacoli normativi e la necessità di approvazione del Congresso hanno portato a una rapida inversione di tendenza.
Gli analisti di 10X Research hanno suggerito che il mercato potrebbe aver reagito in modo eccessivo, avvertendo che potrebbero volerci mesi prima che arrivi una delibera legislativa ufficiale. I trader hanno visto il rally come un’opportunità per realizzare profitti.
Critiche al piano di Trump definito rischioso e fuorviante
Diverse figure di spicco nel settore crypto hanno espresso dubbi sul piano della riserva strategica di Trump.
Anthony Pompliano, fondatore di Professional Capital Management, ha detto ai suoi clienti in una nota di essere contrario all’iniziativa, nonostante abbia investimenti significativi in Solana e altre altcoin.
“Questa decisione su una riserva strategica crypto così generalizzata è un errore di cui ci si pentirà in futuro”, ha scritto, avvertendo che una riserva del genere potrebbe arricchire gli insider a spese dei contribuenti.
Gli investitori miliardari Cameron e Tyler Winklevoss, co-fondatori di Gemini, hanno espresso dubbi simili. In post su X, hanno dichiarato che solo Bitcoin soddisfa i criteri per essere un vero asset di riserva, mettendo in dubbio l’inclusione di altre criptovalute.
Peter Schiff, noto critico di Bitcoin, è andato oltre, definendo l’annuncio di Trump “la più grande truffa crypto della storia”. Schiff ha richiesto un’indagine del Congresso per verificare se il team di Trump, i suoi familiari o i suoi donatori abbiano tratto profitto dalla reazione del mercato.
Ha accusato l’amministrazione di aver orchestrato un deliberato schema di manipolazione del mercato e ha chiesto trasparenza sulle comunicazioni interne che hanno preceduto l’annuncio.
Febbraio si è chiuso con la seconda peggior performance mensile di Bitcoin nella storia
Il mercato di Bitcoin ora deve affrontare una dura battaglia per riconquistare slancio. Gli analisti di Bitfinex hanno osservato che Bitcoin ha chiuso febbraio con un calo del 17,39%, segnando il peggior febbraio dal 2014 e il secondo peggiore risultato della sua storia.
Il recente calo è stato amplificato da massicce uscite dagli ETF su Bitcoin, che hanno raggiunto il picco di 1,1 miliardi di dollari il 25 febbraio, segnalando un indebolimento della domanda istituzionale.
Storicamente, le correzioni di mercato nei mercati rialzisti di Bitcoin variano tra il 18% e il 22%, ma il calo del 28,3% dal massimo storico di 109.590$ registrato a gennaio rappresenta uno dei peggiori ribassi dalla crisi di FTX nel 2022.
Anche la stagionalità di Bitcoin ha influenzato il sentiment di mercato. Dal 2013, febbraio è stato generalmente un mese positivo, con una media di +13,12%. Tuttavia, il calo di quest’anno è stato la più grande perdita di febbraio post-halving mai registrata, secondo Bitfinex.
Bitcoin ha bisogno di una forte pressione d’acquisto per recuperare slancio rialzista
Per recuperare il momentum rialzista, Bitcoin e l’intero mercato crypto avranno bisogno di forti afflussi di capitale nelle prossime settimane. Gli analisti avvertono che gran parte di questa ripresa dipenderà da fattori macroeconomici, tra cui la performance dell’S&P 500 e un rinnovato interesse istituzionale.
Per il momento, il piano di riserva strategica di Trump ha sollevato più domande che risposte. Fino a quando non ci saranno azioni normative chiare, i trader potrebbero continuare a muoversi con cautela.






