Apple lancerà un nuovo visore AR e VR entro primavera. La sfida al metaverso è lanciata

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Massimo De Vincenti
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I visori di realtà aumentata e virtuale (AR e VR) sono in sviluppo nei laboratori di Apple da diverso tempo tanto che, nel corso degli anni, si è spesso parlato della loro uscita sul mercato ma invano. Oggi è finalmente arrivata la notizia che il nuovo device arriverà entro questa primavera.

Secondo un articolo pubblicato da Bloomberg è probabile che il gigante della tecnologia mostri il nuovo visore nei prossimi mesi, in vista della sua annuale Worldwide Developers Conference (WWDC), che si svolge in genere a giugno. Secondo quanto riferito, alcuni sviluppatori di terze parti stanno già creando app per il dispositivo, che potrebbe essere chiamato Reality Pro.

Il nuovo visore porterà in dote un utilizzo combinato di realtà aumentata (AR – Augmented Reality) e virtuale (VR – Virtual Reality) e sarà poi disponibile al pubblico entro la fine dell’anno, insieme a nuovi iPhone e altri dispositivi Apple aggiornati. Il sistema operativo del nuovo dispositivo si chiamerà xrOS, anche se internamente viene chiamato “Borealis”.

Reality Pro: il visore AR VR di Apple è servito

Reality Pro sarà un dispositivo “premium” con un prezzo molto vicino ai $ 3.000, il doppio del costo del recente visore per realtà mista Quest Pro di Meta ($ 1.499) e molto più costoso di Oculus Quest 2 ($ 399). Si tratta di un prezzo senza dubbio importante ma in parte giustificato dal fatto di essere un visore autonomo (quindi con display e Cpu dedicati), senza contare che i dispositivi Apple costano sempre qualcosa in più.

Di certo si tratta di un passo importante da parte dell’azienda di Cupertino verso il segmento dei Metaversi. Ad oggi la definizione di metaverso è infatti quella di in un Internet di nuova generazione sperimentato tramite avatar controllabili all’interno di ambienti 3D. Ma il metaverso è anche un hub per il lavoro, il gioco e le attività sociali. Tutte definizioni che vanno bene oggi ma che nei prossimi anni potrebebro cambiare drasticamente. L’unica certezza è che si tratta di un business miliardario e che fa gola a tanti, visto che i prossimi miliardari dovranno per forza passare dal Web3.

Nello spazio Web3, i creatori immaginano spazi aperti e interoperabili che si sovrappongono e condividono funzionalità sotto forma di risorse NFT di proprietà dell’utente, come avatar, abbigliamento, accessori e altri beni digitali.

Non è chiaro dunque se Meta (l’azienda di Mark Zuckerberg) e altre aziende costruiranno il metaverso con la tecnologia Web3. A ottobre Zuckerberg ha affermato che un metaverso aperto e interoperabile è “meglio per tutti”.

Concept di visore AR VR
Concept di visore AR VR 

Apple apre non solo al metaverso

In attesa di vedere il visore da vicino (quello della copertina è un concept circolato mesi fa) e apprezzarne le caratteristiche tecniche, c’è anche da chiarire che utilizzo vorrà farne Apple, almeno in questa prima fase. 

Il CEO di Apple Tim Cook ha dichiarato l’anno scorso di non essere un fan del termine metaverso, dichiarando durante una visita in Italia di non essere sicuro che l’utente medio possa fornirne una definizione. Tuttavia, ha aggiunto di essere ottimista sul tema della realtà aumentata. Inoltre, l’ecosistema chiuso di Apple non è compatibile con la filosofia del Web3 e del metaverso.

Un approccio che però potrebbe cambiare anche in virtù delle nuove normative dell’Unione Europea, che potrebbero costringere Apple ad “aprire” il suo Apple Store o a permettere agli utenti di installare app anche da fonti esterni.

In definitiva, ci sono ancora molti punti interrogativi sia per quanto riguarda il nuovo device sia sulla sua reale destinazione anche se il metaverso appare quella più probabile. Come tutti i nuovi dispositivi Apple genererà un enorme entusiasmo prima e dopo la sua presentazione e potrebbe avere implicazioni significative per l’adozione mainstream del Web3 e dei suoi mondi virtuali.

 

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