XRP rimane fermo a 2,20 dollari nonostante il crollo del volume di trading
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Seguendo l’andamento del resto del mercato, ieri il token di Ripple ha registrato un leggero rimbalzo, e ora sta rimanendo intorno ai 2,20 dollari. Nonostante il recupero, nel suo grafico settimanale è ancora presente il segno rosso con un calo del 7,3%.

Perché XRP è sotto pressione?
L’asset sta rimanendo stabile sopra i 2 dollari, ma sono presenti diversi fattori che stanno preoccupando gli investitori, tra cui il crollo del 22,9% del volume di trading e il trasferimento da parte di Ripple di 130 milioni di token XRP verso diversi wallet.
Secondo gli esperti, i timori derivano principalmente dalle continue tensioni commerciali tra Stati Uniti, Cina e altre nazioni. Ad aggravare il quadro, il tracker di dati on-chain Whale Tracker ha rivelato su X che Ripple ha trasferito milioni di token per un valore sbalorditivo di 283 milioni di dollari, distribuiti su 3 wallet distinti.
Per un noto analista XRP potrebbe recuperare
XRP ha registrato una performance nettamente inferiore rispetto al resto delle altcoin e sembra che sia a un bivio. L’analista crypto EGRAG Crypto ha notato sul suo grafico la presenza di un doppio minimo e per questo ritiene che l’asset possa iniziare un rally in qualsiasi momento.
Una chiusura sopra i 2,30 dollari sul grafico relativo a 3 giorni e sopra la media mobile esponenziale a 21 giorni confermerebbe il pattern, e potrebbe spingerlo verso obiettivi di prezzo come 2,5, 2,65 e 3,0 dollari.
Per l’analista è importante che l’asset mantenga il supporto a 2,07 dollari, affinché i rialzisti possano sostenere il momentum positivo. Una crollo sotto questa soglia potrebbe invalidare invece la prospettiva rialzista.
Gli esperti rimangono rialzisti nel lungo termine
Nonostante le preoccupazioni e la performance debole dell’asset, nel lungo termine gli esperti rimangono rialzisti sull’asset. Diverse aziende infatti lo stanno considerando per includerlo nelle loro riserve.
Il mese scorso, VivoPower, società quotata in borsa nel settore delle energie rinnovabili, ha rivelato che sta investendo 121 milioni di dollari in XRP per istituire una riserva, diventando la prima azienda al mondo con una tesoreria basata sul token di Ripple.
La società ha raggiunto un accordo con gli investitori per un collocamento privato di azioni. In totale, sono state emesse 20 milioni di azioni ad un prezzo medio di 6 dollari ciascuna, generando circa 121 milioni di dollari di proventi per la società.
L’interesse verso l’asset è in aumento, compreso quello istituzionale. Le banca statunitensi potrebbero iniziare ad utilizzarlo, mentre gli investitori si aspettano un via libera da parte della SEC – Securities and Exchange Commission americana – per il debutto sul mercato degli ETF spot basati su XRP. Un fattore che potrebbero spingerlo, secondo gli esperti, verso i 10 dollari.
Anche la chiarezza normativa tra l’ente regolatore borsistico e Ripple nei prossimi mesi sarà fondamentale per la performance di XRP.
Ovviamente, tutto questo richiederà del tempo e ancora l’asset crypto è ostacolato da una pressione di acquisto scarsa.
Per questo motivo, l’attenzione è anche rivolta su nuove altcoin come Snorter Token. Il progetto, in fase di prevendita, ha sviluppato un bot di trading di meme coin che funziona su Telegram. Permette di individuare le migliori meme coin su Solana e, in caso di truffe, le aggiunge direttamente nella lista nera.
Il suo bot di trading si distingue dagli altri per la velocità di esecuzione e la sicurezza, grazie a un’infrastruttura RPC personalizzata, che permette di effettuare le transazioni in meno di un secondo.
Inoltre i titolari del token nativo $SNORT potranno beneficiare di fees più basse e velocità più elevate, oltre ad avere la possibilità di metterlo in staking per guadagnare ricompense.
Per partecipare alla prevendita, basta visitare il sito ufficiale del progetto e collegare il proprio wallet. Gli utenti possono utilizzare ETH, SOL, BNB, USDC, USDT, o anche la carta per acquistare il token SNORT.
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