Uniswap introduce una nuova fee ma trascura gli holder di UNI
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Il fondatore di Uniswap Labs, Hayden Adams, ha spiegato che questa nuova fee è stata introdotta in maniera indipendente dal team di Uniswap Labs e non è soggetta alla funzione di commutazione delle fee del protocollo Uniswap, che solitamente è gestita dagli holder del token UNI.
Ma non sembra che sia l’unica volta che Uniswap non abbia dato sufficiente attenzione agli holder del token.
Nel frattempo il prezzo del token UNI continua a scendere ed è precipitato del 91% dal suo massimo storico.
L’exchange aveva funzionato con successo per due anni senza l’introduzione di un token di governance, ma in modo sorprendente, ha deciso di introdurre il token UNI il 16 settembre 2020, assegnando una parte significativa a Hayden Adams, il fondatore, e a un gruppo ristretto di insider.
La nuova fee colpisce gli utenti del sito e wallet
La nuova fee avrà un impatto sulle coppie di trading con i seguenti token: ETH, USDC, WETH, USDT, DAI, WBTC, agEUR, GUSD, LUSD, EUROC e XSGD.
Gli swap tra stablecoin o tra ether e wrapped ether non saranno invece soggetti al pagamento della nuova fee. Inoltre i token di ingresso e quelli di uscita dovranno essere presenti nel listino, affinché la fee venga applicata.
La nuova fee dello 0,15% colpirà solo gli utenti del sito web e del wallet di Uniswap e gli sviluppatori ritengono che la nuova fee aiuterà a finanziare in modo sostenibile il protocollo.
Gli holder di UNI sono stati rassicurati che i proventi di questa fee saranno destinati a finanziare i futuri sviluppi legati a Uniswap.
Inizialmente, era previsto che i guadagni della vendita dei token UNI fossero destinati a sostenere il progresso di Uniswap. Tuttavia, le persone che aveva investito e partecipato alle decisioni attraverso il token UNI, non trarranno alcun vantaggio dalla nuova fee.
I work in crypto because of the immense positive impact I believe it can have on the world, removing gatekeepers and increasing access to value and ownership.
I’m proud of the ways @Uniswap Labs has contributed to that effort and want to make sure we’re creating sustainable…
— hayden.eth 🦄 (@haydenzadams) October 16, 2023
La nuova fee delude gli holder di UNI
L’introduzione della nuova fee su Uniswap ha scatenato numerose critiche da parte degli utenti, in particolare tra gli hodler del token UNI.
Not sure I see the value for the users or the holders.
Sounds like a new tax to me. Just how to extract more money from the users to the team.
— Crypto JAW (@jaw_crypto) October 16, 2023
Questo problema, però, non è nuovo, visto che in passato il team di Uniswap ha mostrato poco rispetto per le decisioni prese attraverso la governance di UNI.
remember uniswap fee switch proposal?
it has passed the discussion, the temperature check, the consensus check with 100% in favor, and then… crickets.
the community got fucked again lmao
— banteg (@bantg) August 15, 2022
Ad esempio, è stato necessario molto tempo per implementare un protocollo di modifica della fee, nonostante fosse stato approvato con una schiacciante maggioranza nelle votazioni.
Inoltre, Uniswap aveva completamente ignorato una votazione di governance che aveva ricevuto il 100% di approvazione.
Un’altra preoccupazione è che il sistema di voto tende a favorire chi può accumulare milioni di token UNI, anche solo temporaneamente.
Binance, ad esempio, ha respinto le accuse di aver utilizzato i token UNI dei clienti per partecipare alle votazioni sulle proposte, anche se è probabile che abbia ottenuto vantaggi dalla votazione per il lancio di Uniswap sulla BNB Chain.
La nuova fee dello 0,15% beneficerà quindi principalmente il team di Uniswap, mentre gli holder dei token UNI sembrano essere stati ignorati in questo processo decisionale.
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