Trump e Musk come un reality: scommesse su ogni tweet, anche sull’arresto di Elon
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La scorsa settimana l’aspro scontro a colpi di tweet tra Musk e il presidente Trump ha monopolizzato l’attenzione del mercato. Un botta e risposta che ha portato a una rottura tra i due.
Dopo aver lasciato il Department of Government Efficiency (DOGE), Musk ha iniziato a sfogarsi su X. Elon ha accusato Trump di essere un ingrato e ha definito la nuova legge di bilancio, “Big Beautiful Bill”, un “abominio disgustoso”, destinata a “portare l’America alla bancarotta” a causa del forte aumento del debito pubblico.
La rottura è arrivata al culmine giovedì, quando il Tycoon, durante un incontro alla Casa Bianca con il cancelliere tedesco, ha espresso il suo disappunto verso Musk, che fino a poco tempo prima era stato uno dei suoi consiglieri più fidati.
I trader scommettono su tutto, anche su una pace prima di luglio
Le tensioni sono aumentate ulteriormente quando Musk ha risposto “Sì” a un post su X che chiedeva l’impeachment di Trump. Lo scontro, oltre ad aver portato alla rottura tra i due, ha infiammato le piattaforme di previsione crypto, che sono diventate un inaspettato tabellone segnapunti per la faida.
Solo su Polymarket, oltre mezzo milione di dollari è stato scommesso sull’impeachment di Trump nel 2025. Altri mercati più piccoli stanno seguendo le probabilità di tutto: da Musk che smette di seguirlo su X, fino alla possibilità che facciano pace entro luglio.
Le scommesse mostrano quanto la community crypto segua la faida non solo per curiosità, ma anche per possibili ripercussioni economiche.
Le ipotesi di Musk su un possibile partito centrista hanno spinto le probabilità al 20%. Una semplice voce su una telefonata con Trump ha fatto schizzare le scommesse su una riconciliazione, crollate subito dopo la smentita pubblica del presidente.
Anche le scommesse più surreali — come la possibilità, stimata al 4%, che Trump riesca a far arrestare Musk — rivelano la fame dei trader di trasformare ogni colpo di scena in un evento su cui scommettere.
Musk smetterà di seguire Trump su X?
Molti trader si sono concentrati su un atto simbolico: se Elon Musk rimuoverà Donald Trump dalla sua lista di follower su X entro luglio.
Nelle ultime sessioni le probabilità sono oscillate tra l’8% e il 12%, segno che molti non ci credono, ma che non escludono del tutto la possibilità che potrebbe succedere.
Una variante legata alla possibilità che succeda a giugno ha attirato un volume di circa 57.000 dollari, modesto per gli standard di Polymarket, ma consistente per un semplice gesto simbolico.
I dati del libro degli ordini mostrano picchi di attività dopo ogni frecciatina pubblica: quando Trump ha definito Musk “l’uomo che ha perso la testa”, le quote del “Sì” sono salite brevemente, salvo poi stabilizzarsi dopo che sono entrati in gioco i venditori.

Tutto ciò mostra quanto velocemente i titoli dei giornali si traducono in movimenti di prezzi sugli exchange decentralizzati.
Crollano le probabilità che venga sospeso l’account X di Trump
Se un unfollow potrebbe sembrare plausibile, la rimozione dell’account è tutta un’altra storia. Una scommessa su Polymarket ipotizzava che l’account X di Trump venisse sospeso entro venerdì: è partita con una probabilità del 3,9%, ma in due giorni è scesa all’1%.

Il forte calo è arrivato dopo che Musk ha ribadito la sua posizione a favore della libertà di espressione e gli analisti hanno evidenziato l’enorme costo politico che comporterebbe bloccare l’accesso a un presidente in carica.
La scommessa più seguita…
Il filone più seguito nella faida resta la possibilità che Donald Trump ed Elon Musk facciano pace. Su Polymarket, il contratto “riconciliazione pubblica prima di luglio” si è stabilizzato intorno al 24%, ma continua a oscillare bruscamente dopo ogni nuova notizia.
Quando il sito Politico ha ipotizzato una possibile telefonata privata tra i due, le offerte “Sì” sono aumentate vertiginosamente; poche ore dopo, quando Trump ha dichiarato in TV che Musk aveva “perso la testa”, il contratto è crollato sotto una raffica di ordini “No”.
Per i trader una riconciliazione tra Trump e Musk è incerta, mentre il pentimento sincero lo considerano praticamente impossibile. La piattaforma Polymarket, infatti, quota la possibilità che Trump si scusi con Musk entro il 9 giugno ad appena l’1%.

Al contrario, il mercato che speculava su un insulto pubblico di Trump a Musk – un contratto aperto al 12% – è letteralmente esploso quando la citazione “ha perso la testa” è apparsa sulle televisioni. La notizia ha trasformato la previsione in una certezza implicita per gli operatori di mercato.
Appena un giorno dopo che Elon Musk ha lanciato l’idea di un partito politico centrista, pubblicando un sondaggio X che ha raccolto più di cinque milioni di voti con circa l’80% a favore, i mercati predittivi hanno rivalutato la possibilità.
Elon Musk fonderà un nuovo partito politico?
Su Polymarket, il contratto sulla possibilità che Musk fondi un nuovo partito politico statunitense entro dicembre, è arrivato a quota 17%. Ma l’opzione che lo formi più velocemente, entro giugno, si attesta a un mero 5%.
Questo divario palesa il forte scetticismo del mercato riguardo alla concreta e rapida realizzazione di un’impresa politica di tale complessità.

Musk potrebbe, in effetti, ribaltare lo status quo bipartitico americano. Il sentiment del mercato è fortemente influenzato da ogni sua decisione: sondaggi favorevoli o ripubblicazioni di sostegno spingono al rialzo le offerte “Sì”, mentre le probabilità calano ogni volta che Musk sposta l’attenzione sui suoi aggiornamenti per SpaceX o Tesla, segno di un minore focus sul fronte politico.
Anche se un partito guidato da Musk resta un’ipotesi speculativa, il contratto sull’impeachment di Donald Trump nel 2025 è diventato uno dei più gettonati su Polymarket in termini di volume di denaro.
Attualmente il volume supera gli 800.000 dollari e le probabilità sono salite all’11%, un aumento modesto dopo che Musk ha amplificato le richieste di destituzione di Trump in relazione a una legge di spesa del Partito Repubblicano.
A titolo di confronto, i contratti di impeachment per i presidenti in carica superano raramente la soglia del 15% in assenza di uno scandalo conclamato. Il fatto che un valore a doppia cifra appaia già in questa fase iniziale del mandato lo rende un dato insolito e anche significativo.

Si parla di causa legale: il prossimo round tra i due si terrà in tribunale?
Anche se la faida tra Trump e Musk si è consumata finora tra TV e social, su Kalshi c’è un contratto che assegna circa il 18% di probabilità a un’azione legale di Trump contro Elon Musk nel 2025.
Anche se può sembrare una probabilità bassa, il suo valore è sufficientemente alto da attirare afflussi costanti di scommesse ogni volta che il presidente accenna a possibili ritorsioni legali.
I trader citano diversi punti critici teorici – dalle accuse di diffamazione alla presunta interferenza negli affari – come possibili percorsi verso un contenzioso, nonostante nessuna di queste vie sia stata ancora formalmente perseguita.
Le scommesse sulla pena detentiva mostra l’appetito per esiti estremi
La previsione più azzardata è se Trump riuscirà a mettere Musk dietro le sbarre durante il suo mandato. Su Polymarket, le quote del “sì” hanno registrato un breve rialzo al 6,8% prima che la ragione prevalesse, riportando la cifra al 4% circa.

Anche se adesso i trader considerano la detenzione una possibilità remota, il contratto continua a richiamare l’attenzione, con un volume di circa 60.000 dollari su Polymarket.
Perché le scommesse sulla faida tra Trump e Musk sono importanti?
Ogni movimento di prezzo nei mercati legati alla faida Trump-Musk muove denaro, scommesse su reputazione, rischi politici e anche sull’eventualità — per quanto remota — di un confronto in tribunale. Per chi guarda da fuori, è un termometro del sentiment pubblico, molto più reattivo dei sondaggi tradizionali.
I dati parlano chiaro: pochi credono a colpi di scena come una sospensione da X o delle scuse ufficiali. Ma in molti danno credito a cambiamenti più grandi — un partito politico marchiato Musk, un nuovo tentativo di impeachment, una causa legale studiata a tavolino. Insomma, i trader non si curano delle sceneggiate, ma si preparano a scosse profonde che potrebbero cambiare il sistema.
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