500 Bitcoin spostati da un wallet legato all’exchange Mt.Gox

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Gaia Tommasi
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Mt.Gox ha nuovamente spostato le sue riserve. Oggi l’exchange crypto, fallito dopo un grave hacking 10 anni fa, ha trasferito oltre 500 BTC, per un valore di circa 35 milioni di dollari, verso indirizzi sconosciuti.

Dai dati della piattaforma di analisi blockchain Arkham Intelligence, la transazione è avvenuta dal cold wallet di Mt. Gox a un indirizzo che inizia con “12cTj” alle 01:42 (ora italiana) di venerdì.

Secondo l’analista crypto Ember CN, “non è ancora chiaro se questi movimenti sono legati a nuovi cicli di risarcimento per i creditori”.

Mentre secondo la piattaforma Arkham Intelligence, nonostante i recenti movimenti, nel wallet di Mt. Gox sono ancora disponibili circa 44.900 BTC, equivalenti a 3,11 miliardi di dollari, in attesa di essere distribuiti ai creditori.

Transazioni di Mt.Gox. Fonte: Arkham Intelligence

Dopo la prima transazione, sono apparse altre due transazioni per un valore di 31,78 BTC e 468,24 BTC a indirizzi sconosciuti. Si tratta dei primi trasferimenti importanti effettuati dai wallet dell’exchange dopo un mese di inattività.

Nel mese di agosto Mt. Gox ha trasferito Bitcoin per un valore di 855 milioni di dollari verso indirizzi di wallet sconosciuti. I dati mostrano due transazioni massicce: una del valore di 74 milioni di dollari è stata indirizzata a un wallet identificato come cold storage dell’exchange, mentre un’altra, di 784,2 milioni di dollari, è stata inviata a un indirizzo sconosciuto.

A luglio, l’exchange crypto giapponese ha effettuato un trasferimento di 2,5 miliardi di dollari di Bitcoin. Secondo i dati tracciati dalla società di analisi blockchain Glassnode, 59.000 dei 142.000 Bitcoin recuperati sono stati distribuiti ai creditori utilizzando gli exchange Kraken e Bitstamp.

Rinviata la scadenza per il rimborso di Mt. Gox

Il mese scorso, il Rehabilitation Trustee, che gestisce gli asset di Mt.Gox, ha posticipato di un altro anno la scadenza per la distribuzione degli asset rimanenti ai creditori, spostandola al 31 ottobre 2025.

“Molti creditori non hanno ancora ricevuto i loro rimborsi, poichè non hanno completato le procedure necessarie”, si legge nella dichiarazione del fiduciario.

Nel frattempo, il processo di rimborso di Mt. Gox e la liquidazione di Bitcoin hanno sollevato notevoli preoccupazioni per il suo impatto sull’andamento dell’asset crypto.

Durante la settimana Bitcoin ha registrato una forte ripresa, toccando un nuovo picco a 90 giorni di 73.295 dollari il 30 ottobre. In seguito, la valuta di Satoshi Nakamoto ha subito una correzione, scendendo del 5,5% fino a toccare 69.000 dollari.

Al momento sta scambiando al livello di 70.120 dollari, con un ribasso del 2,88% in 24 ore. Nel grafico settimanale è ancora in verde, con un guadagno del 2,96%, mentre in quello mensile del 15%.

Il crollo di Mt. Gox: Il più grande furto di Bitcoin

Mt. Gox, con sede a Tokyo, è stato uno dei più influenti exchange specializzati in Bitcoin nella storia del settore crypto, con un forte impatto sulla loro diffusione e regolamentazione.

L’exchange, un’idea di Jed McCaleb del 2010, che poi Mark Karpelès ha acquisito. Il suo nome “Mt. Gox” sta per “Magic: The Gathering Online Exchange”, poiché inizialmente la piattaforma era stata pensata come un marketplace per le carte del gioco Magic: The Gathering.

Nel 2011, la piattaforma è diventata rapidamente un exchange specializzato su Bitcoin e ha iniziato a guadagnare popolarità, diventando il più grande exchange di BTC al mondo. Nel 2013, Mt. Gox gestiva circa il 70% delle transazioni globali di Bitcoin.

A febbraio del 2014 Mt. Gox aveva però sospeso tutte le negoziazioni, chiuso il sito web e dichiarato fallimento. Il crollo era avvenuto a seguito di una serie di problemi di sicurezza, che hanno favorito un massiccio furto di Bitcoin.

Si è scoperto che circa 850.000 BTC, che allora valevano circa 450 milioni di dollari, erano stati rubati nel corso di diversi anni. Questo evento ha rappresentato uno dei più grandi furti di criptovalute della storia e ha avuto un forte impatto sulla percezione e regolamentazione di BTC.

I creditori di Mt. Gox protestano pubblicamente dopo il furto e la chiusura dell’exchange – Fonte: Archivio

Dopo il collasso, il caso di Mt. Gox è stato oggetto di approfondite indagini e di numerosi procedimenti legali. I creditori hanno avviato proteste pubbliche, chiedendo il risarcimento dei loro fondi. Nel corso degli anni, una parte dei Bitcoin rubati è stata recuperata. Il crollo dell’exchange ha avuto un impatto significativo sul mercato, minando la fiducia nelle valute digitali.

Per anni i creditori hanno atteso un risarcimento attraverso una complessa battaglia legale. Alla fine Mt. Gox è riuscito a recuperare una parte dei Bitcoin perduti e sta cominciando a risarcire i creditori.

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