L’interruzione di corrente in Spagna e Portogallo evidenzia i rischi dell’euro digitale
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L’interruzione di corrente in Spagna e Portogallo ha evidenziato i limiti dei pagamenti digitali durante le emergenze, sollevando interrogativi sulla sicurezza dell’euro digitale e rafforzando il valore del contante.
Il 28 aprile 2025, un blackout senza precedenti ha colpito Spagna e Portogallo, lasciando milioni di persone senza elettricità per diverse ore. L’interruzione ha causato gravi disagi: treni fermi, semafori spenti, ospedali in emergenza e almeno sette vittime in Spagna, tra cui una famiglia deceduta per intossicazione da monossido di carbonio e una donna dipendente da un respiratore. Le autorità hanno escluso l’ipotesi di un attacco informatico, attribuendo l’evento a una perdita improvvisa di 15 gigawatt — circa il 60% della domanda nazionale — avvenuta in pochi secondi.
Il gestore della rete spagnola, Red Eléctrica, ha indicato che la causa potrebbe essere un’oscillazione anomala nel sistema elettrico europeo, forse originata nel sud-ovest della Spagna, dove la produzione solare è elevata. La rapida caduta della frequenza di rete e la mancanza di “inerzia” dovuta all’elevata quota di energie rinnovabili hanno contribuito al collasso.
I blackout in Spagna e Portogallo hanno messo in luce una scomoda verità: un euro digitale potrebbe rivelarsi problematico, rappresentando una cattiva notizia per le valute digitali delle banche centrali e le stablecoin, ma una buona notizia per il contante.
L’interruzione, senza precedenti, ha causato la scomparsa dei segnali telefonici e di internet, lasciando le persone isolate mentre cercavano di contattare i propri cari. Nei supermercati, i POS non funzionavano e molti bancomat erano fuori servizio. Chi aveva contanti in tasca se l’è cavata, ma chi dipendeva da pagamenti digitali si è trovato in difficoltà.
Durante il blackout, una viaggiatrice inglese a Madrid si trovava nella metropolitana quando il treno si è improvvisamente fermato nel buio più totale. Dopo aver percorso a piedi quindici rampe di scale per evacuare la stazione, ha potuto constatare l’estensione dell’interruzione: semafori fuori uso, bar e ristoranti bloccati, migliaia di persone confuse e spaesate per le strade. Diretta all’aeroporto, disponeva soltanto di 15 euro in contanti e non aveva accesso a internet. Anche i tentativi di prenotare un passaggio a distanza si sono rivelati inutili. Solo grazie all’aiuto di una coppia che ha condiviso un taxi è riuscita a muoversi, ma il caos della città l’ha comunque fatta arrivare in ritardo, facendole perdere il volo.
Questa è stata una delle tante situazioni di disagio vissute durante l’interruzione, che ha colpito migliaia, se non milioni, di persone. Un evento simile invita a riflettere su cosa potrebbe accadere se un euro digitale fosse già operativo in un contesto privo di elettricità e connettività.
Cosa pensa la BCE a proposito dell’euro digitale
La Banca Centrale Europea (BCE) afferma che l’euro digitale supporterà pagamenti offline per tutelare la privacy, mantenendo riservati i dati delle transazioni. Tuttavia, senza elettricità, i dispositivi non funzionano, rendendo tali promesse irrilevanti.
Negli ultimi anni, la Spagna ha limitato l’uso del contante per contrastare evasione fiscale e riciclaggio, vietando alle aziende di accettare oltre 1.000 euro in contanti per singola transazione. Eppure, secondo la BCE, il 57% dei pagamenti dei consumatori spagnoli avviene ancora in contanti.
Un avvertimento della banca centrale svedese aveva già consigliato di tenere a casa contanti sufficienti per una settimana di spese essenziali in caso di guasti alle infrastrutture di pagamento.
La BCE promuove l’euro digitale come pilastro per il futuro economico dell’Europa, ma la valuta digitale resta impopolare: solo il 45% degli intervistati in un recente sondaggio si dichiara disposto a usarla, una percentuale invariata nonostante la crescente consapevolezza.
I consumatori apprezzano già i pagamenti contactless e soluzioni come Apple Pay, mentre i critici temono che la CBDC possa minare la privacy o, secondo alcune teorie complottiste, controllare gli acquisti.
Che cosa è cambiato come prospettiva dopo il blackout spagnolo?
Il blackout di lunedì potrebbe rappresentare un duro colpo per la campagna dell’euro digitale, riaccendendo l’interesse per il contante, il cui uso era diminuito durante la pandemia.
L’evento solleva interrogativi anche per le aziende crypto e fintech che promuovono le stablecoin come soluzione di pagamento moderna. Sebbene offrano trasferimenti rapidi e indipendenza dalle banche centrali, le stablecoin sarebbero altrettanto vulnerabili senza elettricità.
Bitcoin, invece, è meno influenzato: la sua volatilità lo rende inadatto ai pagamenti quotidiani, ma può fungere da riserva di valore, come l’oro, durante un blackout.
A Madrid l’elettricità è tornata e la normalità si sta ripristinando. Tuttavia, i consumatori potrebbero rivalutare l’importanza del contante, rendendo la strada verso l’euro digitale ancora più complessa per la BCE.






