L’halving di Bitcoin si avvicina: i miner sono pronti a liquidare $5 miliardi in BTC?

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Gaia Tommasi
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Laureata in Scienze dell'Architettura a Firenze ha collaborato con diversi studi famosi del settore prima di immergersi nel mondo della fotografia e dell'illustrazione. Incuriosita dalla tecnologia...

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BTC

L’halving di Bitcoin è sempre più vicino e ha portato a una divisione tra gli esperti, con opinioni contrastanti sulle possibili conseguenze. Tutta l’attenzione è rivolta verso questo evento e secondo Markus Thielen, responsabile della ricerca presso la società 10x Research, potrebbe verificarsi un forte deflusso di Bitcoin, coi miner che potrebbero liquidare ben 5 miliardi di dollari in BTC dopo l’halving.

Non solo. La pressione di vendita potrebbe perdurare per un periodo compreso tra quattro e sei mesi, provocando uno stallo nel movimento dell’asset, simile a quanto osservato nei precedenti halving. L’esperto ha preso come riferimento un modello storico dei prezzi di Bitcoin e ha notato che nei cinque mesi successivi all’halving del 2020 l’asset è rimasto in un range tra 9.000 e gli 11.500 dollari.

 

In arrivo un crollo delle altcoin?

L’halving è atteso per il 20 aprile e dovrebbe innescare uno squilibrio tra domanda e offerta, dato che di solito i miner accumulano BTC prima dell’evento. E l’accumulo spesso si traduce in un successivo aumento del prezzo.

Quest’anno Bitcoin ha registrato un forte aumento del 74%, raggiungendo il massimo storico di 73.734 dollari il 14 marzo, prima di subire una correzione e scivolare al livello di 63.000 dollari a metà aprile.

Il responsabile della ricerca di 10x Research non è solo preoccupato per Bitcoin, ma anche per le altcoin. Secondo lui, potrebbero non reggere la situazione. Molte altcoin hanno subito dei cali nelle ultime settimane e rimangono ancora lontane dai massimi toccati nel 2021.

Il mercato attende un rally delle altcoin dopo l’halving, ma considerando gli eventi passati, potrebbero volerci sei mesi prima che inizi un’impennata dei prezzi. Inoltre, l’analista crede che Marathon, il più grande miner di Bitcoin al mondo, abbia probabilmente accumulato delle riserve, che verranno vendute gradualmente dopo l’halving per evitare un crollo improvviso delle entrate.

Thielen ha stimato che le riserve di Marathon, insieme alla sua produzione di mining successiva all’halving di 14-15 BTC al giorno, potrebbe portare ad un’offerta aggiuntiva sul mercato per altri 133 giorni.

Se anche gli altri miner adottassero la stessa strategia e liquidassero sul mercato gradualmente le loro scorte dopo l’halving, potremmo, secondo l’esperto, assistere ad una vendita giornaliera massima di Bitcoin fino a 104 milioni di dollari in BTC. E questo potrebbe ribaltare l’equilibrio tra domanda e offerta, che ha alimentato il rally dell’asset crypto prima dell’halving.

In precedenza l’amministratore delegato di Marathon, Peter Thiel, ha dichiarato che dopo l’halving il prezzo di BTC dovrebbe mantenersi intorno 46.000 dollari, in modo che l’azienza non subisca delle perdite. Quindi, non si aspetta grossi movimenti di prezzo nei sei mesi dopo l’halving.

Cosa succederà dopo l’halving di Bitcoin?

Mancano ormai pochi giorni all’halving e la tensione sul mercato è palpabile. Di recente la valuta di Satoshi Nakamoto ha raggiunto un picco storico, ma le voci su uno scenario negativo dopo l’halving sono diventate forti.

Ad esempio il miliardario Arthur Hayes, analista crypto e fondatore dell’exchange BitMEX, è scettico riguardo all’effetto positivo dell’halving e ha previsto che i prezzi potrebbero non reagire come molti si aspettano, con un crollo di BTC prima e dopo l’halving.

Anche l’exchange Coinbase ritiene che potrebbe essere difficile vedere un’impennata dei prezzi, dato che i trader si aspettano un aumento prima dell’halving.

Progetto di cloud mining di Bitcoin

Mentre cresce l’attesa per l’halving, il nuovo progetto di cloud mining Bitcoin Minetrix sta continuando con successo la sua prevendita.

Il progetto ha acceso l’interesse degli investitori per il suo modello innovativo denominato Stake-to-Mine, che combina le opportunità di guadagno derivanti dal mining e dallo staking. Il processo è molto semplice: gli utenti possono mettere in staking il token nativo BTCMTX per guadagnare crediti di mining, che possono poi essere scambiati per acquistare la potenza di hashing da dedicare al mining di BTC.

Il sistema Stake-to-Mine consente all’utente di avere il pieno controllo sulla quantità di potenza di mining di Bitcoin (hash power) che desidera utilizzare. L’hash power può essere acquisito esclusivamente utilizzando i crediti guadagnati tramite lo staking.

In questo modo il mining diventa accessibile a tutti, consentendo agli utenti di ottenere guadagni dal mining di Bitcoin senza disporre di hardware costosi o affrontare elevati costi energetici.

Oltre ai guadagni ottenuti dal mining, gli utenti  hanno la possibilità di guadagnare ulteriori rendimenti attraverso lo staking di BTCMTX.

L’interesse suscitato durante la prevendita mostra la crescente richiesta di modalità più accessibili e decentralizzate per investire in Bitcoin. Il progetto ha già raccolto oltre 13 milioni di dollari durante la presale.

Al momento gli investitori possono acquistare il token nativo $BTCMTX al prezzo scontato di 0,0146 dollari, prima del suo listing sugli exchange.

Per rimanere aggiornati sulle ultime novità del progetto, è possibile seguire i canali di social media su Telegram, Discord e X.

 

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