L’Europa acquista più criptovalute del resto del mondo
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Secondo uno studio di CoinWire, l’Europa è ben posizionata per diventare una potenza nel volume di trading di crypto.
Europa si afferma come leader delle crypto
Il report stima che il volume delle transazioni in crypto in tutto il mondo dovrebbe superare i 108.000 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Si tratta di un aumento di quasi il 90% rispetto al 2022. Un chiaro segnale che il settore del trading di crypto sta vivendo una crescita esplosiva.
Gli Stati Uniti sono in testa in termini di volume di trading per singolo Paese e si prevede che superi i 2.000 miliardi di dollari nel 2024. Ma è l’Europa ad emergere come leader.
Crypto trading volume is projected to surpass an incredible $108 trillion in 2024, with Europe taking the lead! 🌍
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Lo studio mostra che l’Europa rappresenta il 37,32% delle transazioni globali in crypto. Inoltre spiega che questa quota è destinata quasi a triplicare quest’anno rispetto al 2022, passando da 15.000 miliardi di dollari a 40.500 miliardi di dollari.

Ma come ha fatto l’Europa a diventare un attore così dominante?
La risposta sta nei quadri normativi in evoluzione, che cercano di adattarsi al mercato, dando fiducia agli investitori.
Una di queste linee guida è l’importante regolamento Markets in Crypto Assets (MiCA), lanciato nel 2020 e firmato dai funzionari dell’UE nell’ottobre 2023.
Con la sigla MiCA si identifica un regolamento adottato dall’Unione europea (UE) per disciplinare il settore crypto in Europa e che definisce i vari asset digitali riconosciuti da questa legislazione.
Il regolamento europeo sui mercati degli asset crypto (MiCA) ha l’obiettivo di rendere il settore degli asset crypto molto più trasparente e sicuro per gli investitori nella zona dell’euro.
Il 30 giugno sono entrate in vigore le regole del MiCA su RWA e stablecoin, mentre la piena applicazione del regolamento è prevista per il 30 dicembre 2024.
Il rapporto spiega anche che gli europei sono “esperti di tecnologia” e sono sempre alla ricerca di modi per investire:
“Queste condizioni favorevoli spingono l’innovazione e gli investimenti nelle criptovalute, creando un ambiente in cui questi asset digitali possono prosperare”.
La Russia guida il gruppo europeo
La Russia si è affermata come leader indiscusso nelle transazioni di criptovalute in Europa, con un volume di transazioni superiore a 633 miliardi di dollari. Questo dato la colloca tra i primi cinque Paesi al mondo in termini di volume.
Uno dei motivi principali è sicuramente l’accesso limitato ai servizi finanziari internazionali per gli abitanti del Paese. Molti usano le crypto per inviare o ricevere denaro all’estero.
Il Regno Unito non è da meno, con oltre 624 miliardi di dollari, al secondo posto in Europa e al sesto nel mondo. In effetti, Londra è riconosciuta come una città pronta per le criptovalute, grazie ai suoi servizi finanziari e alle politiche governative favorevoli.
La Francia è il 4ᵉ Paese europeo che acquista più criptovalute. Lo studio mostra che gli investitori francesi tendono a investire il 15% del loro stipendio (in media) in asset digitali.
Campioni inaspettati
La Slovenia emerge come leader europea per la spesa mensile pro capite in criptovalute, con una media di 2.609 dollari, il doppio dello stipendio medio nazionale.
Secondo il rapporto, in Ucraina, la difficile situazione economica sta rendendo gli asset crypto un sostituto vitale della valuta fiat, con i cittadini che spendono quasi tre volte l’affitto medio mensile in criptovalute.
Dinamiche globali contrastanti
Mentre l’Europa sta vivendo una crescita vertiginosa, altre regioni stanno accelerando il loro passo.
In Asia, il volume delle transazioni dovrebbe raggiungere i 39,3 trilioni di dollari quest’anno, rispetto ai 27,1 trilioni del 2022. Anche l’Africa sta assistendo a un aumento del volume, con previsioni che raggiungono i 10,8 trilioni di dollari nel 2024, guidate da Nigeria e Sudafrica.
Il Sud America, invece, vedrà il suo volume triplicare in tre anni, passando da 2,29 trilioni nel 2022 a 7,82 trilioni nel 2024.
Delusione nordamericana
Al contrario, il Nord America, un tempo leader, sembra essere in ritardo. Dopo aver raggiunto un picco di 13,6 trilioni di dollari nel 2023, il volume degli scambi dovrebbe scendere a 7,7 trilioni di dollari quest’anno, rispetto ai 10,3 trilioni di dollari visti durante il 2022. Questo calo potrebbe essere attribuito a normative più severe e/o più vaghe rispetto ad altre parti del mondo.
Mercato crypto in evoluzione
L’ultimo report di CoinEx Research offre diversi spunti per comprendere la direzione che sta prendendo questo settore in continua evoluzione.
Il rapporto evidenzia la performance di Bitcoin, che ha oscillato nel range tra 60.800 e 71.700 dollari per tutto il mese di giugno.
Questa fase di consolidamento, unita ai costanti afflussi negli ETF Spot per un totale di circa 666 milioni di dollari nello scorso mese, suggerisce che il mercato sta trovando il suo punto d’appoggio tra le incertezze economiche globali.
A guidare il sentiment del mercato è l’attesa per l’imminente approvazione degli ETF Spot su Ethereum. Ma il calo dei prezzi del gas e dell’attività on-chain ha sollevato dei dubbi sul futuro della blockchain di ETH.
Nel frattempo Ethereum sta cercando di risolvere i suoi problemi di scalabilità, un fattore critico per la sua redditività a lungo termine, con soluzioni di layer 2 come ZKSync e Blast.
La ripresa di Solana dopo un breve calo al di sotto dei 138 dollari, sta mostrando come il mercato stia rispondendo positivamente all’interesse crescente degli investitori istituzionali. Di recente VanEck e 21Shares hanno presentato la domanda per un ETF Spot su Solana.
Questi sviluppi, insieme ai previsti aumenti del volume di scambi globali, dipingono un quadro in evoluzione.
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