Kamala Harris potrebbe essere ‘molto più aperta’ nei confronti delle criptovalute

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Lucio Prosperi
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Il candidato democratico e attuale vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, potrebbe essere “molto più aperta” riguardo alle tecnologie emergenti, come per esempio le criptovalute, rispetto a Joe Biden che si è sempre rivelato intransigente se non addirittura da questo punto di vista.

È stato il miliardario Mark Cuban, che conosce bene la Harris, ad azzardare questa ipotesi. Ecco le sue parole:

“Il feedback che sto ricevendo, sebbene non confermato direttamente dalla vicepresidente, è che sarà molto più aperta al business, all’intelligenza artificiale, alle criptovalute e ai servizi governativi. Modificare le politiche cambia il messaggio e comunica chiaramente che lei è al comando e pronta a occuparsi degli affari”.

Finora l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ampiamente supportato un approccio normativo consolidato e non esattamente favorevole al settore della blockchain. Se Kamala Harris si dimostrasse più aperta all’innovazione digitale, la sua elezione potrebbe essere vista di buon occhio dagli appassionati di crypto, che al momento hanno solo in Donald Trump un sostenitore di Bitcoin & Co.

Le elezioni presidenziali statunitensi si infiammano

I commenti di Cuban arrivano in una settimana turbolenta per il Partito Democratico. In rapida sequenza, Biden si è ritirato dalla corsa presidenziale dopo un solo mandato e dopo le numerose polemiche che avevano accompagnato le sue più recenti apparizioni e dichiarazioni pubbliche, durante le quali era parso piuttosto affaticato e confuso.

L’attuale presidente non ha voluto fare mancare il suo appoggio alla Harris:

“Oggi voglio offrire il mio pieno supporto e sostegno per Kamala come candidata del nostro partito quest’anno. Democratici, è il momento di unirci e battere Trump!”

Il candidato repubblicano, d’altra parte, è un sostenitore degli asset digitali. Durante la sua campagna ha più volte ribadito come intenda adoperarsi, in caso di vittoria, per contribuire allo sviluppo delle crypto e del mining di Bitcoin. Malgrado in passato abbia spesso affermato di “non essere un fan” delle criptovalute

Oltre ad accettare contributi in criptovalute per la sua campagna, Trump e sua moglie, Melania, hanno entrambi lanciato le proprie collezioni di NFT.

La scelta di Trump di J.D. Vance come suo compagno nella corsa alla Casa Bianca sottolinea ulteriormente questa posizione pro-crypto. Il senatore Vance, rappresentante dell’Ohio, ha più volte dichiarato di possedere Bitcoin per un valore superiore ai 100.000 dollari.

A conferma del suo impegno – quantomeno a parole e in una fase della campagna elettorale in cui i politici sono predisposti per la “promessa facile” – il miliardario dal ciuffo biondo interverrà anche alla Bitcoin Conference 2024 che si terrà a Nashville tra qualche giorno, nonostante sia da poco scampato a un attentato, a Butler, in Pennsylvania, durante una tappa del suo tour elettorale.

“Siamo felici di annunciare che Donald Trump ha confermato la propria volontà di tenere il suo discorso di persona al Bitcoin 2024” – ha scritto The Bitcoin Conference su X un giorno dopo il tentativo di omicidio. “Siamo orgogliosi di ospitarlo e di condividere la solidarietà della comunità globale di Bitcoin e il nostro impegno universale per la libertà di espressione e la democrazia pacifica”.

Al momento non è ancora stato confermato se anche Kamala Harris parteciperà alla Bitcoin Conference. Probabilmente i tempi tecnici non le consentiranno di presentarsi sul palco di Nashville ma di certo, da qui a novembre, la candidata democratica dovrà trovare il modo di rivolgersi alla sempre più ampia comunità delle criptovalute, perché i voti di queste milioni di persone potrebbero avere un peso non indifferente per decretare il vincitore della corsa alla Casa Bianca.

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