Justin Sun pensa che Donald Trump sia un grande sostenitore di Bitcoin e delle criptovalute
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Alla conferenza Bitcoin 2025, il fondatore di Tron, Justin Sun, ha preso parte a una tavola rotonda in cui ha offerto la sua visione sull’evoluzione del settore crypto.
Durante il suo intervento, Sun ha posto l’accento sull’influenza crescente di Donald Trump nel mondo delle criptovalute, definendo il sostegno del presidente a Bitcoin e all’intero ecosistema digitale come autentico e determinante.
Justin Sun commenta l’impatto di Donald Trump
Durante l’evento, Sun ha affermato che Donald Trump ha davvero dimostrato il suo impegno nei confronti dell’intero ecosistema crypto e ha osservato, inoltre, che il prezzo di BTC non sarebbe riuscito a superare la soglia dei 100.000 dollari senza l’influenza del presidente.
In effetti, il prezzo del principale asset digitale ha superato per la prima volta il livello psicologico dei 100.000 dollari lo scorso anno, proprio in seguito alla vittoria del miliardario su Kamala Harris nelle elezioni presidenziali di novembre.
Le dichiarazioni di Justin Sun non arrivano in un momento casuale, ma seguono da vicino un evento di grande rilevanza simbolica e politica: la cena crypto organizzata da Donald Trump, rivolta esclusivamente ai detentori della meme coin $TRUMP.
Questa cena privata, ampiamente discussa nei circoli crypto e mediatici, è stata interpretata da molti analisti come un chiaro segnale dell’intenzione di Trump di posizionarsi come il presidente “pro-Bitcoin” per eccellenza. Il fatto che vi abbiano preso parte influencer e investitori strategici della comunità crypto ha contribuito a cementare l’immagine di un asse tra potere politico e innovazione finanziaria decentralizzata.
Non è un caso che Justin Sun fosse tra gli invitati più rilevanti, in qualità di maggior possessore del token $TRUMP, e rafforzando ulteriormente il suo ruolo di figura chiave nel legame emergente tra politica e criptovalute.
Oltre a essere un sostenitore attivo di Bitcoin, Sun aveva già dimostrato il suo sostegno concreto all’ecosistema legato a Trump con un investimento da 75 milioni di dollari in World Liberty Financial (WLFI), una società strettamente connessa al presidente.
Questo investimento non solo evidenzia una fiducia strategica nell’orientamento politico pro-crypto di Trump ma indica anche una volontà chiara di collaborare a lungo termine su iniziative che potrebbero ridefinire il ruolo degli Stati Uniti nella finanza digitale globale.
La partecipazione alla cena, unita a questi investimenti, rafforza la narrativa di un’alleanza crescente tra grandi player del settore crypto e la nuova leadership politica americana che, con Trump in testa, sembra voler abbracciare definitivamente l’adozione istituzionale di Bitcoin e delle criptovalute.
Recentemente, Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno dominando nel settore crypto e in particolare su Bitcoin, e che intendono mantenere questa posizione. Il presidente ha già firmato un ordine esecutivo per creare una Riserva Strategica di Bitcoin. Durante la conferenza, il Direttore Esecutivo degli Asset Digitali del presidente ha affermato che gli Stati Uniti sono sulla strada per diventare la “superpotenza mondiale di Bitcoin”.
Il BITCOIN Act arriverà al Senato la prossima settimana
La senatrice pro-Bitcoin Cynthia Lummis ha rivelato che il Senato degli Stati Uniti discuterà il BITCOIN Act la prossima settimana. Il disegno di legge, proposto proprio dalla senatrice, fa parte del piano per realizzare la visione di Donald Trump di trasformare gli Stati Uniti nella capitale mondiale delle criptovalute.
Se approvato, il BITCOIN Act permetterà agli Stati Uniti di acquistare 1 milione di BTC nei prossimi cinque anni per la Riserva Strategica di Bitcoin. Attualmente, il Senato sta discutendo anche il disegno di legge sulle stablecoin, che potrebbe diventare il primo quadro normativo di rilievo per l’industria delle criptovalute.
Durante il suo intervento alla conferenza, Lummis ha confermato che Trump sostiene il BITCOIN Act, indicando che il presidente è disposto a firmare il disegno di legge.
Ha inoltre affermato che gli Stati Uniti, al momento, possiedono circa 200.000 BTC. Tuttavia, la senatrice ha aggiunto di non esserne certa, poiché il governo ha classificato queste informazioni come riservate a seguito di un audit imposto dalla Casa Bianca.
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