Il mining di Bitcoin e la proof of work come strategia di difesa del Pentagono – La proposta di un maggiore della Space Force

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Sauro Arceri
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Ormai è sempre più popolare investire in criptovalute, l’adozione di Bitcoin (BTC) e altre crypto è in netto aumento e alcuni appassionati ne vedono l’utilità potenziale ben oltre il semplice ruolo di moneta digitale, bene d’investimento o copertura contro l’inflazione.

Tra questi entusiasti si trova anche un maggiore della Forza Spaziale degli Stati Uniti, il quale è giunto a immaginarne il ruolo di Bitcoin all’interno del sistema di difesa della sicurezza informatica nazionale.

Nella sua tesi di laurea al Massachusetts Institute of Technology (MIT), che ha conquistato un posto di rilievo nella lista dei libri tecnologici più venduti di Amazon (NASDAQ: AMZN), il maggiore Jason Lowery ha proposto che gli Stati Uniti dovrebbero estrarre e accumulare Bitcoin come arma di autodifesa, come ha riportato Politico.com il 30 marzo.

Il contenuto della tesi

In particolare, “Softwar: A Novel Theory on Power Projection and the National Strategic Significance of Bitcoin” paragona il sistema di proof-of-work (PoW) di Bitcoin alle corna di un cervo, sostenendo che offre un’alternativa migliore per le future lotte di potere invece delle distruttive guerre nucleari o dei robot assassini – proprio come i cervi che usano le loro corna per combattere per il territorio senza essere costretti a uccidersi a vicenda.

Nel caso delle metaforiche “corna informatiche” PoW, i partecipanti sfrutterebbero l’energia per generare ipotesi al computer e il vincitore di ogni round riceverebbe una ricompensa sotto forma di token di rete, oltre al diritto di pubblicare il blocco di transazioni successivo.

Con questo metodo, il vincitore otterrebbe il potere all’interno di una rete informatica distribuita che viene utilizzata per assegnare diritti di proprietà astratti – simile a una partita a scacchi del mondo reale – con il vantaggio di utilizzare un approccio non violento per ottenere e proteggere questi ipotetici territori.

Estrazione di Bitcoin da parte della Forza Spaziale

Se la proposta del Maggiore Lowery dovesse essere accettata a un livello superiore, avrebbe anche un impatto significativo sul settore delle criptovalute, in quanto ne favorirebbe l’ulteriore adozione e l’accettazione diffusa degli asset digitali in vari rami e aree della società.

Tuttavia, l’atmosfera normativa non è stata molto favorevole alle criptovalute, in quanto le autorità degli Stati Uniti stanno cercando di imporre una rigida supervisione e di avviare azioni legali contro le aziende di criptovalute, come la società di blockchain Ripple e la piattaforma di trading di criptovalute Binance, rendendo difficile prevedere il successo di questa proposta se presentata ai dirigenti governativi di alto livello.

Inoltre, le organizzazioni ambientaliste continuano a criticare gli asset digitali PoW per le preoccupazioni legate al potenziale impatto ambientale, con lo slogan della campagna “Change the Code, Not the Climate” (Cambia il codice, non il clima), nonostante i massimalisti del Bitcoin come Michael Saylor di MicroStrategy sostengano che il mining sia “l’uso industriale più efficiente e pulito dell’elettricità”.

I progressi del settore delle criptovalute

Nel frattempo, il mercato delle criptovalute ha dimostrato un’impressionante capacità di recupero a fronte di una crisi bancaria che ha fatto crollare diverse grandi banche e continua a minacciarne altre, oltre ai continui rischi del panorama finanziario che rimangono elevati, secondo José Manuel Campa, l’attuale presidente dell’Autorità bancaria europea (EBA).

Il mercato, inoltre, ha aggiunto quasi 1.000 nuove criptovalute dall’inizio del 2023, con il ritorno dello slancio rialzista dopo un anno difficile, e il prezzo del Bitcoin ha superato la soglia psicologica dei 28.000 dollari, aggiungendo 30 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di mercato in un solo giorno.

 

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