I token AI perdono il 90% dai massimi – Cosa ha scatenato il crollo?
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Il segmento dei token legati all’intelligenza artificiale ha registrato un drastico crollo. Lo scorso anno progetti come AI Rig Complex (ARC), ElizaOS (AI16Z) e Virtuals (VIRTUAL) hanno registrato performance brillanti.
In quel periodo, gli analisti erano unanimi nel considerarli come il ponte perfetto tra intelligenza artificiale e blockchain. Ma adesso, quei token hanno perso gran parte del loro valore. E la domanda sorge spontanea: cosa è andato storto?
Segmento dei token AI in calo: quali sono le cause?
Diversi fattori hanno spinto il calo del dei token IA. In primis, la liquidità sembra essere fuggita dal settore, probabilmente alla ricerca di investimenti più rapidi. A peggiorare la situazione, c’è stata la frenesia per le meme coin, con il lancio di TRUMP su Solana a gennaio.
L’enorme interesse suscitato da questo progetto lanciato dal presidente ha attirato ingenti investimenti, sottraendo liquidità al segmento dei token AI e accelerando il loro crollo. La meme coin TRUMP ha infatti raggiunto una capitalizzazione di mercato di 3,8 miliardi di dollari entro due ore dal lancio.
Inoltre il valore di Official Trump ($TRUMP) ha registrato un forte aumento di oltre il 300% nei primi tre minuti dopo il listing, con volumi di trading che sono arrivati a un miliardo di dollari.
Anche l’arrivo della nuova intelligenza artificiale cinese a basso costo, DeepSeek, ha contribuito alla discesa del segmento. DeepSeek è diventata l’app gratuita più scaricata negli Stati Uniti sull’App Store di Apple, battendo i giganti occidentali. Mentre colossi come OpenAI e Google spendono miliardi nello sviluppo delle loro modelli AI, DeepSeek è riuscita a creare il software DeepSeek-V3 con un budget incredibilmente ridotto.
Il suo debutto ha fatto tremare Wall Street, con molti titoli legati ai settori dei chip e dell’intelligenza artificiale che hanno subito forti cali. Nvidia ha subito un forte calo del valore delle sue azioni. Di conseguenza, non solo ha colpito le grandi aziende, ma anche i token IA che dipendevano dal suo successo. Molti asset sono crollati fino al 90% dai loro massimi dello scorso anno.
I token IA, che inizialmente avevano registrato performance brillanti, ora si trovano a dover affrontare una realtà difficile: concorrenza agguerrita, spostamento della liquidità e un contesto economico sempre più instabile.
Capitalizzazione di mercato dei token AI dimezzata
Quando parliamo di token AI, ci riferiamo a diverse categorie di crypto legate all’intelligenza artificiale, tra cui gli AI agent, gli AI Launchpad, l’ecosistema Bittensor, i framework IA e le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.
Secondo i dati di Coingecko, il segmento dei token con AI agent ha visto una crescita incredibile del 250% tra gennaio e dicembre 2024, passando da 5.000 a 17.500 milioni di dollari.
Fattori come la fuga di liquidità e la concorrenza sempre più forte hanno innescato il crollo del segmento, con una perdita di quasi il 60% della capitalizzazione di mercato già all’inizio dell’anno.

Se osserviamo il grafico, vediamo chiaramente il boom e il successivo crollo del segmento negli ultimi tre mesi. La correzione è stata severa, con il settore (rappresentato dalla linea scura nel grafico) che ha perso oltre 10 miliardi di dollari di valore di mercato nelle ultime settimane.
Per esempio, alcune delle principali piattaforme di AI agent, come AI Rig Complex (ARC), AI16Z e Virtuals (VIRTUAL), hanno subito un forte calo della capitalizzazione di mercato, tra il 75% e il 90%, secondo CoinGecko. Sono stati gli asset più colpiti dal sell-off che ha preso piede a gennaio.
Negli ultimi trenta giorni, il valore di questi token è crollato. VIRTUAL ha visto una perdita pesante del 51,67%, mentre AI16Z ha registrato un calo del 50%. Anche il token FET non è stato risparmiato, subendo una perdita del 37%.

A differenza degli AI agent, altre categorie sembrano aver trovato una maggiore stabilità, senza subire un forte crollo. Il loro andamento più “contenuto” potrebbe indicare che questi segmenti siano supportati da una base di investitori meno speculativa, convinti del loro potenziale a lungo termine.






