Hacker crypto coprono le tracce con una strategia sofisticata
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I sospetti ricadono sul gruppo di hacker nordcoreani noto come Lazarus, i quali hanno utilizzato il protocollo THORChain e i bridge tra le chain per mescolare i fondi rubati.
Questa strategia si è rivelata molto efficace nel mascherare le proprie azioni e nel complicare notevolmente le indagini volte a rintracciare gli asset sottratti, pari a un valore di ben 35 milioni di dollari.
Una strategia sofisticata
Gli hacker dietro l’attacco al wallet crypto Atomic Wallet, che ha subito una perdita di 35 milioni di dollari all’inizio di questo mese, hanno utilizzato il protocollo di liquidità cross-chain THORChain per nascondere i fondi rubati.
Secondo l’investigatore di blockchain MistTrack, nel corso degli ultimi due giorni, sono stati trasferiti 503,08 Ether (ETH), equivalenti a circa 870.000 dollari, verso THORChain, prima di essere scambiati con Bitcoin.
Inoltre, una parte dei fondi di Ethereum rubati è stata trasferita a diversi indirizzi di Bitcoin tramite la blockchain Swft, come confermato da MistTrack.
🚨MistTrack Alert🚨
North Korean hackers are using new methods to launder funds linked to the @AtomicWallet hack.
Recap👇https://t.co/IjjbPZ7j1c
— MistTrack🕵️ (@MistTrack_io) June 20, 2023
Il gruppo Lazarus al centro dei sospetti
Atomic Wallet ha dichiarato che meno dell’1% dei suoi utenti attivi mensili è stato colpito o ha segnalato problemi legati all’attacco, anche se questa cifra potrebbe essere cambiata da allora.
La scorsa settimana, gli hacker avevano spostato parte dei fondi rubati verso l’exchange Garantex, che era stato sanzionato dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Tesoro statunitense lo scorso aprile. La società di sicurezza Blockchain Elliptic ritiene che dietro l’hack ci sia il gruppo di hacker nordcoreano Lazarus.
Questa mossa ha sollevato diverse preoccupazioni sulla sicurezza dei wallet digitali e mette in evidenza le sfide che gli operatori del settore devono affrontare per proteggere i fondi degli utenti.
Il token di THORChain rimane stabile
Nonostante l’ondata di transazioni legate agli hacker, il token nativo di THORChain (RUNE) rimane stabile, e sta scambiando in leggero rialzo al livello di 0,8478 dollari, secondo CoinMarketCap.
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