Goldman Sachs si lancia sulle crypto: la finanza tradizionale è pronta al grande salto?
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Goldman Sachs ha annunciato l’intenzione di rafforzare la propria presenza nel mondo delle criptovalute, con iniziative che spaziano dal trading crypto alla concessione di prestiti, fino all’esplorazione della tokenizzazione degli asset.
A rivelarlo è Matthew McDermott, responsabile globale per i Digital Assets della banca d’investimento, in un’intervista rilasciata a CNBC in occasione del TOKEN2049 di Dubai.

McDermott ha spiegato che l’istituto di credito sta lavorando all’espansione delle sue operazioni di crypto trading e alla creazione di nuovi servizi di lending e tokenizzazione, per rispondere alla crescente domanda da parte dei clienti. L’implementazione di questi progetti resta subordinata al via libera da parte delle autorità di regolamentazione, in particolare della Securities and Exchange Commission (SEC) americana.
Finora Goldman Sachs aveva concentrato il suo impegno nel settore crypto sul mercato secondario, offrendo strumenti come opzioni su Bitcoin ed Ether regolate in contanti e futures quotati sul CME, ed evitando di gestire le criptovalute in maniera diretta.
Si tratta quindi di un cambio di rotta importante e che comprenderà anche la tokenizzazione e la gestione della liquidità.
La finanza tradizionale è pronta per le crypto
Questo nuovo passo di Goldman Sachs riflette un trend sempre più evidente: l’adozione crescente degli asset digitali da parte della finanza tradizionale.
Di recente, anche Morgan Stanley ha annunciato che introdurrà il crypto trading sulla piattaforma E*Trade nel 2026, avvalendosi della collaborazione di società crypto già consolidate.
A favorire questo cambio di marcia è anche il mutato clima regolatorio negli Stati Uniti. Sotto la guida di Donald Trump, le indagini che coinvolgevano aziende come Coinbase e PayPal sono state archiviate, alimentando un contesto più favorevole.
Eric Trump, vicepresidente esecutivo della Trump Organization, è diventato una delle voci più influenti a favore delle criptovalute, e di recente ha sottolineato che il sistema finanziario tradizionale rischia di diventare obsoleto se non abbraccerà l’innovazione digitale.
Durante il TOKEN2049, Eric Trump ha ribadito la sua vision, arrivando a prevedere che le criptovalute potrebbero presto sostituire le valute fiat e i sistemi di pagamento tradizionali.
Le recenti decisioni da parte di giganti come Goldman Sachs e Morgan Stanley sembrano, almeno in parte, dare credito a questa previsione.






