Ethereum sta per uscire dalla trappola ribassista?

Ethereum sta attraversando un periodo per nulla semplice, con cali ripetuti che l’hanno portato a perdere oltre il 20% negli ultimi sei mesi. Adesso, però, il secondo asset digitale più importante sembra pronto a liberarsi da una possibile trappola ribassista, sebbene per il momento continui a essere scambiato nella fascia bassa attorno 2.000 dollari, dopo aver subito una forte ondata di vendite da dicembre 2024.

Per i meno esperti, Una trappola ribassista (anche detta “bear trap” in inglese) è un inganno che avviene nel mercato finanziario. In pratica, sfrutta il comportamento degli investitori che entrano nel mercato pensando che i prezzi continueranno a scendere, ma poi il mercato si comporta in modo opposto, facendo perdere denaro a chi ha preso questa posizione.
In un recente post su X, l’esperto CryptoGoos ha sottolineato che ETH potrebbe essere vicino alla fine di una tale trappola. L’analista ha condiviso un grafico settimanale, illustrando come la criptovaluta potrebbe essere sul punto di una inversione di tendenza dopo mesi di vendite incessanti. Egli ritiene che, nelle prossime settimane, Ethereum possa superare il recente massimo della sua fascia di prezzo di 4.000 dollari, puntando potenzialmente a un nuovo massimo storico (ATH) di 10.000 dollari.

L’analista crypto Merlijn The Trader ha condiviso il sentiment di CryptoGoos, evidenziando somiglianze tra l’azione attuale del prezzo di ETH e i modelli visti nel 2020. Ha notato che l’ultima volta che si è verificato questo setup, “la paura si è trasformata in una corsa storica”.

Anche l’investitore in criptovalute Rekt Capital ha espresso la sua opinione, sottolineando come Ethereum si stia scambiando all’interno di una “zona di domanda storica” e ha dichiarato:
“Se il prezzo riesce a generare una reazione abbastanza forte qui, ETH sarà in grado di riconquistare l’intervallo macro di $2196-$3900 (nero). Se ci riuscirà prima della chiusura mensile di marzo, allora tutta questa discesa sotto i $2200 finirà come una candela ribassista.”

Vale la pena segnalare che la banca britannica Standard Chartered ha appena rivisto al ribasso il prezzo stimato di ETH per il 2025.
ETH sta per uscire dalla fase di accumulazione
Il commentatore esperto di criptovalute Ted ha condiviso un grafico che indica come ETH abbia rotto la sua fase di accumulazione a breve termine. Ha spiegato che l’asset digitale è stato in fase di accumulazione da quando è sceso da $3.000 a $1.800. Egli ha anche aggiunto che un’azione di prezzo sostenuta sopra i $2.000 potrebbe scatenare una significativa corsa al rialzo.

Daan Crypto Trades, un altro noto analista, ha rivelato di aver recentemente convertito parte delle sue posizioni a lungo termine in Bitcoin (BTC) in ETH per la “prima volta dopo anni”. E ha citato la coppia di trading ETH/BTC come un’opportunità di rischio/rendimento attraente.
Oltre all’azione di prezzo molto rialzista, diversi indicatori tecnici stanno segnalando una potenziale corsa al rialzo di ETH nel breve termine. In particolare, l’Indice di Forza Relativa (RSI) settimanale di ETH ha recentemente toccato un minimo pluriennale, un segno che un’inversione di tendenza potrebbe essere imminente.
L’aumento delle riserve di ETH sugli exchange di criptovalute, però, rimane un punto di cautela, poiché potrebbe frenare il momentum rialzista se gli investitori decidessero di vendere. Questo perché, mentre il prezzo di ETH potrebbe essere in salita (momentum rialzista), l’aumento delle riserve sugli exchange indica che gli investitori potrebbero essere pronti a vendere. Il che potrebbe rallentare o frenare ulteriormente il prezzo in salita, creando un potenziale rischio per chi spera che il rialzo continui.
In definitiva, l’attuale situazione di Ethereum sembra essere a un punto cruciale: la criptovaluta potrebbe essere vicina a una fase di inversione che potrebbe favorire una ripresa significativa, se riuscirà a mantenere il supporto sopra i 2.000 dollari.
Gli analisti sembrano concordare sul fatto che ETH stia entrando in una fase di accumulazione che potrebbe precedere una corsa rialzista, con alcuni che prevedono un possibile ritorno ai livelli precedenti o addirittura un nuovo massimo storico.
Tuttavia, il rischio legato alle riserve sugli exchange non va sottovalutato e gli investitori dovranno monitorare attentamente l’evoluzione del mercato per capire se il momentum rialzista potrà consolidarsi o se una nuova ondata di vendite potrebbe interromperlo.






