L’attuale fair value di Bitcoin è di circa 38.000 USD
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La banca d’affari statunitense JPMorgan stima che il “fair value” di bitcoin (BTC) sia di circa 38.000 USD, basando la sua valutazione sulla volatilità della crypto rispetto all’oro.
La stima, sviluppata da un team di strateghi, guidato da Nikolaos Panigirtzoglou, è stata pubblicata ieri in una nota, per la quale il fair value di bitcoin era circa il 12% inferiore al prezzo della moneta al momento della valutazione.
Secondo gli strateghi della banca, se il differenziale di volatilità di bitcoin si riducesse a tre volte, il suo fair value aumenterebbe a circa 50.000 USD.
Il prezzo di Bitcoin
Alle 11:33 UTC di mercoledì mattina, bitcoin è stato scambiato a 43.626 USD. E’ sceso meno dell’1% in un giorno e poco più del 12% in una settimana.
Secondo la nota ottenuta da Bloomberg:
“La sfida più grande per bitcoin in futuro è la sua volatilità e i cicli di boom e bust che ostacolano un ulteriore approccio istituzionale”.
Panigirtzoglou fissa un obiettivo teorico a lungo termine per BTC a 150.000 USD, in aumento del 2,7% rispetto alla sua valutazione di 146.000 USD di un anno fa. Un tale livello di prezzo metterebbe il valore di mercato totale della criptovaluta alla pari con il totale delle attività mondiali di oro detenute a fini di investimento privato.
L’analisi afferma che il picco del mese scorso, che ha trascinato verso il basso i prezzi di bitcoin e di molte altre monete, assomigliava meno a una capitolazione, rispetto a quella vista a maggio 2021, che ha dimezzato il prezzo di BTC.
Allo stesso tempo, secondo gli strateghi della banca, una “tendenza di riduzione delle posizioni più duratura e quindi più preoccupante” iniziata lo scorso novembre è stata indicata da parametri come l’open interest dei futures e le riserve sugli exchange.
Lo scorso aprile, gli strateghi della banca erano “preoccupati” per il fatto che bitcoin potesse potenzialmente registrare crolli più profondi, sostenendo che se la moneta non fosse stata in grado in breve tempo di tornare al di sopra di 60.000 USD lo slancio avrebbe segnalato che sarebbe crollata.
È interessante notare che i vertici della banca si sono affermati come oppositori della criptovaluta numero uno, nonostante gli analisti di JPMorgan abbiano dichiarato di essere “di mentalità aperta riguardo a bitcoin“.
Lo scorso ottobre, Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha suscitato polemiche in una conferenza affermando che, secondo la sua opinione personale, bitcoin era “senza valore” e che, indipendentemente da “ciò che si pensa in merito, il governo lo regolerà.” In una precedente dichiarazione, Dimon aveva definito bitcoin una frode, ma in seguito ha affermato di essersi pentito della sua affermazione.
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