E’ troppo presto o troppo tardi per investire nelle crypto?

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Jaroslaw Adamowski

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Ultimo aggiornamento:

Febbraio 8, 2023 11:44 CET

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Tre consigli per iniziare a investire nelle crypto

Il gigante bancario americano Wells Fargo ha tre consigli per i nuovi investitori in criptovalute, con un recente rapporto rilasciato dall’Istituto di Investimento della banca che risponde alla domanda che molti si pongono: è troppo presto o troppo tardi per saltare sul treno delle cripto? Gli autori del rapporto consigliano ai nuovi investitori di essere pazienti, prudenti e attenti.

Essere pazienti

Non c’è bisogno di affrettarsi con gli investimenti in cripto, poiché la maggior parte delle opportunità è davanti agli investitori, dice l’analisi.

Nella sua valutazione dell’argomento “troppo tardi per investire”, lo studio sottolinea il fatto che il prezzo di bitcoin è aumentato del 216% ogni anno a partire dalla prima transazione registrata nel 2010. Al contrario, nello stesso periodo, il rendimento totale dell’indice S&P 500 è aumentato del 16% all’anno.

“Comprendiamo l’argomento ‘troppo tardi per investire’, ma non lo sottoscriviamo”, ha detto l’istituto. “Crediamo che concentrarsi troppo sulle performance passate, specialmente con le criptovalute, può essere fuorviante per i nuovi investitori. I numeri della performance sono distorti perché la maggior parte delle criptovalute si sono evolute praticamente da zero”.

Essere prudenti

Gli autori dicono che vedono le criptovalute nella fase di investimento “iniziale, ma non troppo iniziale”, ed è per questo che sottolineano la necessità di educazione degli investitori, poiché le opzioni di investimento sono un po’ indietro e continuano a maturare.

Gli autori hanno continuato a confrontare tre modi principali per ottenere l’esposizione alle criptovalute:

1. comprare cripto da un’exchange,
2. fondi comuni di investimento, fondi negoziati in borsa (ETF) supportati dalle cripto stesse e grantor trust,
3. collocamenti privati.

Gli analisti hanno concluso dicendo che non vedono l’ora che i regolatori approvino l’opzione 2, ma fino a quel giorno, lo stesso fornitore di servizi finanziari raccomanda l’opzione 3: “Raccomandiamo i collocamenti privati gestiti professionalmente per ora, poiché il panorama degli investimenti sta ancora maturando.” 

Fare attenzione

Gli analisti della banca sostengono che gli utenti di criptovalute stanno crescendo globalmente e rapidamente da una base relativamente bassa, e le criptovalute sembrano avvicinarsi a una fase di iper-adozione che assomiglia a quella vissuta dai business online durante la metà e la fine degli anni ’90.

Gli autori percepiscono che il bitcoin sta entrando in un percorso simile a quello che ha portato al mercato rialzista delle dot-com, e al successivo scoppio della bolla, degli anni ’90.

“I tassi di adozione delle criptovalute sembrano seguire il percorso di altre tecnologie avanzate precedenti, come internet. Se questa tendenza dovesse continuare, le criptovalute “potrebbero presto uscire dalla fase iniziale di adozione ed entrare in una fase di iper-adozione”, secondo l’Istituto di investimento di Wells Fargo.

Per questo motivo, gli autori avvertono gli investitori crypto di stare attenti e ricordare le lezioni degli anni ’90, in quanto “scegliere i vincitori della tecnologia a lungo termine non è una passeggiata nel parco”.

“L’investimento in fase iniziale è spesso irto di violenti cicli di boom e bust, come molte società dot-com e molti investitori possono testimoniare questo dall’esperienza di 20 anni fa. Più di 16.000 criptovalute esistono oggi, e se la storia è una guida, molte falliranno (o almeno non riusciranno a scalare)”, conclude l’analisi.

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