Dipartimento di Giustizia USA indaga sull’attacco hacker da 370 milioni di dollari a FTX
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Le autorità statunitensi continuano a indagare sull’improvviso collasso dell’exchange crypto FTX. In particolare le autorità federali sono al lavoro sul presunto attacco hacker che poche ore dopo la dichiarazione di bancarotta della compagnia, ha permesso il furto di 370 milioni di dollari dalla piattaforma.
Una fonte anonima ha rivelato a Bloomberg che il Dipartimento di Giustizia USA ha dato il via a un’indagine di tipo penale sul furto informatico distaccata da quella in corso che vede imputato il fondatore ed ex CEO di FTX, Sam Bankman-Fried imputato per frode finanziaria.
I dati disponibili mostrano che i criminali hanno lasciato tracce e che gli asset rubati dall’exchange sono poi stati convertiti in bitcoin (BTC) ed ethereum (ETH).
Stando ancora a quanto dichiara la fonte anonima, quando il furto è stato scoperto dalle autorità statunitensi, è stato possibile sequestrare parte degli asset rubati.Va detto però, che quanto recuperato rappresenta ben poca cosa rispetto all’intera somma.
Se le autorità riusciranno a identificare l’hacker, questo rischia l’accusa di frode informatica e fino a 10 anni di prigione.
Quello che una volta era il terzo maggiore exchange crypto, ha dichiarato bancarotta l’11 novembre. In seguito è emerso che FTX aveva un buco di bilancio di 9,4 miliardi di dollari dovuto a una cattiva gestione. All’inizio del mese, Bankman-Fried è stato arrestato alle Bahamas quando sono state formalizzate le accuse a suo carico da parte delle autorità statunitensi, infine, l’imprenditore è stato trasferito negli USA dove dovrà affrontare numerose accuse a suo carico.
È stato rilasciato su cauzione la scorsa settimana dopo aver pagato 250 milioni di dollari, e attualmente è agli arresti domiciliari presso la residenza della sua famiglia a Palo Alto in California.
Il Distretto Meridionale di New York sta indagando sull’ex CEO ora caduto in rovina e sul fallimento di FTX e della consociata compagnia di trading Alameda Research. Bankman-Fried è stato raggiunto da otto capi d’accusa, tra cui frode e cospirazione per appropriazione di fondi dei clienti. In più, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA ha accusato SBF di aver “orchestrato uno schema per frodare i finanziatori di FTX”.
Lo scorso 13 dicembre, Damian Williams procuratore degli Stati Uniti, ha presentato una dichiarazione al Dipartimento di Giustizia, in cui diceva: “Un mese fa FTX è fallita provocando perdite per milioni di dollari ai consumatori, prestatori e investitori. Ora un gran giurì federale a New York ha incriminato l’ex fondatore e CEO di FTX accusandolo di crimini legati all’impressionante tracollo dell’exchange di criptovalute, tra cui frode nei confronti di consumatori, investitori, prestatori e il nostro intero sistema finanziario”.
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