Bank of America declassa Coinbase a causa del mercato crypto
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Gli analisti di Bank of America hanno infatti declassato le azioni di Coinbase perché le performance sono al di sotto delle aspettative e di conseguenza il prezzo delle azioni è sceso passando da 50$ a 35$. La ragione del declassamento è nelle previsioni nei confronti del mercato crypto, che rimangono ancora molto pessimiste.
In un comunicato, la Banca ha dichiarato: “Riteniamo che questo rappresenterà una grossa sfida per le azioni che dovranno sopportare un importante ritocco verso il basso, con un calo delle stime da Neutrali a Sotto le aspettative”.
L’obiettivo minimo rappresenta un calo di circa il 18% rispetto al prezzo attuale delle azioni di circa 42,80$. Nel 2022 il valore delle azioni di Coinbase è sceso dell’83%.
In base al volume delle transazioni registrato durante il quarto trimestre del 2022 e considerando che “il futuro delle crypto nel 2023 nel migliore dei casi si presenta opaco, come dimostrato dal secondo turno di licenziamenti annunciato ieri, abbiamo deciso di abbassare le stime sui rendimenti di Coinbase per il 2023 ulteriormente”, come si legge in una nota degli strateghi della BofA divulgata mercoledì.
Tagli al personale
Giovedì, Coinbase ha condiviso il progetto di tagliare il 20% dei propri impiegati, cosa che ha determinato un aumento dell’11% del valore delle azioni, per superare le difficoltà legate all’andamento ribassista del mercato, situazione resa ancora più grave dal fallimento dell’exchange rivale FTX.
Lo scorso giugno la compagnia aveva già licenziato 1.100 impiegati, cioè circa il 18% della propria forza lavoro di allora. Con l’annuncio di martedì, il CEO Brian Armstrong ha scritto che i licenziamenti fanno parte di un progetto della compagnia per ridurre i costi gestionali del 25%.
Anche se gli strateghi della BofA hanno riconosciuto che il taglio del personale è un segnale incoraggiante, ritengono tuttavia che le stime sulle performance di Coinbase per il 2023 rimangano ancora troppo alte.
A dicembre, il primo mese intero dopo il fallimento di FTX, il volume delle transazioni su Coinbase si era fermato a 34 miliardi di dollari, meno della metà della media registrata dalla compagnia nei primi tre trimestri del 2022, secondo i dati di Bank of America.
Secondo le stime di altre compagnie di Wall Street, Coinbase riuscirà ad avvicinarsi ai volumi medi dello scorso anno, e si prevedono volumi per circa 67 miliardi di dollari al mese. Meno ottimista BofA che stima ragionevole il dato di 49 miliardi di dollari al mese.
Gli strateghi di BofA ritengono che anche l’incertezza sul piano normativo e il calo della fiducia da parte dei consumatori dopo il caso FTX, determineranno un raffreddamento dell’interesse verso il mercato crypto nel 2023.
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