151 milioni di dollari in XRP prelevati da Binance in 24 ore
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Nella giornata di ieri, mercoledì 11 giugno, i dati on-chain di CryptoQuant riportano che Binance ha registrato un deflusso di XRP per un valore superiore a 151 milioni di dollari, uno dei più consistenti mai registrati in un solo giorno.
Il giorno precedente, martedì 10 giugno, erano stati registrati soltanto 23 milioni di dollari di prelievi. L’improvviso aumento del giorno seguente sembra quindi indicare un cambiamento deliberato nella strategia dei possessori di XRP.
Inoltre, dal momento che i prelievi su larga scala dagli exchange sono spesso indice di fiducia da parte degli investitori, i movimenti di ieri possono essere interpretati come il segnale di un potenziale rally del prezzo di XRP.
Le balene stanno accumulando XRP?
Di solito, quando i token vengono rimossi dalle piattaforme di trading vengono tipicamente trasferiti in archivi privati (i cosiddetti cold storage), il che suggerisce che i proprietari non hanno fretta di vendere. In questo caso, spiccano la portata e la velocità dell’uscita: un aumento di oltre sei volte nel giro di appena 24 ore.
La motivazione alla base di questa mossa rimane poco chiara, ma tale comportamento si osserva spesso prima di sostanziali movimenti di prezzo fortemente attesi.
È interessante notare che nonostante l’entità del prelievo, almeno inizialmente il prezzo di mercato di XRP era rimasto stabile oscillando intorno ai 2,31 dollari. A partire dalla prima mattinata di oggi però, giovedì 12 giugno, il token di Ripple ha iniziato una lenta discesa e al momento della pubblicazione dell’articolo è scambiato a 2,23 dollari, segnando un calo del 2,47% sul grafico giornaliero

XRP non è riuscito a superare la resistenza dei 2,35 dollari nonostante l’accumulo silenzioso e le notizie rialziste, il che evidenzia un contesto di avversione al rischio per le altcoin dovuto a una situazione di stallo tecnico e a difficoltà legali.
In questo scenario, i trader preferiscono evitare di influenzare ulteriormente il mercato, rimanendo in attesa di segnali più chiari.
Anche se un picco nei deflussi non garantisce un rialzo dei prezzi, come evidenzia il grafico di XRP, spesso riflette il sentiment degli operatori più esperti. Al contrario, l’aumento degli afflussi sugli exchange segnala tipicamente una pressione di vendita.
Il cambiamento di XRP potrebbe anche riflettere sviluppi più ampi. L’11 giugno, VivoPower, una società quotata in borsa, ha annunciato una partnership con la blockchain Flare per generare rendimenti dalle sue partecipazioni in XRP.
Questa decisione potrebbe indicare che gli operatori istituzionali stanno cercando modi per sfruttare le loro criptovalute senza liquidarle.
A maggio, VivoPower ha anche investito 121 milioni di dollari in XRP come riserva strategica, diventando la prima società al mondo con un tesoro incentrato su XRP.
Ripple costruisce un ponte verso Ethereum
Un altro importante sviluppo che ha avuto luogo di recente è quello relativo a XRP Ledger, che si sta preparando a segnare un passo importante verso la compatibilità con Ethereum grazie al lancio, nel secondo trimestre del 2025, di una sidechain Ethereum Virtual Machine (EVM).
Il lancio della sidechain EVM è stato confermato dal CTO di Ripple, David Schwartz, all’evento Apex 2025 a Singapore, con la società blockchain Peersyst che ha contribuito a guidare lo sforzo.
La sidechain EVM è progettata per combinare il livello di regolamento a basso costo e ad alta velocità di XRP Ledger con le solide capacità di smart contract di Ethereum.
Costruita utilizzando lo stack software evmOS, la sidechain è attualmente attiva su testnet, con il lancio sulla mainnet previsto entro la fine del trimestre, dopo l’integrazione di ulteriori validatori.
A differenza delle blockchain native di Ethereum, XRP Ledger non supporta attualmente l’ambiente EVM che alimenta la maggior parte delle applicazioni decentralizzate.
A maggio, XRP Ledger ha ampliato la sua offerta di stablecoin con il lancio di due nuovi asset specifici per regione, tra cui EURØP, una stablecoin in euro di Schuman Financial conforme al MiCA, e USDB, un token ancorato al dollaro emesso dal gruppo brasiliano Braza.
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