Wall Street arriva sulla blockchain: JPMorgan lancia il primo token bancario su Base
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Il colosso bancario JPMorgan compie il suo passo più importante nel mondo della blockchain pubblica con il lancio sulla rete Base di Coinbase di JPMD, il suo token di deposito digitale. L’iniziativa segue una richiesta di registrazione del marchio “JPMD” presentata il 15 giugno e inizierà con una fase pilota, durante la quale i depositi in dollari statunitensi tokenizzati verranno trasferiti dal wallet di JPMorgan a Coinbase.
JPMD è completamente supportato in rapporto uno a uno da dollari statunitensi e sarà inizialmente disponibile solo per clienti istituzionali. In attesa dell’approvazione normativa, si prevede un ampliamento dell’accesso e il supporto per altre valute.
DA NON PERDERE – Le migliori crypto da comprare a giugno 2025
La risposta di JPMorgan alle stablecoin, supportata dalla blockchain
JPMD è progettato come un token di deposito digitale “permissioned”, ovvero accessibile solo a determinati soggetti autorizzati (come istituzioni finanziarie). Questa tipologia è l’opposto di una blockchain “permissionless” – come quella di Ethereum – dove chiunque può partecipare. A differenza delle stablecoin decentralizzate come USDT o USDC, che possono essere scambiate liberamente sulla blockchain da chiunque, JPMD opera in un ambiente controllato e regolato, tipicamente all’interno di una rete bancaria privata o consortile.
JPMorgan ha dichiarato:
“JPMD è pensato per migliorare l’ecosistema globale dei pagamenti digitali, portando un’infrastruttura finanziaria affidabile sulla blockchain pubblica e ridefinendo il modo in cui le istituzioni finanziarie tokenizzano, trasferiscono e gestiscono asset del mondo reale.”
La banca vede il token come un’alternativa più sicura e conforme agli standard normativi rispetto alle stablecoin, soprattutto in un momento in cui le istituzioni finanziarie tradizionali stanno affrontando una crescente concorrenza da parte dei sistemi di pagamento nativi del mondo crypto e degli asset tokenizzati.
Questa non è la prima incursione di JPMorgan nel mondo blockchain. La banca gestisce già Kinexys, una piattaforma interna basata su blockchain che elabora oltre 2 miliardi di dollari al giorno in pagamenti tokenizzati, comprese transazioni in valuta estera e derivati.
Kinexys è integrata con la rete Liink di JPMorgan per la condivisione e la validazione sicura dei dati tra istituzioni.
Perché JPMorgan ha scelto Base
Anziché distribuire JPMD su Ethereum o altre reti completamente permissionless, JPMorgan ha optato per Base, una blockchain Layer 2 sviluppata da Coinbase.
Sebbene pubblica, Base è solo parzialmente decentralizzata ed è governata da un Consiglio di Sicurezza, in modo da offrire una struttura che le istituzioni finanziarie tradizionali trovano più accettabile. Questa configurazione consente comunicazione e possibilità di intervento, due aspetti spesso assenti nelle reti completamente decentralizzate e che regolatori e banche ritengono fondamentali.
Il design di Base rappresenta un “percorso intermedio” tra le blockchain permissionless e i registri privati, così da aiutare le banche a rispettare la normativa pur beneficiando dell’innovazione delle catene pubbliche.
Il lancio di JPMD arriva appena un giorno dopo che il Senato degli Stati Uniti ha approvato il tanto atteso disegno di legge GENIUS sulle stablecoin.
Attualmente, diverse istituzioni stanno già osservando deflussi di capitali, poiché i clienti preferiscono soluzioni digitali che garantiscono regolamenti in tempo reale, accessibilità 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, transazioni più rapide e senza intoppi. Con la crescente diffusione delle stablecoin come strumenti di pagamento affidabili, token come JPMD potrebbero rappresentare un’importante risposta per le banche, permettendo loro di mantenere la propria rilevanza, offrendo alternative native su blockchain che siano allo stesso tempo conformi alle normative e integrate in un ambiente regolamentato.
L’espansione rapida di JPMorgan nella blockchain nel 2025
L’esperimento su Base si inserisce in una serie di sviluppi blockchain avviati da JPMorgan nel 2025. All’inizio di questo mese, per esempio, la banca ha iniziato a consentire ad alcuni clienti selezionati di usare ETF crypto, tra cui il BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT), come collaterali per prestiti.
Ha inoltre annunciato l’intenzione di consentire ai clienti l’acquisto di Bitcoin, anche se la custodia rimarrà esclusa. Il CEO Jamie Dimon, un tempo noto per il suo scetticismo verso le criptovalute, ha ammesso durante un recente incontro con gli investitori:
“Vi permetteremo di acquistarlo. Non ne faremo la custodia, ma sarà riportato negli estratti conto dei clienti.”
A spingere ulteriormente questo cambiamento, una dichiarazione 13F depositata a febbraio ha rivelato che le partecipazioni di JPMorgan legate a Bitcoin sono aumentate del 69%, raggiungendo un valore di 964.322 dollari. In particolare, la banca ha incrementato la sua esposizione all’ETF IBIT (iShares Bitcoin Trust di BlackRock) portandola a 5.242 azioni, e ha ampliato del 208% la posizione nel fondo FBTC di Fidelity, evidenziando un crescente interesse istituzionale verso gli asset digitali.
Man mano che gli asset del mondo reale — dalle azioni, alle obbligazioni, fino alle valute — si spostano on-chain, gli attori tradizionali stanno adattando la propria infrastruttura per restare competitivi nell’era digitale. Con oltre 260.000 miliardi di dollari in asset potenzialmente tokenizzabili, le implicazioni per i mercati dei capitali sono enormi.
Non a caso, nella giornata di ieri, Coinbase ha richiesto l’approvazione alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti per offrire azioni tokenizzate, una mossa che potrebbe permetterle di fornire servizi di trading azionario tramite tecnologia blockchain.
- XRP verso i $50? Il nuovo pattern di Ripple fa sognare i trader
- L’AI di ChatGPT ha previsto quando XRP raggiungerà i 5 dollari
- Previsioni prezzo XRP: investitori in allerta per il 14, 21 e 25 luglio
- Previsione prezzo XRP: gli analisti fissano un obiettivo di $6
- L’analista spiega perché XRP è un must e quale altcoin potrebbe superarlo
- XRP verso i $50? Il nuovo pattern di Ripple fa sognare i trader
- L’AI di ChatGPT ha previsto quando XRP raggiungerà i 5 dollari
- Previsioni prezzo XRP: investitori in allerta per il 14, 21 e 25 luglio
- Previsione prezzo XRP: gli analisti fissano un obiettivo di $6
- L’analista spiega perché XRP è un must e quale altcoin potrebbe superarlo