Uptober inizia con un bagno di sangue: Il mercato crypto ha perso $500 milioni
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Storicamente, ottobre è un mese rialzista e viene spesso chiamato “Uptober” per le ottime performance ottenute dalla criptovalute. Quest’anno, invece, il mese di ottobre è iniziato con notevoli turbolenze a causa dell’escalation delle tensioni geopolitiche tra Israele e Iran.
Il conflitto nel Medio Oriente ha avuto un impatto di vasta portata sui mercati globali, con le criptovalute che hanno subito un notevole ridimensionamento. Bitcoin è infatti sceso a 60.200 dollari a causa delle numerose liquidazioni.
Che cosa è successo?
Il 1° ottobre, l’Iran ha lanciato un importante attacco missilistico contro Israele. Si tratta del secondo attacco di questo tipo quest’anno, dopo quello avvenuto in aprile.
Con l’aumentare delle tensioni internazionali e dell’incertezza, il mercato delle criptovalute ha subito ripercussioni immediate. Il valore di Bitcoin è crollato a poco meno di 60.200 dollari, segnando un calo del 6% rispetto al precedente massimo di circa 64.000 dollari. Il mercato ha invece subito pesanti liquidazioni. Coinglass che ha riferito nelle ultime 24 ore sono state pari a 523,37 milioni di dollari.

Sono state colpite soprattutto le posizioni lunghe (long), con 451 milioni di dollari liquidati, mentre le posizioni corte (short) hanno subito perdite per oltre 71 milioni di dollari. Questa volatilità del mercato ha portato alla liquidazione di 154.011 trader.
Inoltre, gli ETF Bitcoin spot statunitensi hanno registrato notevoli deflussi. I dati di SoSoValue indicano che il 1° ottobre sono usciti 242,53 milioni di dollari, che segnano il maggior deflusso in quasi un mese e il terzo in cinque mesi.
Il Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund (FBTC) ha registrato il deflusso più consistente, perdendo 144,67 milioni di dollari, seguito dai ritiri dall’ARK 21Shares Bitcoin ETF (ARKB) e da altri fondi.
Al contrario, iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock è in controtendenza, e ha registrato un afflusso di 40,84 milioni di dollari, continuando la sua striscia positiva di 15 giorni.
Gli eventi di mercato hanno influenzato anche il sentiment degli investitori. L’indice di paura e avidità delle criptovalute è regredito alla categoria “paura”, scendendo a un livello di 42 da un punteggio di 50 solo il giorno prima.
Questo cambiamento evidenzia come il mercato venga influenzato dalle perturbazioni geopolitiche e la loro capacità di condizionare il comportamento degli investitori.

Nonostante l’attuale flessione, alcuni esperti di mercato mantengono una visione positiva sul futuro di Bitcoin.
André Dragosch, responsabile europeo della ricerca presso Bitwise, ha dichiarato che Bitcoin tende a riprendersi bene dopo i grandi rischi geopolitici.
Come si sta muovendo Bitcoin?
Situazione ancora poco chiara quella di Bitcoin che, dopo essere sceso a 60.000 dollari sembrava in ripresa anche se nelle ultime ore sembra aver ripreso il trend discendente.

Nel momento in cui scriviamo BTC è a quota 61.460 dollari e perde quasi il 4%, che è anche più o meno la perdita settimanale.
Nel grafico è evidente il tracollo in corrispondenza con l’attacco missilistico e la successiva ripresa che ha permesso a Bitcoin di recuperare i 61.000 dollari.
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