Trump cambia bandiera e si schiera a favore delle crypto: Che ci guadagna?

Donald Trump
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Laura Di Maria
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Continua la corsa alla Casa Bianca e il principale contendente alla poltrona di Presidente degli Stati Uniti ha deciso di giocare la carta pro-crypto. Con una mossa che non ha sorpreso gli osservatori più attenti, Donald Trump ha adottato un’esplicita posizione a sostegno delle criptovalute negli USA.

Perché lo ha fatto e cosa ci guadagna il tycoon durante il rush finale di questa lunga campagna presidenziale?

Elezioni presidenziali USA 2024: Donald Trump si gioca la carta pro-crypto

La campagna elettorale del principale candidato del partito Repubblicano sta virando verso posizioni dichiaratamente pro-crypto. Trump nel 2019 non nascondeva il proprio scetticismo nei confronti di Bitcoin e di altre criptovalute, definendole “altamente volatili” e basate su “aria fritta”.

Le cose però oggi sono cambiate. Del resto, non si può negare il crescente interesse nei confronti delle crypto da parte dei suoi concittadini. Il termine “bitcoin” è in cima alle classifiche di ricerca su Google Trends. Lo stesso vale per i volumi di tweet che contengono la parola “Bitcoin”, che in occasione del recente rally di marzo ha raggiunto il record di 750.000 menzioni.

Ora che la campagna elettorale sta per raggiungere le fasi finali, Trump ha fatto spesso ricorso all’argomento crypto nei suoi interventi pubblici. Lo ha fatto all’inizio del mese, quando ha ammesso il potenziale della tecnologia blockchain e degli asset digitali nel trasformare il panorama finanziario.

In un post del 25 maggio su Truth Social, una piattaforma di social di proprietà di Trump Media and Technology Group, ha dichiarato:

Il nostro paese deve essere il leader nel settore, non c’è un secondo posto. Dobbiamo accogliere il futuro della finanza, e blockchain e criptovalute offrono nuove opportunità di crescita ed efficienza. Dobbiamo esplorare e sfruttare queste innovazioni per garantire che il nostro Paese rimanga un leader globale.”

Nei suoi interventi pubblici, Trump ha anche ribadito la necessità di una maggiore supervisione normativa per proteggere gli investitori e garantire la stabilità del mercato. Ha affermato che, sebbene l’innovazione debba essere incoraggiata, deve essere bilanciata con una governance responsabile per prevenire frodi e illeciti finanziari.

Quanto valgono i voti degli elettori pro-crypto

Secondo le stime elaborate dalla società di investimenti crypto Grayscale, il 40% degli investitori negli Stati Uniti ha manifestato l’intenzione di includere criptovalute nel proprio portafoglio. Secondo i dati condivisi dallo stesso Trump, negli USA ci sono già 50 milioni di possessori di crypto.

Tradotto in termini di risultati elettorali, gli investitori crypto hanno un peso reale nello spostare l’ago della bilancia a favore di uno o dell’altro candidato. Gli Stati dichiaratamente a favore delle crypto o che hanno assunto una più morbida posizione crypto-friendly detengono circa il 30% dei voti elettorali totali, 167 su 538 seggi.

Lo conferma anche una recente indagine condotta da Coinbase da cui emerge la grossa portata dell’impatto sulle presidenziali da parte degli elettori californiani.

La campagna presidenziale si concluderà ufficialmente a giugno. Poi luglio e agosto saranno dedicati alle Convention finali dei partiti Democratici e Repubblicani, in attesa delle elezioni vere e proprie di novembre.

La pesante macchina elettorale richiede grandi risorse finanziarie. Risorse che in parte sono state stanziate dalle lobby crypto che in questa contesto giocano un ruolo strategico. Secondo le attuali stime, le società crypto si preparano a investire 80 milioni di dollari in questa tornata elettorale.

Il Political Action Committee (PAC) Fairshake, ha recentemente speso oltre 10 milioni di dollari per opporsi con successo a un candidato democratico al Senato degli Stati Uniti in California.

È chiaro che la posizione pro-crypto di Trump è in contrasto con quella del suo principale concorrente, Joe Biden. Seppure bisogna ricordare che le svolte in chiave istituzionale che hanno portato il settore crypto nel tempio di Wall Street con l’approvazione degli ETF sono avvenute proprio durante l’amministrazione Biden.

Una promessa ad-personam

Il sostegno amichevole di Donald Trump alle criptovalute passa anche dall’esposizione diretta a sostegno di una figura emblematica nella lotta agli illeciti compiuti grazie all’anonimato crypto. Trump ha promesso di concedere la grazia a Ross Ulbricht, creatore di Silk Road, se sarà rieletto.

Ulbricht, che ha fondato il primo marketplace illegale sul Darkweb, noto come Silk Road, è stato condannato a due ergastoli nel 2015 e ha già scontato 11 anni di detenzione.

Trump ha fatto questa dichiarazione durante la Convention Nazionale del Partito Libertario a Washington il 25 maggio.

Se votate per me, il primo giorno commuterò la condanna di Ross Ulbricht.”

Inoltre, Trump ha promesso di proteggere le persone che scelgono di conservare i propri asset crypto al di fuori degli exchange centralizzati, difendendo il diritto di auto-conservazione.

Ha anche fatto un riferimento alla senatrice democratica Elizabeth Warren nota per le sue posizioni anti-crypto, assicurando ai possessori di criptovalute che terrà lei e i suoi collaboratori lontani dal loro Bitcoin.

Il wallet crypto di Donald Trump vale oltre 10 milioni di dollari

Non bisogna trascurare il fatto che Trump è direttamente coinvolto nel business delle criptovalute. Il suo personale wallet vale oltre 10 milioni di dollari ed è aumentato di valore negli ultimi tempi.

Secondo i dati blockchain monitorati da Arkham Intelligence, il wallet di Trump è composto per lo più da token TRUMP, Ethereum (ETH) e MAGA VP.

Solo i token TRUMP, acquistati in cambio di WETH su Uniswap, ora valgono 7,12 milioni di dollari. Inoltre, possiede 463,441 ETH, del valore di circa 1,84 milioni di dollari, e 1 milione di token MAGA VP, stimati intorno 509.000 dollari.

Arkham Intelligence ha notato che gran parte del valore del portafoglio deriva da asset in costante apprezzamento, cosa che vale soprattutto per i token MAGA.

Oggi Trump è tra i maggiori possessori di crypto tra le celebrità, superando figure come Justin Bieber, Kevin Hart e Jimmy Fallon.

In principio ad agosto 2023, stando ai dati disponibili pubblicamente, il wallet di Trump conteneva quasi 5 milioni di dollari in ETH e aveva guadagnato circa 4,9 milioni di dollari dalla collezione di NFT dedicati alla sua figura. Lo scorso dicembre il wallet ha venduto ETH per un valore di 2,4 milioni di dollari.

In un mese, il token MAGA (TRUMP) ha guadagnato oltre il 114%, e adesso è scambiato a 12,56 dollari.

Non si può negare che nel recente apprezzamento ha giocato un ruolo chiave il forte coinvolgimento dei sostenitori di Trump e degli speculatori che sperano di trarne vantaggio in caso di vittoria elettorale.

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