Tether è pronta a finanziare il trading di commodity
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L’emittente della stablecoin USDT, Tether Holdings, sta valutando la possibilità di concedere prestiti alle società di trading di commodity. Al momento l’azienda è ancora nelle “fasi iniziali”.
L’amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino, ha riferito a Bloomberg che la società è già in trattativa con diverse aziende per discutere delle opportunità di prestito in dollari.
“Probabilmente non sveleremo quanto intendiamo investire nel trading di commodity. Siamo ancora in fase di definizione della strategia”, ha aggiunto.
Ardoino ha sottolineato che le opportunità in questo settore sono immense. Il ruolo delle criptovalute nel trading di commodity è ancora in evoluzione, ma hanno il potenziale per rivoluzionare il settore. Secondo il CEO di Tether, garantiscono una maggiore trasparenza, sicurezza ed efficienza.
I grandi operatori hanno accesso a enormi reti di credito per finanziare il trading di commodity, mentre le piccole imprese spesso faticano a ottenere i finanziamenti. Per esempio, colossi come Trafigura Group hanno una rete di credito gigantesca – ben 77 miliardi di dollari in linee di credito da circa 150 istituti.
Secondo fonti interne, Tether mira a semplificare notevolmente i pagamenti e le transazioni nel settore, offrendo un’alternativa più agile e veloce rispetto ai tradizionali istituti finanziari, che spesso sono vincolati da normative più stringenti.
Tether esplora nuovi orizzonti
Forte dei suoi profitti e della crescente adozione di USDT, Tether si sta preparando a espandersi. La società ha registrato un enorme profitto di 5,2 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno.
Inoltre, la sua stablecoin USDT, “peggata” al dollaro, ha registrato una crescita notevole e continua a dominare il segmento delle stablecoin. USDT si sta avvicinando a un market cap di 120 miliardi di dollari. Si tratta di un nuovo massimo storico per l’asset crypto.
La stablecoin ha guadagnato terreno anche in Paesi come Russia e Venezuela per le transazioni transfrontaliere. Secondo un rapporto di Bloomberg, almeno due dei principali produttori di metalli russi stanno usando USDT per i pagamenti con i loro clienti.
Il settore del trading di commodity ha subito un crollo a causa della forte volatilità dei prezzi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Anche se ha messo a dura prova la liquidità del settore, ha portato anche a profitti record.
Inoltre la guerra ha evidenziato quanto il settore sia dipendente dal dollaro statunitense, consentendo al governo americano di imporre sanzioni. Di conseguenza, sono aumentati i metodi di finanziamento non regolamentati, come l’uso delle stablecoin per le transazioni commerciali.
Per sfruttare la crescente domanda e le nuove tendenze, Tether ha messo insieme un team dedicato a sviluppare opportunità nel finanziamento del commercio.
Inoltre, Tether sta lavorando per espandersi in diversi settori. Non solo è entrata nel settore del mining, ma punta anche a investire nell’intelligenza artificiale (AI).
In un rapporto pubblicato da Wired, Ardoino ha riferito che la nuova strategia di investimento di Tether mira a dirigere i fondi in eccesso verso settori come l’intelligenza artificiale, con l’intenzione di competere con colossi tecnologici come Microsoft, Google e Amazon.
Negli ultimi due anni, l’azienda ha registrato un forte aumento dei profitti, soprattutto grazie all’aumento dei tassi di interesse che hanno incrementato i rendimenti delle sue riserve.
Con l’aumento dei tassi di interesse, Tether è riuscita a guadagnare fino al 5,5% sulle sue riserve di USDT, rispetto allo 0,2% degli anni precedenti. Come già detto, l’azienda ha registrato un profitto di 5,2 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno e le sue attività di riserva, tra cui i titoli di Stato statunitensi a breve termine, hanno svolto un ruolo fondamentale in questa crescita finanziaria.
Ardoino ha dichiarato che la società non si sta concentrando solo sul rafforzamento delle riserve, ma sta anche cercando di diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Reinvestendo i propri profitti in queste aree, Tether si sta posizionando per sfidare i leader tecnologici ed espandere la propria impronta nel panorama tecnologico.
Il futuro di Tether in Europa

In Europa, la stablecoin Tether (USDT) rischia il delisting sugli exchange crypto dell’Unione Europea a causa dell’introduzione del (MiCA), il nuovo regolamento europeo sui cripto-asset. Se si verificasse, l’impatto sul mercato sarebbe significativo.
Tether è di gran lunga la stablecoin più utilizzata a livello mondiale. Un divieto o una restrizione di USDT porterebbe a una riduzione a breve termine dei volumi di trading e della liquidità, in particolare per l’arbitraggio e le transazioni transfrontaliere.
Molti operatori e istituzioni europei sarebbero costretti a passare a stabelcoin conformi al MiCA, come Circles USD Coin (USDC) o Euro Coin (EUROC), che hanno già dimostrato di essersi adattate ai nuovi requisiti normativi.
Negli ultimi anni Tether ha compiuto passi importanti per migliorare la propria trasparenza e garantire le proprie riserve.
L’interrogativo principale è quello di sapere se Tether sarà in grado di soddisfare i severi requisiti del MiCA nel medio termine e quindi di assicurarsi di essere listata sulle piattaforme di trading europee.

Persistono preoccupazioni riguardo alla piena conformità di tether con i requisiti normativi, in particolare in relazione agli obblighi di divulgazione e alla continua revisione delle riserve.
Resta da vedere se Tether sarà in grado di adattarsi agli standard normativi europei o se sarà soppiantata dalle stablecoin conformi alla normativa nel lungo termine.
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