Gavin Wood di Polkadot sotto tiro per donazione all’Ucraina
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Il creatore di Polkadot (DOT) Gavin Wood si è trovato sotto tiro da vari osservatori dell’industria crypto, dopo aver promesso che avrebbe donato 5 milioni di dollari in crypto per la lotta dell’Ucraina contro l’aggressione militare russa, ma solo se il governo del paese avesse pubblicato un indirizzo del token nativo della blockchain DOT.
La proposta di Wood ha suscitato numerosi commenti sfavorevoli, con il famoso commentatore del settore crypto “grublés” che l’ha denunciata come il “grado più basso della shitcoinery”.
Inoltre ha ridicolizzato il messaggio di Woods in un tweet, dicendo: “Se tu, nazione letteralmente circondata da aggressori, promuovi il mio shitcoin, io donerò”.
Un altro utente di Twitter, Shalom Afraimian, ha affermato che il fondatore di Poladot stava effettivamente tentando di “acquistare un annuncio pubblicitario per [5 milioni di dollari]… poco”.
Nel frattempo, su Reddit, un utente che si chiama Aldi Westside ha detto che si vergognava di avere persone come Gavin Wood nel settore crypto.
Westside ha riferito: “Se Gavin volesse davvero aiutare l’Ucraina, potrebbe facilmente scambiare i suoi DOT con BTC, $, € o una delle tante valute che l’Ucraina accetta per le donazioni”.
Detto questo, alcuni utenti, come Sir_Baldington, hanno offerto un’altra spiegazione della proposta di Woods, sostenendo che, poiché Woods vive in Germania, lo scambio di DOT in bitcoin (BTC) o altre criptovalute renderebbe la donazione imponibile, potenzialmente gravandolo di importanti tasse.
Secondo l’utente: “A 5 milioni [dollari] sarebbe circa il 50% in tasse dai guadagni che ha realizzato”.
Questa spiegazione è stata minata da un altro utente, RayTrader03, il quale ha osservato che, se Woods ha detenuto la crypto per più di un anno, si potrebbe presumere che non sarebbe soggetta a una tassa sui capital gain in Germania, poiché potrebbe essere considerato un vantaggo crypto a lungo termine.
Alle 12:26 UTC, il prezzo di DOT era di 17 USD, in calo del 7% in un giorno e in aumento di quasi l’1% in una settimana.
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