Perché il prezzo di Ethereum sta crollando nonostante gli elevati afflussi degli ETF?

La recente e più ampia correzione del mercato delle criptovalute ha trascinato al ribasso anche Ethereum, il cui prezzo sta subendo una flessione significativa. Né l’aumento dell’interesse istituzionale — testimoniato da forti afflussi nei nuovi ETF su ETH — né l’intensa attività delle whale sono riusciti finora a invertire la rotta.
Mentre il coinvolgimento dei grandi investitori resta elevato, si osservano segnali contrastanti tra chi accumula e chi realizza profitti. Un dato sorprendente emerge dal confronto con Bitcoin: gli ETF su Ethereum stanno attirando più capitali rispetto a quelli su BTC, suggerendo un’attenzione crescente verso l’ecosistema ETH nonostante il contesto ribassista.
Il prezzo di Ethereum crolla del 6% oggi: scopriamone il motivo
Ethereum si sta consolidando da settimane e il calo odierno del 6% ne è una diretta conseguenza. Questo ribasso, però, ha cause più profonde, tra cui la faida scoppiata tra Donald Trump ed Elon Musk, che ha contribuito a un crollo generalizzato del mercato crypto. Mentre i due leader, influenti nei rispettivi ambiti, si scontrano per le loro divergenze, le criptovalute ne risentono.
Elon Musk sta criticando aspramente il “One Big Beautiful Bill Act” di Trump, definendolo “un abominio disgustoso” per aver eliminato gli incentivi ai veicoli elettrici.
“Questo disegno di legge è uno schiaffo in faccia all’innovazione americana”.
E non mancano tutta una serie di frecciatine al presidente degli Stati Uniti, tra cui un commento caustico sui dazi commerciali…
Oltre alle dinamiche interne al mercato crypto, fattori macroeconomici più ampi — in particolare il crescente deficit fiscale degli Stati Uniti — stanno esercitando un’influenza significativa sul prezzo di Ethereum. Le preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del debito pubblico statunitense e al rallentamento della crescita economica contribuiscono a creare un clima di incertezza tra gli investitori, sia nel mercato tradizionale sia in quello delle criptovalute.
In un’intervista, Larry Fink – CEO di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo – ha lanciato un allarme esplicito: se gli Stati Uniti non riusciranno a mantenere una crescita economica annua di almeno il 3% e a mettere sotto controllo l’espansione del debito pubblico, il Paese potrebbe trovarsi sull’orlo di una crisi finanziaria. Secondo Fink, l’attuale combinazione di spesa pubblica fuori controllo e crescita modesta rappresenta una minaccia sistemica che potrebbe riflettersi in una crescente volatilità dei mercati finanziari globali.
Queste tensioni macro si riversano anche sul comparto crypto, Ethereum incluso. Gli asset digitali, tradizionalmente percepiti come alternativi o decorrelati dai mercati tradizionali, mostrano invece una sensibilità crescente agli sviluppi economici e fiscali globali. In particolare, un potenziale aumento dei rendimenti obbligazionari o un inasprimento delle politiche fiscali e monetarie potrebbe ridurre la liquidità disponibile per investimenti ad alto rischio, colpendo direttamente ETH e altri asset digitali.
A seguito di queste notizie, il sentiment del mercato è precipitato, trascinando con sé il prezzo di Ethereum. Attualmente, ETH viene scambiato a $2.461,23, dopo un crollo del 6%.
Gli afflussi di ETF su Ethereum continuano, eppure il prezzo sta crollando
Sebbene il calo del prezzo di ETH sia evidente, l’intensa attività delle whale e gli afflussi di ETF raccontano una storia diversa. Il 5 giugno, l’ETF di Ethereum ha registrato flussi netti positivi per $11,3 milioni, mentre quelli di BTC hanno segnato deflussi per $278,4 milioni, indicando un crescente interesse degli investitori verso i prodotti ETH. Inoltre, il flusso netto rimane positivo da oltre 15 giorni, suggerendo che non si tratta di una tendenza temporanea.
L’attività delle balene è altrettanto intensa; una di loro ha scommesso oltre $2 milioni in opzioni call, puntando su un rialzo di ETH a $3.400 entro fine mese. Vitalik Buterin ha acquistato 296 ETH, inviandoli a Railgun, contribuendo a un possibile rialzo futuro.
Tuttavia, il volume di scambi di Ethereum, cresciuto del 66% a $28,13 miliardi, non indica una ripresa rialzista. Piuttosto, riflette una vendita dettata dal panico tra gli investitori, nel contesto del trend ribassista del mercato crypto. I dati di CoinGlass mostrano che nelle ultime 24 ore sono stati liquidati $257,61 milioni di posizioni long e $27,29 milioni di posizioni short, evidenziando il predominio del trend ribassista nonostante la fiducia di alcuni investitori.
ETH: quali sono i possibili scenari per il prossimo periodo
Finché la pressione ribassista sul mercato persisterà, probabilmente Ethereum continuerà a soffrire. Tuttavia, le previsioni a lungo termine per il prezzo di ETH restano ottimistiche, indicando una possibile ripresa e persino un trend rialzista, grazie agli afflussi di ETF.
L’analista crypto Crispus prevede che ETH potrebbe raggiungere i $4.000 se si creasse un momentum rialzista. Spiega che il grafico mostra un pattern a bandiera rialzista con un obiettivo teorico di breakout a $3.715; un superamento di $3.400 potrebbe portarlo a $4.000, ma un calo sotto i $2.350 invaliderebbe questa previsione.
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