Mike Novogratz, di Galaxy Digital, annuncia il trasferimento all’estero
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Novogratz ha affermato che molte altre società del settore stanno seguendo la stessa strategia. Durante la Piler Sandler Global Exchange & FinTech Conference dello scorso mese, infatti, il miliardario americano ha dichiarato che sta cercando di spostare il personale fuori dagli Stati Uniti insieme ad altre aziende.
Diverse società di criptovalute con sede negli Stati Uniti hanno già iniziato a pianificare il trasferimento delle proprie attività altrove. Tuttavia, Novogratz ha sottolineato che, nel medio e lungo periodo, gli Stati Uniti devono continuare a fare parte del sistema, essendo una componente fondamentale dell’economia globale.
Il CEO di Galaxy Digital Ha affermato che la criptovaluta può realizzare il suo pieno potenziale solo coinvolgendo gli Stati Uniti e ha assicurato che il suo non è un atteggiamento di sfida, ma cerca invece di collaborare con i politici e le autorità di regolamentazione per raggiungere un punto di equilibrio.
La “crociata” della SEC
Attualmente, lo scenario normativo per le imprese di criptovalute negli Stati Uniti appare incerto. La Securities and Exchange Commission (SEC) ha intrapreso azioni legali contro importanti exchange di criptovalute come Binance e Coinbase, affermando che violano numerose leggi di protezione degli investitori.
Nelle cause intentate, la SEC sostiene che oltre 30 criptovalute quotate su queste piattaforme sono considerate titoli non registrati, tra cui Solana (SOL), Cardano (ADA), Polygon (MATIC), Cosmos (ATOM), The Sandbox (SAND), Decentraland (MANA) e Axie Infinity (AXS).
La fuga degli exchange
Di fronte a tale incertezza normativa negli Stati Uniti, molte società di criptovalute hanno già annunciato la loro intenzione di spostare le proprie attività all’estero.
Coinbase, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute negli Stati Uniti, ha recentemente aperto un’attività alle Bermuda e ha ampliato i suoi servizi per i clienti di Singapore.
L’exchange Gemini, con sede a New York, sta cercando di ottenere una licenza negli Emirati Arabi Uniti e ha annunciato l’intenzione di incrementare il proprio personale a Singapore a oltre 100 dipendenti nel corso dell’anno prossimo, puntando al mercato asiatico.
Anche Ripple, coinvolta in una causa legale con la SEC dal 2020, sta considerando lo spostamento delle proprie attività al di fuori degli Stati Uniti.
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