Mercato crypto ancora in rosso: BTC ha perso il 10% ed Ethereum il 22% in 7 giorni
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Il mercato delle criptovalute sembra voler continuare la sua fase ribassista, con la maggior parte delle criptovalute che segnano rosso da oltre una settimana.
Bitcoin perde quasi il 10% su base settimanale, un ritardo accumulato soprattutto negli ultimi sette giorni dove BTC ha ceduto quasi il 9%.
Siamo lontani dalla debacle dei 50.000 dollari toccati a inizio agosto, ma questa lateralizzazione intorno ai 57.000 – 58.000 dollari rischia di diventare un problema per Ethereum e le altcoin.
BTC viene scambiato a 58.186 dollari nel momento in cui scriviamo.

Altcoin in forte difficoltà
Anche il dato settimanale delle altcoin è preoccupante con perdite vicine al 20% per Celestia, Solana, Fantom, SEI, Render, Aerwave, Matic e molte altre.
Anche Ethereum è in forte difficolta, perde il 10% negli ultimi sette giorni ma il dato mensile segna un allarmante -22%, una vera Caporetto per la valuta di Vitalik Buterin.

Una notizia buona e una cattiva per BTC
Iniziamo dalle buone notizie. L’analisi storica di Rekt Capital su X ha evidenziato un modello grafico che utilizza l’halving di Bitcoin come linea di base per un breakout.
Il trader ha spiegato che il BTC tende a rompere il consolidamento tra i 150 e i 160 giorni dopo l’halving.
Nel 2020, il Bitcoin ha impiegato 161 giorni per iniziare la corsa al rialzo, portando a un ATH di 69.000 dollari nel 2021. Se lo schema storico dovesse ripetersi in questo ciclo, BTC potrebbe subire un breakout importante entro la fine di settembre.
Commentando il post originale, doversi analisti hanno confermato le previsioni di prezzo di Rekt Capital, individuando lo stesso comportamento storico per Bitcoin.

Tuttavia, l’analista mette in guardia da un altro modello storico che potrebbe ritardare il movimento previsto per questo ciclo. E qui arriva la cattiva notizia.
Settembre è storicamente un mese difficile per il Bitcoin, vittima di quello che il mercato azionario chiama “Effetto Settembre”.
Come è possibile osservare nel grafico qui sotto, il mese di settembre ha registrato i peggiori rendimenti medi e mediani per Bitcoin dal 2013.

Inoltre, questo ciclo si è finora svolto in modo diverso rispetto ai precedenti, molto probabilmente per l’approvazione degli ETF su BTC ed Ethereum che hanno dato il via agli investimenti istituzionali.
Per la prima volta, il BTC ha raggiunto un nuovo massimo storico prima dell’halving, raggiungendo quota 73.800 dollari a marzo.
In conclusione, il modello che si basa sull’halving di Bitcoin potrebbe innescare una corsa al rialzo nelle settimane successive, a settembre o all’inizio di ottobre. Tuttavia, non è detto che il modello si ripeta, come ha dimostrato il cambio di rotta di quest’anno.
Insomma, un settembre che potrebbe essere ancora amaro per gli investitori, almeno fino a quando non si verifichi una decisa inversione di tendenza. Raccomandiamo quindi la massima prudenza.
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