Le commissioni di Bitcoin calano dopo i 128 dollari nel giorno dell’halving
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Il 20 aprile, infatti, Bitcoin ha registrato un record negativo, toccando il massimo storico per la media delle commissioni, pari a 128 dollari.
Bitcoin ha anche registrato 78,3 milioni di dollari di commissioni, superando Ethereum di oltre 24 volte, come riportato da Crypto Fees.
Fortunatamente, già ieri le cose sono migliorate, e le commissioni sono scese a una media di 8-10 dollari (comunque abbastanza alte, ndr) secondo i dati di mempool.space.

Il blocco 840000 includeva una ricompensa record
In particolare, il blocco dell’halving di Bitcoin 840000 includeva un’incredibile ricompensa pari di 37,7 Bitcoin, l’equivalente di quasi 2,4 milioni di dollari).
Possiamo apprezzare il blocco dorato qui sotto, insieme a tutte le informazioni.

Ad aggiudicarsela è stato il fortunato miner ViaBTC, che si è portato a casa anche un pezzo di storia di BTC.
A far schizzare le fee sono stati gli appassionati di BTC, desiderosi di incidere i Satoshi tramite gli Ordinals, ma anche il nuovo protocollo Runes che ha debuttato con l’halving.

Il blocco 840000 include un totale di 3.050 transazioni, con una commissione media di poco inferiore agli 800 dollari per utente. Le tariffe dei blocchi sono rimaste elevate fino al blocco 840200, per poi scendere a 1-2 Bitcoin per blocco.
I pagamenti delle commissioni ai miners nel giorno dell’halving li hanno protetti dall’impatto della riduzione da 6,25 Bitcoin a 3,125 Bitcoin.
Tuttavia, con la commissione media per blocco ora ben al di sotto di 3,125 Bitcoin, i minatori stanno sentendo gli effetti del dimezzamento.
È interessante notare che l’halving non ha avuto un impatto significativo sul prezzo di Bitcoin, che da allora è salito solo dell’1,5%.
Bitcoin non sale dopo l’halving?
Sebbene Bitcoin non abbia immediatamente reagito al tanto atteso halving, la principale criptovaluta ha registrato alcuni guadagni.
Al momento, Bitcoin è scambiato a 66.000 dollari, in crescita di quasi il 2% nell’ultimo giorno, secondo i dati di CoinMarketCap.

Sebbene alcuni analisti, tra cui JPMorgan, abbiano messo in guardia su un possibile calo dei prezzi, il sentiment generale rimane rialzista a lungo termine.
Proprio di recente, Bitwise ha dichiarato che, mentre il mese immediatamente successivo all’halving vede in genere un modesto calo del prezzo, l’anno seguente è spesso foriero di guadagni esponenziali.
Il gestore patrimoniale ha osservato che dopo l’halving del 2012, Bitcoin ha registrato un misero aumento del 9%, per poi schizzare alle stelle con un incredibile 8.839% nell’anno successivo.
Modelli simili sono stati osservati dopo gli eventi di halving del 2016 e del 2020, con un’impennata significativa del prezzo di Bitcoin nell’anno successivo.
Allo stesso modo, il CEO di Crypto.com Kris Marszalek ha recentemente affermato che Bitcoin potrebbe subire una notevole pressione di vendita nei giorni dell’halving, ma le prospettive a lungo termine rimangono rialziste.
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