L’app Damus è a rischio su Apple Store se non rinuncerà a Bitcoin

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Marcello Bonti
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Apple ha intimato all’app Damus, sviluppata sul protocollo Nostr, di adeguarsi alle linee guida dello store o rischia la rimozione entro 14 giorni.

William Casarin, sviluppatore di Damus, ha spiegato alla testata crypto The Block che per restare su App Store sarà necessario rimuovere la funzione “zaps” dell’app.

L’ultimatum di Apple a Damus

Apple ha avvertito i creatori di Damus che rimuoverà l’app dalla sua piattaforma se non verrà rilasciato l’aggiornamento necessario per adeguarsi alle sue regole.

Apple ha inviato un ultimatum chiaro ai gestori di Damus:

“Per garantire che non vi sia alcuna interruzione della disponibilità della vostra app sull’App Store, vi preghiamo di inviare un aggiornamento entro 14 giorni dalla data di questo messaggio. Se non riceveremo un aggiornamento conforme alle linee guida per la revisione dell’App Store entro 14 giorni, la vostra app sarà rimossa dallo Store.”

In particolare, l’avviso riguarda la funzione “zaps” di Damus, che consente agli iscritti di ricevere ricompense in Bitcoin coi propri post. “Il modo più semplice di pensare agli Zaps è che si tratta di semplici suggerimenti. Piccoli compensi inviati attraverso il network Lightning alla velocità della luce, praticamente senza commissioni di transazione”, stando a quanto descrive lo stesso protocollo Nostr sul quale è stato sviluppato Damus.

Damus integra un widget Layer 2 di Lightning per effettuare pagamenti e dare tip in bitcoin direttamente sulla piattaforma.

Apple ha spiegato nel proprio avviso: “Abbiamo notato che la vostra app consente agli utenti di inviare ‘mance’ associate alla ricezione di contenuti da parte di creatori di contenuti digitali con un meccanismo diverso dall’acquisto in-app.

Sebbene le mance o le donazioni possano essere facoltative, se sono collegate o associate alla ricezione di contenuti digitali, devono utilizzare l’acquisto in-app in conformità con la linea guida 3.1.1”.

Damus dovrà rimuovere la funzione zaps

Per restare su App Store, quindi, sarà necessario rimuovere la funzione zaps. Lo stesso William Casarin, sviluppatore di Damus, ha ammesso “probabilmente lo faremo”, perché altrimenti l’app “sarà rimossa nella sua forma attuale”.

Damus ha dichiarato che l’app non vende beni digitali né fornisce funzioni per la vendita di beni digitali. “Ha semplicemente un pulsante per facilitare le transazioni p2p [peer-to-peer] come Venmo o CashApp”, ha aggiunto.

Se Apple rimuoverà l’app Damus, sarà “la morte per una piattaforma di riferimento per le applicazioni bitcoin che cercano di innovare su Lightning”.

Damus, sviluppato sul protocollo per la generazione di social decentralizzati Nostr, è stato lanciato a febbraio come “il social network che controlli tu”. Nostr è un protocollo di social network decentralizzato il cui progetto è supportato dall’ex CEO di Twitter Jack Dorsey.

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