La blockchain TON riparte dopo un blocco di sei ore. Cos’è successo?

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Lucio Prosperi
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La blockchain di The Open Network (TON) è ritornata operativa, dopo un’interruzione durante la quale ha smesso di elaborare nuove transazioni e non ha prodotto nuovi blocchi per oltre sei ore.

Nelle prime ore della giornata di oggi – mercoledì 28 agosto 2024 – TON ha confermato un’interruzione della rete. “Diversi validatori non sono riusciti a ripulire il database delle vecchie transazioni, il che ha portato alla perdita del consenso,” ha dichiarato un portavoce dell’azienda.

Alle 04:00 UTC di oggi, la rete ha richiesto ai validatori di riavviare i propri sistemi per riprendere le operazioni, specificando che il ripristino completo delle attività sarebbe stato possibile solo se un numero sufficiente di validatori avesse partecipato al processo.

Adesso il problema sembra essere risolto, come riportato dal team di sviluppo in un post su X:

“TON sta ora producendo blocchi normalmente! Siamo di nuovo online”.

Nel frattempo Tonk Inu, la piattaforma comunitaria basata su TON, ha a sua volta pubblicato un post su X per specificare che l’entusiasmo del mercato per la nuova meme coin DOGS avrebbe causato un picco di attività.

Un tracker della rete TON ha indicato che le transazioni sono state registrate nel blocco 45341899 prima dell’interruzione della produzione. Successivamente, la rete ha smesso di produrre nuovi blocchi. Anch’egli però conferma che al momento la situazione è tornata alla normalità.

Le blockchain elaborano le transazioni all’interno dei blocchi. Tuttavia, quando la creazione di nuovi blocchi si interrompe, le transazioni restano non confermate e non completate. Di conseguenza, tutte le transazioni finanziarie o di dati dipendenti dalla blockchain si bloccano. Questo provoca ritardi significativi o interruzioni nei servizi che richiedono un’elaborazione tempestiva delle transazioni.

In tutto questo, il valore di TON ha risentito dell’inconveniente ed è sceso del 2,02% arrivando a circa 5,33 dollari.

Binance e Bybit sospendono le attività di trading sulla rete TON a causa di problemi tecnici

Due importanti exchange di criptovalute hanno immediatamente reagito sospendendo le attività di trading sulla rete TON.

Bybit ha annunciato la sospensione di tutti i depositi e prelievi, citando “una rete instabile” come causa di questa scelta. Diversi osservatori on-chain hanno notato che anche Binance ha sospeso il trading.

Già nella giornata di lunedì 26 agosto 2024 Binance aveva comunicato che l’aggiornamento della rete TON stava subendo ritardi a causa di complicazioni inaspettate.

Attualmente non è ancora chiaro se entrambi gli exchange abbiano ripreso le attività di trading relative a TON.

L’interruzione della produzione di blocchi sulla rete TON arriva dopo l’arresto del CEO di Telegram

TON, originariamente sviluppata da Telegram, è stata progettata per integrarsi con il suo servizio di messaggistica per una maggiore funzionalità. L’interruzione della produzione di blocchi è avvenuta poco dopo che i procuratori francesi hanno arrestato il CEO di Telegram, Pavel Durov, a Parigi.

I motivi del fermo sono legati a un indagine da parte delle autorità francesi in merito a crimini legati alla pornografia, al traffico di droga e a transazioni fraudolente, tutte attività che sono state possibili anche grazie all’utilizzo della piattaforma di messaggistica ideata da Durov.

Il Tribunale Giudiziario di Parigi (Tribunal Judiciaire De Paris) ha rilasciato lunedì un elenco di 12 potenziali accuse contro il CEO di Telegram, Pavel Durov.

Secondo il comunicato ufficiale del procuratore francese, l’amministrazione della piattaforma online ha facilitato transazioni illecite in un gruppo organizzato. Inoltre, ha rifiutato di collaborare alle richieste delle autorità e ha fornito agli utenti di Telegram l’accesso a strumenti e servizi di crittografia senza aver ricevuto la necessaria autorizzazione governativa.

Sebbene TON abbia avuto origine da Telegram, adesso opera in modo indipendente. Questa separazione suggerisce che le sei ore di stop operativo della rete, come l’interruzione della produzione di blocchi, siano probabilmente dovute a problemi tecnici e non sembrano essere direttamente collegati all’arresto di Durov o alle attuali problematiche di Telegram.

Di certo le tempistiche sono alquanto sospette e, al di là delle dichiarazioni, qualche dubbio è comunque lecito averlo…

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