Jack Dorsey accusa Tim Cook e la policy di Apple contro le crypto

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Marcello Bonti
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Guai in vista per il progetto di social decentralizzato di Jack Dorsey, già fondatore di Twitter. Damus, il client per l’app di social networking decentralizzata Nostr ha le ore contate e sarà rimosso da App Store per via delle rigide regole sui pagamenti di Apple.

È nota l’avversione di Apple nei confronti della vendita di contenuti aggiuntivi in-app a meno che le transazioni non siano processate attraverso Store. Transazione che si traduce in una commissione del 30%.

I guai di Damus con Apple Store

In un primo tempo il team di Damus aveva trovato un modo per aggirare l’ostacolo che avrebbe reso inutile la funzione tip lo scambio di piccole somme in-app tra utenti. La funzione è alimentata dal network Lightning per i pagamenti in Bitcoin.

Il pulsante per ottenere le mance era stato rimosso dai post e trasferito sui profili e senza offrire in cambio alcun tipo di contenuto digitale. Di fatto annullando la possibilità per Apple di ricevere la propria fetta di torta.

Sembra che l’iniziativa non sia stata sufficiente. Il 26 giugno 2023, il team di Damus su Twitter ha sfogato la rabbia rivelando il rischio rimozione da App Store.

Il team ha respinto le accuse formulate da Apple e presenterà ricorso contro quella che ritiene un’errata applicazione delle linee guida.

Il giorno dopo, il 27 giugno, il team di Damus ha twittato di nuovo commentando la richiesta di Apple di “aggiustare la cosa”. La risposta non lascia dubbi, il guanto è stato gettato: Damus userà Apple Pay solo quando saranno disposti a dare il loro sostegno a un sistema di pagamenti libero da censure, tra pari e disponibile per chiunque al mondo. Bitcoin, ça va sans dire.

A questo punto Jack Dorsey ha usato Twitter per rivolgersi direttamente al CEO di Apple Tim Cook, chiedendo: “Perché Apple Pay non sostiene bitcoin?”.

Poco dopo, ancora con un tweet, Dorsey ha manifestato il proprio disappunto per la rimozione di Damus dall’App Store. Venendo meno così al progetto che permette di trasferire somme di denaro senza bisogno di una banca, di una carta di pagamento o di un’autorizzazione governativa.

Al momento il CEO di Apple non ha raccolto la sfida né ha fornito una risposta ufficiale che si discosti dalla regola nota della percentuale sui pagamenti a favore della piattaforma.

Jack Dorsey sogna un social decentralizzato e per tutti

Da quando Jack Dorsey ha lasciato la guida di Twitter ha dedicato buona parte della sua energia allo sviluppo di progetti che abbracciano la tecnologia web3 e in particolare Bitcoin.

Come riporta TechCrunch l’1 febbraio 2023 “il cofondatore di Twitter Jack Dorsey ha donato circa 245.000 dollari in bitcoin (all’epoca circa 14 BTC) per finanziare lo sviluppo di un protocollo di social networking aperto e decentralizzato noto come Nostr”.

L’applicazione Damus è stata rilasciata per la prima volta su App Store di iOS il 31 gennaio 2023.

Con la sua funzione tips, la piattaforma di social offre la possibilità di trasferire piccoli pagamenti per ricompensare i creator che hanno pubblicato contenuti di particolare interesse. Si tratta di un progetto a cui Dorsey si dedica da tempo e che vuole restituire i proventi generati dai contenuti agli stessi utenti ribaltando l’attuale situazione.

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