Il ristretto intervallo di prezzo in cui si trova Bitcoin potrebbe indicare un breakout imminente
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Qualche giorno fa abbiamo assistito all’ennesimo e improvviso calo di prezzo di Bitcoin (BTC), che è scivolato fino al livello dei 93.300 dollari. Tuttavia, nonostante i reiterati cali, il prezzo della principale criptovaluta non è mai più tornato al di sotto della soglia dei 90.000 dollari.
Dopo l’ultimo scivolone, Bitcoin è subito rimbalzato riacquistando un vigoroso slancio verso l’alto, e adesso sta scambiando intorno ai 98.800 dollari.
Dai primi di febbraio a oggi, però, il prezzo di Bitcoin sta seguendo una traiettoria laterale costretta all’interno di un intervallo chiave. Molto probabilmente, questo comportamento sarà determinante per il suo andamento a breve termine, visto che potrebbe segnalare un imminente breakout.
La persistente azione laterale dei prezzi di Bitcoin
Indipendentemente dalle recenti fluttuazioni del mercato, l’intervallo di prezzo di Bitcoin nelle 24 ore si mantiene tra i 93.388 e i 96.695 dollari, bloccando l’asset di punta all’interno di un range relativamente ristretto. I suoi movimenti persistenti all’interno di questo intervallo segnalano il consolidamento in corso nel mercato.
Dopo un’attenta analisi delle performance dei prezzi di Bitcoin, la piattaforma informativa sulle criptovalute, IC News, ha evidenziato che questa persistente fase di movimento laterale potrebbe costituire uno sviluppo cruciale per l’asset poiché, dati gli importanti livelli di supporto e resistenza che ne stanno influenzando il corso, Bitcoin potrebbe precedere un breakout degno di nota in entrambe le direzioni.
Ma se un eventuale breakout al ribasso potrebbe rispedire BTC verso il supporto dei 92.000 dollari, una potenziale rottura al rialzo porterebbe al recupero e al superamento del livello dei 100.000 dollari.
Per il momento BTC viene scambiato ancora al di sopra dei 98.000 dollari, continuando la sua cauta traiettoria al rialzo. Questo rappresenta un leggero guadagno di circa lo 0,96% nell’ultimo giorno e un aumento dell’1,15% negli ultimi 7 giorni.

Anche la piattaforma di dati finanziari e on-chain Glassnode, dopo aver analizzato i movimenti di Bitcoin all’interno di questo intervallo relativamente ristretto tra i 93.000 e i 98.000 dollari, ha evidenziato che l’asset si trova in un periodo di consolidamento nel contesto di un raffreddamento del mercato a livello generale.
La recente lotta per il controllo tra le tendenze rialziste e quelle ribassiste ha reso volatile il mercato, provocando una stretta azione sui prezzi. Attualmente, Glassnode ha notato che anche l’attività dei derivati è in calo e che gli afflussi di capitale sul mercato si stanno indebolendo.
Inoltre, i modelli di accumulo dei detentori a breve termine rispecchiano quelli del passato, in particolare del maggio 2021. Se dovesse verificarsi un risultato simile, il prezzo di Bitcoin potrebbe rimbalzare verso livelli di resistenza chiave o addirittura verso un nuovo massimo storico nei prossimi mesi, come già visto nel 2021.
Il prezzo di Bitcoin subirà ulteriori pressioni al ribasso?
Nonostante il leggero rialzo, una metrica chiave suggerisce che Bitcoin potrebbe essere pronto per un ulteriore calo di prezzo. Il cofondatore e analista di Glassnode, Negentropic, ne ha svelato lo sviluppo dopo diversi tentativi di rimbalzo di BTC, dove ogni rimbalzo è stato più debole del precedente.
Secondo l’esperto, il debole rimbalzo di Bitcoin da 93.500 a 95.000 dollari mette in evidenza la mancanza di volumi per un movimento più forte. Nel frattempo la metrica in questione, ovvero l’indice di rischio, che è fondamentale per orientarsi nell’andamento dei prezzi, sta mostrando le prime avvisaglie di una pressione al ribasso.
Finché i livelli di 97.000 e 98.500 dollari non saranno ancora recuperati, Negentropic sostiene che la soglia dei 92.000 dollari rimane ancora l’area cruciale da tenere d’occhio nel caso di un breakout al ribasso.






