Il prezzo del token TORN di Tornado Cash crolla del 60% dopo il delisting da Binance
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TORN, il token di governance del Mixer di criptovalute Tornado Cash basato su Ethereum, ha perso più della metà del suo valore nel giro di un’ora, dopo che Binance ha dichiarato che avrebbe delistato il token.
Dopo essere stato scambiato a circa 4 dollari alle 7 del mattino ora italiana di lunedì, TORN un’ora dopo è crollato a 1,95 dollari, con una perdita di circa il 52%.
In seguito al massiccio crollo il token ha brevemente riguadagnato parte delle sue perdite prima di tornare ai minimi di circa 1,6 dollari, ovvero quasi il 60% al di sotto del prezzo pre-annuncio.
Prezzo TORN negli ultimi 7 giorni. Fonte: CoinGecko
Nel suo annuncio, Binance ha dichiarato che il delisting è dovuto a una revisione periodica delle attività “per garantire che continuino a soddisfare l’elevato livello che ci aspettiamo”.
“Quando una moneta o un token non soddisfa più questo standard, o il settore cambia, conduciamo una revisione più approfondita e potenzialmente la delistiamo”
Binance si concentra sulla conformità normativa
Il trading su Binance della coppia TORN/BUSD rappresenta attualmente oltre il 57% del volume di scambi di TORN, è quindi molto importante per garantire la liquidità complessiva del token.
Allo stesso tempo, la revisione e il delisting da parte di un exchange importante come Binance potrebbe generare un effetto domino coinvolgendo altri exchange, peggiorando ulteriormente la situazione per i titolari di TORN.
L’annuncio di Binance è arrivato poco dopo che Richard Teng ha preso il posto di Changpeng Zhao (CZ) come CEO di Binance, dopo l’allontanamento di CZ da parte del Dipartimento di Giustizia degli USA. Teng del resto, aveva promesso di fare di più per rendere Binance conforme alle normative di tutto il mondo.
Tornado: un servizio controverso
Tornado Cash è un cosiddetto mixer crypto che viene utilizzato per nascondere il mittente e il destinatario di una transazione sulla chain di Ethereum.
Il controverso protocollo blockchain è da tempo nell’occhio del ciclone a causa della sua popolarità tra gli hacker e i criminali informatici.
Nell’agosto del 2022, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato Tornado Cash, affermando che il servizio di mixing crypto “ha ripetutamente fallito nell’imporre controlli efficaci progettati per impedire che venga utilizzato da malintenzionati”.
Nel novembre dello stesso anno, il dipartimento ha riformulato le sanzioni, affermando che il Lazarus Group della Corea del Nord ha utilizzato Tornado Cash per riciclare più di 100 milioni di dollari in fondi rubati.
In passato il popolare Mixer aveva messo nei guai anche Ethereum visto che erano sorti diversi dubbi sulla sua centralizzazione a causa del protocollo MEV. Una situazione davvero intricata che vi consigliamo di approfondire anche per capire meglio come funziona questo servizio.
Del resto in difesa di Tornado Cash erano scese in campo anche personalità eccellenti come Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, che ne aveva elogiato la capacità di privacy, utile quando è necessario effettuare donazioni in maniera anonima.
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