Il colosso fintech di Jack Ma spinge sulle stablecoin: richieste le licenze in Asia
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Ant Group, il colosso fintech fondato da Jack Ma — imprenditore cinese e creatore di Alibaba — e noto per l’app di pagamenti Alipay, rafforza le sue ambizioni globali puntando sulle stablecoin. L’obiettivo è ottenere licenze nei principali mercati asiatici.
La divisione internazionale del gruppo, con sede a Singapore, è pronta a presentare una richiesta per le autorizzazioni a Hong Kong non appena entreranno in vigore le nuove normative sulle stablecoin, previste per agosto.
Ant Group sta cercando di posizionarsi nei principali hub finanziari globali, dato che sta puntando a ottenere le licenze anche a Singapore e Lussemburgo.
La blockchain è diventata un pilastro della sua strategia all’estero. Anche se Ant Group è conosciuta soprattutto per l’app di pagamenti Alipay, negli ultimi anni ha investito molto nella creazione di infrastrutture per i pagamenti transfrontalieri.
Dopo lo stop all’IPO, Ant Group rilancia sulla tecnologia
L’anno scorso, la piattaforma di pagamenti globale di Ant ha elaborato oltre 1.000 miliardi di dollari di transazioni, di cui circa un terzo attraverso la sua blockchain proprietaria, Whale.
Dopo il blocco dell’offerta pubblica iniziale nel 2020 e le restrizioni imposte dalle autorità cinesi sul prestito online, Ant ha spostato il focus sull’espansione internazionale e sui servizi per le imprese.
La divisione estera, che ha generato circa 3 miliardi di dollari di fatturato lo scorso anno, è in utile da due anni e ha recentemente istituito un consiglio di amministrazione indipendente per prepararsi a una possibile scissione e quotazione in borsa.
Ant Group punta sulle stablecoin per migliorare i pagamenti transfrontalieri
L’iniziativa di Ant nel segmento delle stablecoin punta a rafforzare i servizi di pagamento transfrontaliero e tesoreria. Si concentra in particolare sulle piattaforme di e-commerce e sui clienti esterni che necessitano di transazioni internazionali più veloci e convenienti.
Intanto, i regolatori di tutto il mondo si stanno affrettando a definire normative per le stablecoin, spinte da timori su stabilità finanziaria e conformità, in un settore in continua evoluzione.
Allo stesso tempo, Hong Kong si sta affermando come hub regolamentato per gli asset digitali e il suo quadro normativo imminente ha già attirato l’interesse dei grandi player.
L’ingresso della società fintech nel settore riflette la fiducia del gruppo nella chiarezza normativa di Hong Kong, che si conferma snodo strategico tra Cina e mercati internazionali.
Se dovessero essere approvate, le licenze rafforzerebbero la posizione di Ant nei pagamenti digitali e consoliderebbero il suo passaggio dal credito al consumo verso soluzioni tecnologiche per le imprese.
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