Ethereum sale a 2.800 dollari ma i deflussi sfiorano il miliardo
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Nel corso di ieri, mercoledì 5 febbraio, il prezzo di Ethereum ha recuperato fino a raggiungere e superare il livello dei 2.800 dollari, mentre i dati on-chain mostrano che le balene hanno effettuato massicci prelievi dagli exchange.
I deflussi dagli exchange di Ethereum sono aumentati dopo il crollo del prezzo
Secondo i dati della nota piattaforma di market intelligence IntoTheBlock, gli investitori hanno reagito all’ultimo crollo del prezzo di Ethereum effettuando massicci prelievi dagli exchange.
In questo caso specifico, l’indicatore on-chain rilevante è l’“Exchange Netflow”, che tiene traccia della quantità netta di criptovaluta che entra o esce dai wallet associati a tutti gli exchange centralizzati (CEX).
Quando il valore di questa metrica è positivo, significa che i detentori stanno depositando un ammontare netto di monete in queste piattaforme. Poiché uno dei motivi principali per cui gli investitori trasferiscono i propri asset negli exchange è la vendita, questo tipo di tendenza può essere un segnale ribassista per il prezzo dell’asset in questione.
D’altro canto, un indicatore negativo suggerisce che i deflussi superano gli afflussi e che un ammontare netto di token sta uscendo dagli exchange. Una tale tendenza può indicare che gli investitori stanno accumulando. Quindi significa un segnale positivo per ETH.
Ecco un grafico che mostra l’andamento dell’Ethereum Exchange Netflow nell’ultimo anno.
Come si può notare dal grafico, l’Ethereum Exchange Netflow ha registrato un enorme picco negativo dopo il crollo del prezzo dell’asset.
In totale, gli investitori hanno ritirato dagli exchange 350.000 ETH. Significa che circa 982 milioni di dollari all’attuale tasso di cambio sono spariti in questa ondata di deflussi. Come ha sottolineato la società di analisi:
“Si tratta dell’importo più elevato dei ritiri netti dagli exchange dal gennaio 2024 a oggi!”.
Data la tempistica dei deflussi, sembra probabile che i ritiri siano stati effettuati da balene che cercavano di acquistare Ethereum a prezzi bassi dopo il crollo. L’accumulo da parte degli investitori ha, a sua volta, aiutato la criptovaluta a toccare il fondo e a recuperare.
L’Exchange Netflow dovrebbe essere tenuto d’occhio nei prossimi giorni, poiché il suo andamento potrebbe influenzare anche il prezzo di ETH. Naturalmente, una continuazione dei deflussi sarebbe un segnale positivo, mentre un aumento degli afflussi potrebbe indicare un esito ribassista.
Per quanto riguarda le altre notizie, la stablecoin numero due per capitalizzazione di mercato, USDC, ha visto il suo numero di transazioni salire di recente, come ha sottolineato IntoTheBlock in un altro post su X.
Nel post, la società di analisi ha affermato:
“La stablecoin USDC sta diventando sempre più popolare, con un aumento del numero di transazioni giornaliere di oltre il 119% nell’ultimo anno!”.
Le stablecoin possono fungere da carburante per asset volatili come Ethereum, quindi l’aumento dell’attività a esse correlata può essere un buon segno per il mercato.
Prezzo di ETH
Al momento della stesura dell’articolo, i dati di CoinMarketCap indicano che il prezzo di Ethereum sta oscillando al di sopra del livello dei 2.800 dollari.

Il token ETH ha registrato un aumento del 3,11% nelle ultime 24 ore, ma rimane in calo di oltre l’11% sul grafico degli ultimi sette giorni e di oltre il 22% sul grafico mensile. Sul grafico annuale, invece, la principale altcoin del mercato è cresciuta del 22,44%.
Sempre secondo i dati di CoinMarketCap, la capitalizzazione di mercato di Ethereum è salita del 3,11% a 343,3 miliardi di dollari, mentre il volume giornaliero di scambi ha perso più del 30%, scendendo a 29,9 miliardi di dollari, segnalando probabilmente un calo nei deflussi dagli exchange.
Disclaimer: le criptovalute sono una classe di asset ad alto rischio. Questo articolo è fornito a scopo informativo e non costituisce un consiglio di investimento. Potresti perdere tutto il tuo capitale.





