Ethereum post-Merge: la transizione a Proof-of-Stake ha creato un modello deflazionistico

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Sauro Arceri
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Sono passati 217 giorni dal Merge, cioè da quando Ethereum (ETH) è passato dal meccanismo di consenso Proof-of-Work (PoW), caratterizzato da una maggiore sicurezza ma penalizzato da un elevato consumo energetico e dalla lentezza delle transazioni, al meccanismo Proof-of-Stake (PoS), che invece è meno virtuoso dal punto di vista della sicurezza ma offre una maggiore velocità delle transazioni e consuma molta meno energia, riducendo notevolmente i costi e l’impatto ambientale.

Da allora, la criptovaluta ha registrato un calo significativo nell’offerta del suo token nativo – avendo bruciato 104.939,20 ETH, pari a oltre 200 milioni di dollari di valore di mercato attuale.

Questo calo corrisponde a una diminuzione dello 0,146% dell’offerta annuale di ETH, secondo i dati statistici del sito di monitoraggio di Ethereum: Ultrasound.money.

Se Ethereum non fosse stato sottoposto al Merge ma fosse stato costretto a fare ancora affidamento sul mining per garantire la sicurezza della rete, oggi l’offerta di Ether sarebbe cresciuta di oltre 2,5 milioni di monete, pari allo sbalorditivo valore di mercato attuale di 4,9 miliardi di dollari. L’offerta di token nativi di Ethereum, inoltre, sarebbe aumentata del 3,53% ogni anno.

Al giorno d’oggi è lecito chiedersi: conviene ancora comprare Ethereum?

L’aggiornamento di Londra ha innescato il passaggio di Ethereum a un modello deflazionista

Sebbene il Merge abbia innescato la riduzione dell’offerta di ETH di una quantità significativa, non è stato direttamente responsabile della combustione di ETH. L’aspetto tokenomico della combustione di Ether è stato implementato attraverso la proposta di miglioramento di Ethereum 1559 (EIP-1559), che è stata introdotta nell’agosto 2021 con l’aggiornamento di Londra.

L’aggiornamento di Londra ha diviso le commissioni di transazione in due parti: un costo di base e una commissione prioritaria. Il costo di base viene bruciato e non può più essere utilizzato sulla rete, mentre la commissione di priorità serviva a pagare i miners. Tuttavia, con il passaggio a PoS, i miners non esistono più per la rete.

L’EIP-1559, implementato tramite l’aggiornamento di Londra, è stato progettato per ridurre l’inflazione sulla rete Ethereum ed esercitare una pressione deflazionista sull’offerta di ETH. Nonostante ciò, l’offerta totale di ETH è aumentata di 3,21 milioni di monete da quando è stato implementato l’aggiornamento.

Alla luce dell’aumento del burning di di ETH dopo l’aggiornamento di Shapella – che ha permesso di ritirare gli ETH in staking – si prevede che la tendenza al calo dell’offerta continuerà nei prossimi mesi.

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