Ecco il vero motivo per cui Tether sta acquistando miliardi in obbligazioni USA

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Lucio Prosperi
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La questione di fondo è che, senza una stablecoin ancorata al dollaro USA, il mercato delle criptovalute avrebbe un valore significativamente inferiore rispetto agli attuali 2,8 trilioni di dollari. Le stablecoin, come USDT (Tether), svolgono un ruolo cruciale nel settore, offrendo un asset digitale stabile e facilmente trasferibile che funge da ponte tra le crypto e le valute tradizionali.

Senza una stablecoin altamente liquida, interoperabile su più blockchain e ampiamente accettata come USDT, il trading e la conservazione di criptovalute diventerebbero molto più complessi. Gli investitori si troverebbero costretti a gestire direttamente l’estrema volatilità, il che aumenterebbe il rischio e ridurrebbe l’attrattiva del mercato.

In un contesto senza stablecoin affidabili, pochi sarebbero disposti a detenere asset digitali altamente volatili, capaci di subire variazioni di prezzo superiori al 10% in un solo giorno. Le istituzioni finanziarie, che già adottano un approccio prudente agli investimenti, si orienterebbero verso alternative più sicure.

Pur riconoscendo il potenziale innovativo delle crypto, probabilmente concentrerebbero i loro capitali su asset più stabili e consolidati, come l’oro o, in misura ancora maggiore, sui titoli di Stato USA, considerati tra gli strumenti finanziari più sicuri e affidabili a livello globale.

Tether detiene 33 miliardi di dollari in titoli di Stato USA

Questa analisi conferma il ruolo rivoluzionario di USDT, la principale stablecoin, che continuerà a essere un pilastro fondamentale del mercato crypto, favorendo la crescita e la domanda delle criptovalute più promettenti da acquistare nel 2025.

L’annuncio che Tether ha investito 33 miliardi di dollari in titoli di Stato USA nel 2024, non solo rappresenta un segnale estremamente rialzista per il mercato ma è anche una mossa strategica prevedibile. Con questo livello di acquisti, infatti, l’azienda si posiziona come il settimo maggiore acquirente di obbligazioni statunitensi a livello globale, superando persino Paesi come Norvegia, Hong Kong e Corea del Sud.

In un post su X, Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha dichiarato che nel 2024 l’azienda si è posizionata dietro alle Isole Cayman, che hanno acquistato oltre 100 miliardi di dollari di debito USA, nonché a Francia, Lussemburgo, Singapore e Regno Unito. Durante lo stesso periodo, è interessante notare che India, Irlanda, Brasile, Giappone e Cina hanno invece liquidato miliardi di dollari in titoli di Stato USA.

Tether emette la stablecoin USDT su più blockchain, tra cui Ethereum e Tron. Al 21 marzo 2025, sono in circolazione oltre 143 miliardi di USDT, ognuno dei quali è ancorato al dollaro americano. USDT replica ogni movimento del dollaro, riflettendone la volatilità direttamente sulla blockchain.

In quanto emittente di USDT, una stablecoin ancorata al valore del dollaro USA, Tether deve garantire che ogni token in circolazione sia sostenuto da riserve adeguate e altamente liquide. Tra gli strumenti finanziari più affidabili per questo scopo vi sono i titoli di Stato statunitensi (Treasuries), che offrono sicurezza, stabilità e rendimenti prevedibili.

Tuttavia, la rapidità e la scala con cui Tether sta accumulando Treasuries sollevano interrogativi. Perché sta adottando una strategia così aggressiva nell’acquisto di debito USA? Si tratta solo di una scelta finanziaria per ottenere rendimenti sugli asset detenuti o c’è una motivazione più ampia legata alla conformità normativa e al rafforzamento della propria posizione nel sistema finanziario globale?

Una mossa strategica per stabilità e conformità

Detenendo 33 miliardi di dollari in titoli di Stato USA, Tether non solo guadagna un rendimento significativo – attualmente compreso tra il 4,25% e il 4,50% – ma ha anche registrato un profitto di 13 miliardi di dollari nel 2024. L’obiettivo, però, sembra andare ben oltre il semplice guadagno finanziario.

Paolo Ardoino e il suo team stanno adottando una strategia mirata non solo a rafforzare la loro posizione di mercato, ma anche ad allinearsi alle normative in evoluzione. L’azienda, infatti, funge da rete di distribuzione informale del dollaro USA per oltre 400 milioni di persone nei mercati emergenti, consolidando così la supremazia del dollaro a livello globale.

Oltre a questo, le loro azioni si allineano alle normative proposte sulle stablecoin negli Stati Uniti, in particolare al GENIUS Act.

Ieri, l’ex presidente Donald Trump ha esortato il Congresso ad approvare tutte le normative sulle stablecoin ancora in sospeso, dichiarando:

“Le stablecoin ancorate al dollaro espanderanno il dominio del dollaro USA per gli anni a venire.”

Più stablecoin seguiranno il valore del dollaro, più questo diventerà dominante nei mercati internazionali, attirando così maggiori capitali verso alcune delle presale più promettenti del momento.

Secondo il GENIUS Act, gli emittenti di stablecoin sarebbero obbligati a detenere titoli di Stato americani come garanzia per tutti i token in circolazione. Acquistando preventivamente miliardi di dollari in debito USA, Tether si sta posizionando in anticipo per rispettare le future normative, consolidando al tempo stesso la sua presenza all’interno del sistema finanziario americano.

Nonostante la sua evidente strategia di accumulare Treasury, però, Tether si è strenuamente opposta alle verifiche da parte di revisori indipendenti, un requisito chiave per la conformità al GENIUS Act.

Tether si prepara a un audit finanziario completo

Nel tentativo di lasciarsi alle spalle questa reputazione e inaugurare una nuova era di trasparenza, Tether ha nominato Simon McWilliams come CFO in previsione di un audit completo. L’azienda ha definito questa mossa “un passo cruciale per elevare gli standard del settore e rafforzare il dialogo con i regolatori”.

Un audit è ormai essenziale, dato che le banche stanno entrando nel mercato delle stablecoin e che RLUSD di Ripple sta guadagnando terreno. RLUSD, destinato esclusivamente alle istituzioni, è conforme alle leggi finanziarie dello Stato di New York e ha lanciato il guanto di sfida alla posizione dominante di USDT.

Se Tether non riuscisse a conformarsi alle leggi statunitensi, inoltre, potrebbe essere superato da USDC, una stablecoin che le rispetta e che è tra quelle in più in rapida crescita, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.

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