È ufficiale: Terraform Labs chiude i battenti. È la fine di un’era?
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Terraform Labs, il protocollo blockchain creato da Do Kwon, si prepara a chiudere i battenti dopo aver accettato di pagare 4,5 miliardi di dollari alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La decisione rappresenta forse l’inevitabile epilogo di una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso migliaia di investitori collegati al protocollo che sono rimasti con un pugno di mosche in mano dopo lo spettacolare crollo di LUNC e UST a maggio 2022.
La multa è stata emanata lo scorso 12 giugno per risolvere la causa civile per frode che servirà a risarcire le parti lese. L’attuale CEO della piattaforma Chris Amani ha pubblicato una serie di post su X dove ha spiegato quali saranno le prossime mosse della società.
Si avvia a conclusione l’emblema di una blockchain priva di regole e certezze per gli investitori
Sta per terminare uno dei casi che ha coinvolto da vicino l’intera community crypto. Le vicende sono emblematiche vista la portata dei rischi collegati alla mancanza di regole e tutele per le parti coinvolte nelle attività on-chain.
Chris Amani, CEO di Terraform Labs, ha annunciato che l’azienda cesserà le operazioni. La decisione arriva dopo l’accordo sul pagamento della sanzione da 4,47 miliardi di dollari alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
L’azienda intende vendere i progetti chiave all’interno dell’ecosistema Terra. Ma soprattutto intende restituire alla community il controllo della blockchain Terra LUNA.
“[Terraform Labs] ha sempre avuto l’intenzione di sciogliersi ad un certo punto e quel momento è arrivato. Stiamo chiudendo tutte le operazioni […] Eravamo in una buona posizione per velocizzare le cose se avessimo vinto il processo, ma sfortunatamente abbiamo perso e di conseguenza non possiamo più operare.”
Una decisione inevitabile
Vista la piega che hanno assunto gli eventi, la decisione di Terraform Labs di sciogliersi è diventata inevitabile. La richiesta della sanzione in un primo era di 5,3 miliardi di dollari. Il giudice ha deciso che la società pagherà 4,47 miliardi di dollari. L’importo servirà a sanare i dissesti provocati con il repentino crollo della stablecoin algoritmica UST nel 2022.
1/ With the proposed settlement now public, i can finally share some details about what is next for TFL.
— Chris Amani | Terra (@fleece_cannon) June 12, 2024
La sanzione è così suddivisa: 3,58 miliardi di dollari rappresentano la rinuncia della società ai profitti ottenuti illegalmente o in modo non etico; e 420 milioni di dollari rappresentano la sanzione civile applicata dal tribunale.
Dopo aver preso il posto di Do Kwon nel luglio 2023, Amani ha confermato l’intenzione dell’azienda di chiudere tutte le operazioni e annullare le quote di token, tanto quelli distribuiti che quelli non ancora assegnati.
Il controllo della società blockchain passerà interamente alla community
Amani ha anche sottolineato di stare valutando la proposta avanzata dalla stessa community di passare le redini della governance alla stessa community di entrambe le blockchain Terra e Terra Classic (LUNC), il fork nato all’indomani del rocambolesco crollo del progetto originale.
La decisione di affidare le redini alla comunità ha suscitato reazioni contrastanti tra gli osservatori. C’è chi si dice ottimista, chi invece è critico nei confronti delle decisioni adottate dalla leadership che si è affermata fino a oggi.
La maggior parte degli attori coinvolti sembra però d’accordo sulla necessità di indirizzarsi verso LUNC.
Gli effetti sul prezzo di LUNC nel momento della diffusione della notizia dello scioglimento della società madre
La decisione di Terraform Labs di sciogliersi ha portato a una calo repentino del 5% del prezzo di LUNA e del 2% di LUNC nelle 24 ore.
L’accordo di 4,47 miliardi di dollari con la SEC stabilisce un significativo precedente normativo nei confronti delle contromisure attuate dalle società crypto che operano in maniera non conforme. Questa situazione non fa che ribadire la necessità di regole chiare per consentire una maggiore tutela alle parti in gioco.
Cosa succederà adesso?
La notizia dell’accordo e della conseguente chiusura di Terraform Labs arriva appena due mesi dopo che Kwon è stato ritenuto responsabile per aver causato il crollo della stablecoin algoritmica UST e del token associato LUNA nella primavera del 2022.
Dopo il crollo, Kwon è riuscito in modo rocambolesco a sfuggire alle autorità per mesi nascondendosi in varie località in Europa e Asia. Alla fine è stato arrestato e detenuto in Montenegro la scorsa primavera quando ha cercato di salire su un aereo per uscire dal paese utilizzando documenti falsi.
Da allora, Kwon è stato trattenuto nel paese balcanico in attesa di un’eventuale estradizione negli Stati Uniti o nella sua nativa Corea del Sud. Da allora, entrambi i paesi si sono contesi la giurisdizione su Kwon. Dopo la condanna emessa dagli USA, Kwon verrà instradato in Corea dove dovrà affrontare ulteriori conseguenze per il suo assurdo schema di frode crypto.
È possibile che nelle prossime ore e giorni altre informazioni relative alla chiusura dell’azienda crypto saranno disponibili.
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