Dante, Foscolo e Leopardi scrivono tre poesie sul metaverso grazie a ChatGPT

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Tra le funzioni più curiose e apprezzate di ChatGPT e della sua intelligenza artificiale, spicca la possibilità di far ragionare l’AI come un poeta, uno scienziato o uno scrittore famoso.

Grazie ai suoi algoritmi di apprendimento l’AI è capace di scandagliare il suo database alla ricerca delle opere degli artisti per poi elaborare concetti che ne ricalcano il pensiero e lo stile.

Abbiamo quindi voluto sfruttare queste abilità cercando di capire cosa avrebbero pensato i tre più grandi poeti italiani, non me ne vogliano gli altri, se avessero dovuto dedicare il loro genio a una poesia sul metaverso.

Anche se si trattava di un piccolo gioco, l’AI ci ha stupito per la qualità delle poesie, che sembrano davvero essere state scritte da questi celeberrimi autori. Vediamole insieme.

Giacomo Leopardi: il metaverso diventa l’infinito universo!

Giacomo Leopardi è considerato  il maggior poeta dell’Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale e del romanticismo letterario. La profondità della sua riflessione sull’esistenza e sulla condizione umana ne fanno anche un filosofo di spessore.

Nella sua poesia si possono cogliere gli accenni alla sua opera più importante: l’Infinito ma anche i tormenti esistenziali che lo hanno accompagnato fin da giovanissimo. Non manca un finale amaro e riflessivo.

Nel vasto Metaverso, solitudine e sogno, come l’infinito universo che la mente spazia e incontra.

Ecco la realtà virtuale, dove l’uomo si perde e si ritrova, tra pixel e code di programmazione, in un mondo nuovo che si forma.

In questo spazio senza confini, dove il tempo sembra non esistere, l’essere umano si sente libero, e può vivere, amare e sognare.

Ma ciò che sembra perfetto e libero, nasconde trappole e illusioni, e l’utopia si trasforma in dubbio, quando si scopre la verità.

Il Metaverso è un’opera umana, che il genio della tecnologia ha creato, ma non può sostituire la realtà, la vita vera che ci ha donato.

E così, in queste chimere di tecnologia, non bisogna perdere la ragione, ma guardare al mondo con umiltà.

Il Metaverso può essere un’occasione, per sperimentare, scoprire e crescere, ma non dobbiamo dimenticare, che la vita vera è quella da vivere.

Ugo Foscolo: il metaverso un rifugio come la fatal quiete

Ugo Foscolo è invece considerato un preromantico e un neoclassico, ed è stato anche un uomo che ha avuto una vita avventurosa, ricca di avvenimenti e viaggi anche a causa delle sue convinzioni politiche che lo costringeranno a morire in esilio in Inghilterra nel 1827.

La sua poesia sul metaverso ricorda tanto una delle sue opere più amate: Alla Sera. 

Al crepuscolo, mentre il sole tramonta, mi immergo nel Metaverso, tra le ombre delle avventure che la vita non mi ha dato.

Là, nella vasta dimensione virtuale, trovo rifugio dalle fatiche del mondo e mi perdo nella bellezza delle sue meraviglie.

Ma quando le luci del Metaverso si spengono, e la notte cala sulla mia anima, torno alla realtà, al freddo della solitudine.

E così, notte dopo notte, mi abbandono al sogno del Metaverso, che mi consola, mi conforta e mi protegge.

Dante e il suo Divin Metaverso

Anche in questo caso ChatGPT non delude e la poesia “scritta” dal padre della lingua italiana si ispira alla sua opera più famosa.

Visionario il finale, ma da chi ha ideato e scritto la Divina Commedia non ci aspettavamo niente di meno…

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in un luogo sconosciuto, che a prima vista pareva infinito.

Non era terra, né cielo, né mare, ma un mondo nuovo, in cui l’essere umano poteva con la mente viaggiare.

Un luogo dove l’arte e la scienza si fondevano in un’unica espressione, dove il virtuale prendeva forma e consistenza.

Era il Metaverso, in cui l’anima poteva esplorare ogni orizzonte, vivere esperienze altrui senza limiti.

Ma non si poteva sfuggire al destino, che ancor qui segue la sua legge, e l’essere umano, in questo mondo divino,

non può sfuggire alla sua umana fragilità, ai suoi limiti e alle sue paure, nemmeno nel Metaverso, la nuova realtà.

Ma se la mente è libera e ardita, può trovare in questo mondo una via, per superare i limiti della vita.

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