Conflitto di interesse per Crypto.com? Le accuse del Financial Times
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Le accuse arrivano da fonti interne all’exchange e sono rimaste anonime. Crypto.com avrebbe anche fatto pressioni sui dipendenti per non svelare tali pratiche.
L’exchange ha ammesso di avere un market maker interno che opera su Crypto.com ma ha dichiarato che viene trattato esattamente come i market maker di terze parti che facilitano in modo identico spread e mercati sulla sua piattaforma.
Ha anche dichiarato che la maggior parte dei suoi ricavi proviene dalle transazioni dei clienti.
Le regole del mercato
Crypto.com ha riferito al FT che “tutte le società che operano nel settore del trading confrontano i volumi con i loro concorrenti”. Ha aggiunto che la priorità è quella di “migliorare la liquidità del portafoglio ordini e ridurre gli spread per avere un mercato più efficiente per tutti i partecipanti”.
La società ha dichiarato che “i partecipanti alla piattaforma, compresi i market maker, sono trattati in modo paritario” e che la società “non fa affidamento sul trading proprietario come fonte di reddito”.
Le rivelazioni sui potenziali conflitti di interesse di Crypto.com arrivano mentre la Securities and Exchange Commission e altre autorità di regolamentazione hanno da tempo messo in guardia gli utenti sui pericoli della manipolazione nel settore.
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