Com’è andato il mercato crypto ad aprile?
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Aprile è storicamente un mese volatile per il mercato crypto e il 2025 ha pienamente confermato questa tendenza. Dalle tensioni iniziali legate ai dazi commerciali voluti e poi sospesi dal presidente Trump, il mercato crypto si è trasformato in un banco di prova per politica ed economia. La ripresa, per fortuna, non si è fatta attendere, favorita da aspettative accomodanti da parte della Federal Reserve e da fattori esterni, con i settori legati all’intelligenza artificiale e alle meme coin rapidamente balzati sotto i riflettori.
In questo articolo abbiamo voluto analizzare l’andamento del mercato crypto ad aprile, evidenziando le performance generali e i movimenti di capitale, passando per la competizione per la liquidità tra le principali piattaforme exchange, l’evoluzione narrativa legata al declino dell’influenza delle celebrità, e la rinascita delle meme coin.
Il mercato crypto recupera moderatamente: i capitali si spostano su AI e meme coin

Ad aprile, l’inflazione negli Stati Uniti ha mostrato un rallentamento moderato e la Federal Reserve ha lasciato intendere la possibilità di porre fine al processo di inasprimento quantitativo entro l’anno. Nonostante le incertezze legate ai possibili tagli dei tassi d’interesse, l’appetito per il rischio è rimasto contenuto. In questo contesto macro incerto, le stablecoin hanno continuato a fungere da cuscinetto, facilitando il rimbalzo di Bitcoin da 82.000 a una fascia compresa tra i 90.000 e i 95.000 dollari, con un aumento mensile superiore al 20%.
Nella prima metà di aprile, i settori legati a meme coin e Intelligenza Artificiale si sono affermati come i principali motori di espansione del mercato, oscurando i risultati positivi, ma più contenuti, dei token tradizionali o a bassa capitalizzazione. Secondo i dati di CoinGecko, tra i primi 100 asset per capitalizzazione, solo tre token — VIRTUAL, FARTCOIN e TAO — hanno registrato aumenti superiori al 100%.
Ottimo l’andamento anche di alcune prevendite, in modo particolare quelle delle meme coin legate all’Intelligenza Artificiale, che uniscono proprio due dei trend del momento. Un esempio è MIND of Pepe, la cui presale sta veleggiando verso i 10 milioni di dollari e che mette a disposizione un Agente AI in grado di scandagliare i social e i dati di mercato al fine di fornire indicazioni di trading.
La competizione tra exchange si fa accesa

Il mese scorso, la competizione tra gli exchange per accaparrarsi liquidità si è intensificata in modo significativo. Binance Alpha ha attratto utenti grazie a un sistema a punti utile per qualificarsi agli airdrop e alle attività legate ai TGE (Token Generation Event) dei wallet Web3. Gate.io ha lanciato le piattaforme Web3 e MemeBox per intercettare traffico iniziale, mentre OKX DEX è tornato operativo dopo 49 giorni di aggiornamenti tecnici.
Contestualmente, le piattaforme di lancio per meme coin si sono evolute. Eliza Labs ha lanciato auto.fun, un sistema di emissione “zero-code” ispirato a pump.fun, ma con capacità avanzate di integrazione con agenti AI, che permettono a chiunque di creare una “crypto AI” in appena tre minuti. Parallelamente, Virtuals Protocol ha introdotto Genesis Launch, consentendo ai possessori di VIRTUAL di guadagnare punti e ottenere accesso prioritario ai lanci di token a tema Agenti AI, trasformando i “fair launch” in uno strumento strategico al servizio delle community.
Le guerre di liquidità e la competizione tra launchpad hanno creato un circolo virtuoso che alimenta continuamente il mercato, chiamato il volano “liquidità–hype–profitto”. In questo contesto, il trading ad alta frequenza (HFT) è diventato il protagonista principale nel mercato crypto di aprile. Gli operatori che utilizzano strategie automatizzate e rapidissime sono riusciti a sfruttare queste dinamiche di domanda e offerta in modo molto efficiente, amplificando ulteriormente i movimenti di prezzo e la competizione per accaparrarsi la liquidità disponibile. Questo ha reso il mercato ancora più dinamico e volatile, con flussi di denaro che si muovono a velocità molto elevate.
L’influenza delle celebrità mostra rendimenti decrescenti
Negli ultimi due anni, le collaborazioni con celebrità hanno rappresentato potenti catalizzatori per le impennate delle meme coin. Aprile, però, ha segnato un chiaro declino della sensibilità del mercato verso l’influenza delle personalità.
Elon Musk, per esempio, ha cambiato il suo handle su X in “Gorklon Rust”, provocando un’impennata temporanea del token GORK di quasi il 100% in 24 ore. Ma il prezzo è rapidamente crollato da $0,083 a $0,06, cancellando gran parte dei guadagni nello stesso giorno.
Situazione simile per DONKEY, che ha registrato un forte rialzo al momento del listing su Binance Alpha il 5 maggio, salvo poi perdere oltre il 45% entro 72 ore. Anche il co-fondatore di Zerebro ha tentato una controversa strategia di “suicidio finanziario”, prelevando fondi in modo teatrale ma l’iniziativa gli si è ritorta contro nel giro di 48 ore, facendo crollare la capitalizzazione di mercato del progetto da 30 a 2 milioni di dollari.
Questi esempi suggeriscono che i tweet delle celebrità possono ancora generare volatilità a breve termine ma il loro impatto si sta rapidamente comprimendo da giorni a poche ore, innescando spesso cicli di pump and dump quasi immediati. Alla base di questo fenomeno c’è un’evidente stanchezza del mercato nei confronti di narrazioni incentrate sulla notorietà personale, segno che le strategie basate su una FOMO eccessivamente spettacolarizzata stanno perdendo efficacia.






