Coinbase potrebbe vincere la guerra tra i marketplace di NFT
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Ad alimentare le tensioni tra marketplace è stato l’ingresso a gamba tesa del nuovo marketplace NFT, Blur, che si è affermato per il maggiore volume di scambi, posizione che fino a poco tempo prima era di OpenSea.
La scalata di Blur nella classifica si può giustificare con il calo dei pagamenti delle royalty da parte delle altre piattaforme. Ci sono stati alcuni creatori che hanno scelto di rinunciare alla presenza delle loro collezioni su alcuni marketplace.
In particolare, il nodo della questione si è concentrato su una nuova policy introdotta da OpenSea che non consentiva ai creator di guadagnare le royalty sulle opere vendute sul mercato secondario in piattaforme diverse. Per contrastare questa iniziativa che molti hanno visto come altamente penalizzante, Blur ha suggerito ai propri utenti di bloccare il listing su OpenSea e così poter ottenere il pagamento delle commissioni e sulle vendite secondarie che avvengono su tutte le piattaforme in cui sono pubblicate le proprie opere.
Alcuni NFT hanno uno script nel loro codice che consente al creatore di continuare a ricevere delle commissioni sulle successive vendite dei token. Peccato che OpenSea abbia deciso di attuare una politica per prevenire la rivendita di NFT rubati, bloccando il pagamento delle royalty sulle vendite nel mercato secondario.
Le misure di sicurezza adottate da Deathbats Club
Il cantante metal americano e creatore della collezione di NFT Deathbats, Matthew Sanders alias M. Shadows, ha postato su Twitter la propria opinione riguardo le scelte prese dai marketplace NFT sul sistema di pagamento delle royalty. Ha dichiarato di aver discusso con il proprio team al riguardo.
Ha chiarito che fino a quando la pratica non cambierà, i loro NFT conterranno nel codice alcune “misure di sicurezza” per limitare la vendita sulle piattaforme che bloccano il mercato secondario. Ha dichiarato che d’ora in poi Coinbase NFT sarà il suo “marketplace preferito per comprare e vendere Deathbats Club”. Ha aggiunto:
“18 mesi fa, quando abbiamo avviato il [Deathbats Club], abbiamo discusso su come i marketplace riscuotono le royalties e abbiamo compreso il fatto che un giorno potrebbero semplicemente non essere adeguati. Quindi abbiamo adottato delle misure di sicurezza per bloccare, a quel tipo di piattaforme, l’accesso alle nostre collezioni.”
L’autore ha poi spiegato che il lavoro del club ha un costo e che farsi carico di questi costi continuando a mintare nuovi NFT sarebbe “inutile e stupido”.
I suggest building fail safes into your new contracts and using @Coinbase_NFT til then. If all marketplaces adopt this practice then we will build our own.
— Shadows (@shadows_eth) February 20, 2023
Il giorno successivo M. Shadows ha aggiunto che il suo team è “disposto a lavorare” con OpenSea se accontenterà i creatori, ma ha chiarito che qualsiasi soluzione che non preveda il pagamento delle royalty ai creatori è inaccettabile.
We are willing to play ball but don’t wanna get fucked around… TYVM @opensea @Coinbase_NFT @DeathbatsClub @TheOfficialA7X https://t.co/7iOmeUWhiy
— Shadows (@shadows_eth) February 20, 2023
Finora OpenSea non ha cambiato la sua posizione sulla questione delle royalty per i creatori, e la guerra tra creator e venditori di NFT potrebbe continuare ancora, a vantaggio delle piattaforme nascenti come Blur o Coinbase NFT.
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