Che cos’è e come funziona il token ANKR che oggi sale del 30%

Tra le migliori crypto di oggi spicca di gran lunga il progetto Ankr, il cui token omonimo $ANKR ha avuto oggi un’impennata di oltre il 30%, salvo poi ritracciare leggermente nelle ultime ore ma mantenendo un guadagno di quasi il 25%.
Una performance che arriva in una giornata positiva per il mercato delle criptovalute e per Bitcoin che sta trainando il mercato mentre si avvicina agli 88.000 dollari.
Secondo i dati di CoinGecko, Ankr (ANKR) ha registrato un significativo aumento di prezzo nelle ultime 24 ore, con un incremento del 22,9% e un volume di scambi di $182.302.941.

Per capire i motivi della sua impennata dobbiamo però fare un passo indietro e cercare di capire come funziona la blockchain di Ankr e quali sono i suoi caso d’uso più importanti.
Obiettivi e scopo del progetto Ankr
Ankr è un progetto Web3 nato nel 2017 con l’obiettivo di democratizzare l’accesso alla blockchain e facilitare lo sviluppo del Web3. L’idea era quella di creare un “cloud” decentralizzato dove chiunque poteva usufruire di servizi blockchain senza dover costruire tutto da zero.
In origine, il whitepaper di Ankr delineava una piattaforma di cloud computing decentralizzata capace di supportare applicazioni avanzate (dal machine learning alla realtà virtuale) utilizzando il token ANKR come incentivo economico.

Nel tempo, Ankr ha cambiato lo scopo originario, concentrandosi sul rendere il Web3 più accessibile, fornendo un accesso semplificato a una rete globale di nodi sparsi su diverse blockchain. In questo modo sviluppatori, aziende e utenti possono collegarsi alle blockchain in modo rapido e senza dover gestire infrastrutture complesse.
Una sorta di ponte che collega gli sviluppatori Web3 e le reti blockchain, eliminando intermediari e barriere tecniche.
Ankr: una rete globale decentralizzata
Ankr è un progetto crypto che gestisce una rete mondiale di nodi blockchain, creando quello che in gergo si chiama DePIN, ovvero un’infrastruttura fisica decentralizzata.
In pratica, invece di affidarsi a server centralizzati, Ankr aggrega migliaia di nodi distribuiti in tutto il mondo gestiti da singoli operatori indipendenti che mettono a disposizione il proprio computer o server per ospitare blockchain e applicazioni decentralizzate. Tutto avviene in modo trasparente e sicuro grazie alla blockchain e senza intermediari.
Chi mette a disposizione i nodi guadagna ricompense in ANKR. Gli utenti pagano solo per quello che utilizzano realmente, rendendo il sistema più economico e democratico rispetto al classico cloud centralizzato.

Tra i progetti simili che adottano un modello decentralizzato troviamo Filecoin, dedicato allo storage, e IoTeX, focalizzato sull’Internet delle cose (IoT). Anche AR utilizza un sistema simile per creare una rete distribuita dedicata allo storage permanente di dati.
Neura: l’unione di AI, cloud e blockchain firmata Ankr
Annunciata nel 2024, Neura è la nuova blockchain Layer-1 sviluppata da Ankr, con l’obiettivo di fondere intelligenza artificiale (AI), cloud computing e tecnologia blockchain. L’idea è di offrire un’infrastruttura unica, progettata per le applicazioni AI decentralizzate, facilitando la creazione, l’addestramento e il funzionamento di modelli AI sulla blockchain.
Neura replica il modello di sharing economy già utilizzato da Ankr nel cloud decentralizzato, applicandolo però al settore AI. In pratica, chi possiede risorse hardware, come schede grafiche (GPU), può metterle a disposizione e ricevere ricompense in token crypto. Gli sviluppatori AI potranno affittare queste risorse pagando in criptovaluta (ANKR), abbattendo così i costi e semplificando l’accesso alla potenza di calcolo.
In questo ecosistema, il token ANKR diventa fondamentale: infatti, Neura non avrà un token proprietario separato, ma utilizzerà esclusivamente ANKR come valuta nativa per ogni servizio offerto.
Tutte le transazioni, il pagamento delle risorse GPU e le ricompense agli operatori avverranno in ANKR, ampliando significativamente l’utilità e la domanda del token stesso.
La roadmap di Neura prevede il lancio della testnet pubblica nel secondo trimestre del 2025 (quindi nei prossimi mesi, ndr), un passaggio cruciale che potrebbe portare innovazioni significative nel settore delle AI decentralizzate, rafforzando il ruolo pionieristico di Ankr nel Web3.
Ankr: un gigante silenzioso che connette oltre 60 blockchain
Tra i tanti servizi offerti dalla blockchain di Ankr, quello che riscuote maggiore successo è la fornitura di endpoint RPC e API.
Si tratta di punti di accesso online che permettono agli sviluppatori di collegarsi facilmente a oltre 60 blockchain diverse, come Ethereum, BNB Chain, Polygon e Solana, senza bisogno di gestire un nodo per ogni rete.
Per fare un esempio pratico: se un team vuole creare un’app decentralizzata (dApp) che mostri il saldo di un wallet Ethereum o che invii transazioni sulla BNB Chain, normalmente dovrebbe gestire e mantenere in funzione dei server (nodi) per ogni blockchain. Questo processo è complicato, costoso e richiede competenze tecniche approfondite.
Qui entra in gioco Ankr: tramite le sue API Web3, fornisce agli sviluppatori un accesso immediato e semplificato ai dati e alle transazioni di diverse blockchain con una singola chiamata API, velocizzando enormemente lo sviluppo delle applicazioni.
Questo servizio è diventato popolare perché rende la vita degli sviluppatori molto più facile: possono dedicarsi alla creazione della loro dApp senza preoccuparsi di problemi tecnici come la manutenzione dei nodi, il downtime o la latenza. Ankr garantisce infatti un uptime vicino al 100% (99,99%) e tempi di risposta rapidissimi, intorno ai 56 millisecondi in media.
Il successo di Ankr è stato notevole: già nel 2022 gestiva circa 250 miliardi di richieste RPC al mese, un volume impressionante che ha continuato a crescere in modo esponenziale negli ultimi anni. Questo lo ha reso il più grande fornitore di servizi RPC multi-chain al mondo.
Ankr oggi collabora ufficialmente come partner infrastrutturale con decine di progetti blockchain di primo piano. Oltre a Ethereum e BNB Chain, supporta reti importanti come Avalanche, Fantom, Arbitrum e Optimism, coprendo quasi tutte le principali blockchain Layer-1 e Layer-2 del settore crypto.
Staking liquido e DeFi: la strategia di Ankr
Tra i casi d’uso principali che stanno spingendo la crescita di Ankr, impossibile non citare lo staking semplificato e le soluzioni di staking liquido.
Con la diffusione delle blockchain Proof-of-Stake, sempre più utenti sono interessati allo staking, ovvero bloccare i propri token per contribuire alla sicurezza della rete in cambio di ricompense.
Ankr ha semplificato questo processo, permettendo anche agli utenti meno esperti di partecipare allo staking di diverse blockchain, come Ethereum 2.0, BNB Chain, Polygon, Avalanche e Fantom.
Ma la vera novità introdotta da Ankr è il concetto di staking liquido: quando un utente mette in staking i propri token, riceve un token derivato (ad esempio, aBNBb per BNB) che rappresenta lo stake effettuato e le ricompense accumulate nel tempo.
Questo token liquido può essere immediatamente utilizzato in altre applicazioni DeFi, consentendo così all’utente di ottenere un doppio vantaggio: continua a ricevere le ricompense di staking, mentre utilizza i token derivati per ottenere ulteriori rendimenti tramite yield farming, prestiti o fornendo liquidità ai DEX.

Questo approccio rende lo staking più flessibile e redditizio per gli utenti, contribuendo a migliorare l’integrazione tra diverse blockchain. Ad esempio, token derivati come aBNBb possono essere utilizzati non solo su BNB Chain, ma anche su Ethereum, creando un ponte tra ecosistemi differenti.
Inoltre, Ankr ha creato strumenti per sviluppatori, come il Liquid Staking SDK, che consentono ad exchange, wallet e protocolli DeFi di integrare facilmente lo staking liquido nelle loro piattaforme.
Questo facilita ulteriormente la diffusione del servizio, aumentando l’adozione di token derivati come ankrETH (Ethereum) e animaMATIC (Polygon).
Conclusioni
Nato come un progetto DePin, che puntava alla decentralizzazione e alla democratizzazione delle blockchain, nel tempo ha ampliato ulteriormente il concetto diventando anche un punto di riferimento per gli sviluppatori come un ponte per testare diverse blockchain.
Con l’arrivo di Neura, amplierà ulteriormente il suo raggio d’azione, mettendo a disposizione risorse computazionali per addestrare AI Agents.
In crescita anche il suo ruolo di facilitatore dello staking, con la possibilità di aggiungere anche lo staking liquido che offre rendimenti addizionali.
Insomma, una blockchain piuttosto complessa e in continua evoluzione ma anche dotata di molti casi d’uso interessanti che potrebbero far schizzare verso l’alto il valore del token ANKR come è successo questa mattina.
Di sicuro siamo in presenza di una delle criptovalute con maggiore potenziale del 2025 almeno sulla carta.
Disclaimer: le criptovalute sono una classe di asset ad alto rischio. Questo articolo è fornito a scopo informativo e non costituisce un consiglio di investimento. Potresti perdere tutto il tuo capitale.





